Valmadrera: ufficializzate le dimissioni del sindaco. Proteste della minoranza esclusa
È durata una manciata di minuti la seduta lampo del consiglio comunale di Valmadrera nella quale la vicesindaco Raffaella Brioni ha ufficializzato la dimissioni del sindaco Marco Rusconi, attualmente rinchiuso nel carcere di Opera dopo il suo arresto a seguito dell'operazione Metastasi.
Una seduta durante la quale la maggioranza è apparsa serena e sicura di sé, cercando di ostentare quasi una parvenza di normalità, evitando riferimenti specifici alla vicenda giudiziaria.
Poche ed essenziali parole quelle che il sindaco ha affidato alla lettera di dimissioni da lui scritta già il 5 aprile:
"Io sottoscritto Marco Rusconi nato a Lecco, in considerazione degli accertamenti giudiziari in corso nel procedimento penale che mi riguarda ritengo opportuno non rischiare di pregiudicare l'attività amministrativa del comune e pertanto rassegno le mie dimissioni immediate e irrevocabili dalla carica di Sindaco. Milano 5 aprile 2014."
Lette queste poche righe il consiglio è stato sciolto, senza alcun intervento o commento in merito. Decisione che ha scatenato le protesta della minoranza, che avrebbe voluto quantomeno la possibilità di intervento in merito ad un passaggio così importante, delicato e dalle enormi implicazioni politiche.
"Se non c'è dibattito in un momento come questo che non riguarda la maggioranza o la minoranza ma tutta la cittadinanza e l'immagine di Valmadrera a cosa serve allora il consiglio? Stiamo scherzando?" hanno tuonato dai banchi dell'opposizione.
Inflessibile il vicesindaco Brioni, che non ha voluto sentire obiezioni: "la presentazione delle dimissioni non prevede, secondo l'articolo 53 dello statuto, alcuna discussione. Si potranno presentare eventuali richieste, domande e interpellanze al prossimo consiglio comunale che si terrà il 23 aprile".
Ora la legge prevede che al sindaco siano concessi 20 giorni per il ritiro delle sue dimissioni: "Al termine di questi di questi 20 giorni la prefettura nominerà un commissario. Che potrà essere o il vicesindaco o il segretario comunale (in questo caso si tratta di Pietro Mastronardi n.d.r.) o un funzionario prefettizio esterno" ha illustrato Raffaella Brioni.
"Siamo all'interno di una fase processuale, quanto viene dichiarato in una sede istituzionale può essere usato all'interno del processo. Per questo la stessa normativa non prevede alcun dibattito" ha spiegato ai giornalisti l'ex senatore Antonio Rusconi, consigliere di maggioranza. "Rimaniamo convinti che Marco è stato un sindaco preparato e onesto, per il resto toccherà alla magistratura fare il suo compito".
Nel salone consigliare solo una trentina di cittadini hanno ascoltato in rigoroso silenzio la lettura della lettera del sindaco, senza commenti e senza particolari reazioni, in un clima stranamente pacato. Sono infatti in tanti nella sua Valmadrera coloro che rimangono assolutamente convinti che questa vicenda sia solo un grosso malinteso e che Marco Rusconi chiarirà senza difficoltà la sua posizione ai magistrati.
Una seduta durante la quale la maggioranza è apparsa serena e sicura di sé, cercando di ostentare quasi una parvenza di normalità, evitando riferimenti specifici alla vicenda giudiziaria.
Poche ed essenziali parole quelle che il sindaco ha affidato alla lettera di dimissioni da lui scritta già il 5 aprile:
"Io sottoscritto Marco Rusconi nato a Lecco, in considerazione degli accertamenti giudiziari in corso nel procedimento penale che mi riguarda ritengo opportuno non rischiare di pregiudicare l'attività amministrativa del comune e pertanto rassegno le mie dimissioni immediate e irrevocabili dalla carica di Sindaco. Milano 5 aprile 2014."
Lette queste poche righe il consiglio è stato sciolto, senza alcun intervento o commento in merito. Decisione che ha scatenato le protesta della minoranza, che avrebbe voluto quantomeno la possibilità di intervento in merito ad un passaggio così importante, delicato e dalle enormi implicazioni politiche.
"Se non c'è dibattito in un momento come questo che non riguarda la maggioranza o la minoranza ma tutta la cittadinanza e l'immagine di Valmadrera a cosa serve allora il consiglio? Stiamo scherzando?" hanno tuonato dai banchi dell'opposizione.
Inflessibile il vicesindaco Brioni, che non ha voluto sentire obiezioni: "la presentazione delle dimissioni non prevede, secondo l'articolo 53 dello statuto, alcuna discussione. Si potranno presentare eventuali richieste, domande e interpellanze al prossimo consiglio comunale che si terrà il 23 aprile".
Ora la legge prevede che al sindaco siano concessi 20 giorni per il ritiro delle sue dimissioni: "Al termine di questi di questi 20 giorni la prefettura nominerà un commissario. Che potrà essere o il vicesindaco o il segretario comunale (in questo caso si tratta di Pietro Mastronardi n.d.r.) o un funzionario prefettizio esterno" ha illustrato Raffaella Brioni.
"Siamo all'interno di una fase processuale, quanto viene dichiarato in una sede istituzionale può essere usato all'interno del processo. Per questo la stessa normativa non prevede alcun dibattito" ha spiegato ai giornalisti l'ex senatore Antonio Rusconi, consigliere di maggioranza. "Rimaniamo convinti che Marco è stato un sindaco preparato e onesto, per il resto toccherà alla magistratura fare il suo compito".
Il vicesindaco Raffaella Brioni e Antonio Rusconi, consigliere di maggioranza
Nel salone consigliare solo una trentina di cittadini hanno ascoltato in rigoroso silenzio la lettura della lettera del sindaco, senza commenti e senza particolari reazioni, in un clima stranamente pacato. Sono infatti in tanti nella sua Valmadrera coloro che rimangono assolutamente convinti che questa vicenda sia solo un grosso malinteso e che Marco Rusconi chiarirà senza difficoltà la sua posizione ai magistrati.
P. V.