Barzago-Bulciago: Luigi Mauri intrattiene i partecipanti alla "passeggiata partigiana"
Nell'ambito delle celebrazione per il 69° anniversario della Liberazione, Barzago e Bulciago hanno ospitato nella mattinata di domenica la "Passeggiata partigiana", un'iniziativa organizzata per ricordare le tragiche vicende dei partigiani della Brigata Puecher, avvenuti lungo la statale Como-Bergamo, pochi giorni dopo il 25 aprile 1945.

Il partigiano Luigi Mauri con alcuni giovani partecipanti alla camminata
La proposta è stata lanciata dall'Associzione Amici della Valletta e dal comitato per il Parco della Brughiera insieme alle sezioni ANPI di Besana Brianza, Meda e di Missaglia. Tanti gli amministratori di Barzago, Bulciago, Meda e dell'Unione della Valletta che hanno partecipato alla camminata facendo sentire la loro presenza lungo le varie tappe.

Tappa a Barzago. Al microfono, il sindaco Mario Tentori
La comitiva è partita dalla lapide commemorativa di Rovagnate, all'ingresso della scuola media, per infine raggiungere il Monumento ai caduti nella frazione di Bulciaghetto. Il percorso si è snodato lungo i sentieri paralleli alla '342' e ha visto momenti di riflessione sui fatti storici, intervallati da brevi excursus sugli aspetti geologici, artistici e paesaggistici del territorio.

Ad accogliere i primi giovani giunti a Barzago è stato Luigi Mauri, 91enne originario di Nibionno ma da un paio d'anni residente a Barzago che ha vissuto in prima persona la difficile e cruenta guerra partigiana combattuta dalla Brigata Puecher lungo la Statale che attraversa Barzago e Bulciago. All'epoca aveva 21 anni ed era appassionato della caccia acquatica, che praticava con gli amici sulle sponde del Lambro.

Era il 25 aprile e Mauri voleva festeggiare la Liberazione insieme agli altri compagni partigiana. Aveva visto un suo coetaneo legare al campanile di Tabiago la bandiera italiana e sentiva per tutto Nibionno la gioia annunciava a gran voce la fine della guerra. Così aveva deciso, con il fucile in spalla, di salire su un camion di volontari diretti a Merate per sparare ai tedeschi. Un viaggio difficile e pieno di ostacoli, fino a Rovagnate, dove un gruppo di fascisti "repubblichini" tende un'imboscata e Mauri finisce prigioniero con altri compagni. Nella loro fuga verso Como, i fascisti li usano come scudo per difendersi dai fuochi partigiani. Lungo il tragitto ci furono oltre 20 morti, tra cui due barzaghesi.

Un drammatico viaggio che dura fino al 27 aprile, quando Mauri riesce a salvarsi perché viene fatto scendere dal camion dei fuggitivi all'altezza di Anzano. Passando per Lambrugo, il nibionnese riesce a trovare una bicicletta per tornare finalmente a casa.

Con molta commozione, Mauri ha raccontato la sua esperienza di superstite intrattenendo i primi arrivati a Barzago, che lo hanno ascoltato in silenzio e con grande rispetto.

L'arrivo a Bulciago
Quando il gruppo si è ricongiunto, il sindaco di Barzago Mario Tentori ha salutato tutti i partecipanti all'iniziativa, che sono stati invitati a ristorarsi con cibi e bevande preparate dall'associazione "Amici della Valletta".

Il gruppo si è poi potuto riposare allietato dalla voce di Gianluca Alzati con la sua "Controvento Acoustic Band".

La camminata è poi proseguita fino al Monumento dei Caduti della Brigata Puecher a Bulciaghetto, che si trova all'incrocio con la provinciale 46 proveniente da Cassago. Qui si è concluso il tragitto di 17 chilometri, fatto di storie e di emozioni che è ancora importante trasmettere.


Il partigiano Luigi Mauri con alcuni giovani partecipanti alla camminata

Tappa a Barzago. Al microfono, il sindaco Mario Tentori





L'arrivo a Bulciago



Collaborazione fotografica di Mirko Ceroli e Tonino Filippone
