Villa Greppi ospita l'iniziativa sui Longobardi, tanti gli eventi

Nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 aprile il Consorzio Villa Greppi di Monticello ha ospitato la manifestazione storico rievocativa "I longobardi. Alle radici della nostra storia", organizzata in collaborazione con GASAC ed Associazione Culturale Identità Europea, con la partecipazione dell'Associazione La Fara, della Compagnia di scherma antica Fortebraccio Veregrense e di Perceval Archeostoria.

Alcune immagini delle rievocazioni nel parco di Villa Greppi

La due giorni tutta dedicata alla scoperta del medioevo e di questa popolazione barbarica ha preso il via nella mattinata di sabato. Mentre nelle sale del Granaio una mostra esponeva riproduzioni, realizzate con massima fedeltà, di armi, gioielli, oggetti d'uso dell'epoca longobarda (VI-VIII sec. d.C.), negli spazi esterni era stato allestito un campo storico con scene di vita quotidiana e artigianato, per permettere agli intervenuti di immergersi nell'atmosfera dell'epoca. In particolare, la rievocazione dei combattimenti tra i guerrieri longobardi è riuscita a coinvolgere e a far divertire i tanti bambini presenti.


La manifestazione è infatti proseguita con il susseguirsi di prove di abilità nel lancio della scure, nel tiro con l'arco e duelli, con la partecipazione diretta del pubblico. Tra queste attività, alcune sono state particolarmente scenografiche e spettacolari: per esempio l'Ordalia, ossia il combattimento tra due guerrieri, col vincitore decretato dal "giudizio di Dio" secondo la tradizione germanica, o la rappresentazione di un tipico rito funebre longobardo.


Nella serata di sabato la sala convegni del Granaio ha infine ospitato una conferenza dal titolo "I Longobardi in Lombardia e nel Lecchese", tenuta dalla dott.ssa Elena Percivaldi, storica e saggista e già coordinatore scientifico del "Luglio Longobardo" di Nocera Umbra (Pg) e di "AD 568. Cividale primo Ducato" di Cividale del Friuli (Ud), con l'obiettivo di approfondire la storia dei Longobardi in relazione al territorio lecchese, mostrando nel contempo l'eredità morale (toponomastica, parole ed espressioni nelle lingue locali, riti e usanze) e materiale (patrimonio monumentale e archeologico) che hanno lasciato.


"Come Provincia sosteniamo questo progetto che vuole consolidare un sentimento d'identità sociale forte e duraturo nella popolazione del nostro territorio. E' solo attraverso la comprensione e il ricordo del passato che è possibile dare un senso alla propria esperienza personale e di appartenenza a una comunità" ha dichiarato Marco Benedetti, assessore alla Cultura, Beni Culturali, Identità e Tradizioni della Provincia di Lecco, ente che ha patrocinato l'evento.
A.Z.
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