Bulciago-Cassago: illustrato in un incontro lo stato dei lavori alla miniera Rio Gambaione. L'escavazione è ferma al 2013
752.600 metri cubi pari a circa 1.881.500 tonnellate di marna da cemento scavata nella miniera "Rio Gambaione 2" dall'azienda Holcim Cementi spa.

Un'immagine di repertorio della miniera
Un dato che risale al luglio 2013 quando, a causa della crisi che ha colpito il settore dell'edilizia, si sono interrote verso la zona di Bulciaghetto le operazioni di escavazione presso il sito minerario al confine tra i territori di Bulciago e Cassago.

Da sinistra, l'ing. Linares della Holcim con Maurizio Corbetta ed Egidia Beretta
A trasmetterlo sono stati il presidente della commissione intercomunale di Bulciago-Cassago Maurizio Corbetta e il sindaco bulciaghese Egidia Beretta, che ieri sera hanno voluto illustrare ai cittadino lo stato attuale dei lavori all'ex cementeria.


Corbetta e Beretta, rappresentanti dei comuni di Cassago e Bulciago
Una vicenda complessa che risale al 2004, anno in cui i due comuni hanno stipulato una convenzione con l'azienda incaricata degli scavi. In virtù di questo accordo, la Holcim rinunciavo all'ipotesi di sviluppo di una centrale termoelettrica e si impegnava anche a garantire il rispristino dell'area con la creazione finale di un'area verde di 300.000 metri quadrati da destinare alla fruizione pubblica.

Un progetto, questo, da portare avanti attraverso il graduale riempimento con terra di due fosse, una stretta e molto profonda su Bulciago e l'altra larga e 200 metri meno profonda su Cassago.

L'11 luglio 2005 Regione Lombardia ha approvato il rinnovo della concessione mineraria a favore della Holcim, legandola al ripristino dell'area produttiva dismessa, che oggi è stata quasi completamente portata a termine con la realizzazione del nuovo polo industriale. Dalla concessione veniva escluso il territorio di Cremella e salvaguardato l'abitato di Bulciaghetto, inclusa l'area comprendente il Santuario dei Morti dell'Avello che è successivamente entrato a far parte del Parco Agricolo della Valletta. I due comuni hanno oltre puntato sull'esclusivo utilizzo, per le operazioni di coltivazione della marna, di terre e rocce da scavo e non di terre e materiali da scavo come invece aveva inizialmente proposto la società.


Poco dopo, il 31 luglio, sono iniziati ufficialmente i lavori di escavazione, strettamente connessi al recupero finale della miniera attraverso la collocazione del terreno nelle due "buche".

Su 5.000.000 di metri cubi di terra da conferire, ne sono stati individuati 3 milioni e 800 mila, di cui nel 2014 solo 1 milione è stato posizionato. Il materiale è stato depositato nella parte di Cassago in attesa di confluire nella buca "conica" di Bulciago che, una volta terminati gli scavi, sarà la prima zona ad essere completata.


"Abbiamo voluto incontrarvi per esaminare insieme il lavoro fatto in questi dieci anni" ha detto Egidia Beretta, primo cittadino di Bulciago.

"Come commissione abbiamo portato avanti questo progetto che è fondamentale per i nostri paesi. Quello su cui abbiamo sempre insistito è stato l'utilizzo finale dell'area. Per questo motivo, a marzo abbiamo rinnovato e aggiornato le fideussioni bancarie al fine di garantire i lavori per altri dieci anni, fino al 2025, quando scadrà la convenzione tra i due comuni e l'azienda" ha spiegato Maurizio Corbetta.

Al tavolo dei relatori era presente anche l'ing. Marcelino Linares, rappresentante della società Holcim che ha affiancato la commissione intercomunale composta da membri del consiglio comunale delle due amministrazioni, i responsabili dei due uffici tecnici e i rappresentanti dei cittadini.

Una sinergia che nel 2010 ha portato anche a siglare una convenzione triennale con Arpa Lecco per svolgere in maggiore sicurezza i lavori agli scavi. Da allora, tutti gli anni sono stati realizzati controlli continui delle emissioni acustiche e della qualità dei materiali utilizzati nell'ambito del recupero ambientale. Fondamentale è stata la collocazione di sismografi per le vibrazioni, che non hanno mai superato la soglia di rischio, e le analisi del terreno da immettere nelle "fosse" richieste dai comuni alla società per integrare i controlli effettuati da Arpa. Quest'ultima, attraverso la dott.ssa Berna, ha certificato la deposizione di terra naturale conforme ai parametri ambientali richiesti.

"La sfida ora è per le amministrazioni future, che non devono perdere di vista il progetto. È un impegno da portare avanti quotidianamente in collaborazione con l'azienda. Bisognerà poi capire se nei prossimi anni ci sarà una ripresa del settore edilizio che consentirà di portare avanti le escavazioni. Tutto è ancora aperto" ha detto, concludendo, Corbetta.


Un'immagine di repertorio della miniera

Da sinistra, l'ing. Linares della Holcim con Maurizio Corbetta ed Egidia Beretta


Corbetta e Beretta, rappresentanti dei comuni di Cassago e Bulciago












S.A.