Oggiono, Bachelet: esclusi Quasimodo e il tema storico, alla 1° prova ''tracce fattibili''
Umori positivi all'uscita dell'istituto Bachelet, dove oggi gli studenti del quinto anno hanno affrontato, insieme ai loro colleghi di tutta Italia, la prima prova scritta dell'esame di maturità: il tema di italiano.
Visi sollevati all'uscita dei cancelli, dunque, al termine dello svolgimento di un esame piuttosto semplice, a differenza delle aspettative che facevano temere tracce più complesse. Come hanno rivelato alcuni ragazzi, "gli argomenti non rispecchiavano quelli comparsi fino a qualche ora prima in rete, però erano tutte tracce che potevano essere svolte tranquillamente".
Vediamo ora nel dettaglio quali temi sono stati scelti dal campione di ragazzi intervistati. O meglio, partiamo dai testi non svolti. Su oltre trenta giovani, nessuno ha scelto l'analisi del testo, che quest'anno proponeva Salvatore Quasimodo: ad eccezione di alcune classi di ragioneria che hanno trattato l'autore nel corso dell'anno, tutti gli altri studenti lo hanno escluso perchè, non avendolo studiato, ritenevano di non avere una preparazione adeguata e sufficiente.
Ha invece catturato l'attenzione di molti ragazzi il tema storico che richiedeva un confronto dell'Europa tra il 1914 e il 2014: l'interesse suscitato dall'argomento, tuttavia, è presto calato perchè "venivano richieste conoscenze storiche approfondite e soprattutto l'analisi dell'attuale situazione europea". I ragazzi non se la sono sentita di affrontare un tema dal richiamo contemporaneo e di fare considerazioni sulla conformazione geopolitica: per tale ragione hanno quindi preferito optare per altre proposte.
Decisamente il più gettonato il saggio breve storico politico relativo alla violenza e non violenza nel ‘900 scelto dalla maggior parte dei ragazzi intercettati all'uscita dell'istituto, provenienti da diversi indirizzi di studio. "Aveva documenti molto utili, che sono bastati per fare una buona trattazione" ha spiegato uno studente di ragioneria, mentre una studentessa del liceo linguistico ha dichiarato: "ero indecisa con il tema sul dono, poi pensavo di cadere nel banale e ho optato per questa traccia di cui mi è piaciuta subito la tesi proposta".
Per alcuni ragazzi, invece, questo saggio breve è stato il prescelta dal momento che riprendeva alcuni aspetti trattati all'interno della tesina preparata in vista dell'esame orale.
Un buon numero di studenti di ragioneria ha poi optato per il tema di attualità, che prende spunto da un pensiero di Renzo Piano sul rapporto tra città e periferia: "durante l'anno, nel corso di geografia economica abbiamo analizzato la storia delle città e lo sviluppo della popolazione al loro interno e quindi, sentendoci avvantaggiati, abbiamo fatto questa scelta". I futuri geometri hanno invece giustificato la scelta del tema sul noto architetto perchè inerente al loro percorso di studi.
Per un altro studente dello stesso indirizzo, la scelta è caduta sul saggio breve riguardante le responsabilità dell'uomo tra clima e crescita demografica perchè ritenuta la traccia "più fattibile visto che riguardava argomenti più generali, mentre l'analisi del testo e i temi storici li ho esclusi perchè non sono ferrato". Stesso pensiero per uno studente del liceo scientifico secondo cui "era il tema più semplice, considerando che non conoscevo Quasimodo e che ho escluso il tema storico perchè non me la sentivo di scrivere d'attualità".
Tutti maschi i quattro studenti di geometra e i due di quinta liceo scientifico che hanno invece optato per il saggio breve tecnico-scientifico sulle tecnologie pervasive: "sono andato ad esclusione" ha ammesso qualcuno, "sono stato attratto a prima vista da questa traccia, che aveva una buona documentazione" hanno riferito altri.
In buona sostanza, per la gran parte dei maturandi i temi proposti "erano più semplici rispetto a quelli dello scorso anno e addirittura questa volta si è creata indecisione nella scelta". Il vero timore è per domani, quando gli studenti torneranno sui banchi per affrontare la seconda prova, specifica per ogni indirizzo di studio.
Visi sollevati all'uscita dei cancelli, dunque, al termine dello svolgimento di un esame piuttosto semplice, a differenza delle aspettative che facevano temere tracce più complesse. Come hanno rivelato alcuni ragazzi, "gli argomenti non rispecchiavano quelli comparsi fino a qualche ora prima in rete, però erano tutte tracce che potevano essere svolte tranquillamente".
Vediamo ora nel dettaglio quali temi sono stati scelti dal campione di ragazzi intervistati. O meglio, partiamo dai testi non svolti. Su oltre trenta giovani, nessuno ha scelto l'analisi del testo, che quest'anno proponeva Salvatore Quasimodo: ad eccezione di alcune classi di ragioneria che hanno trattato l'autore nel corso dell'anno, tutti gli altri studenti lo hanno escluso perchè, non avendolo studiato, ritenevano di non avere una preparazione adeguata e sufficiente.
Ha invece catturato l'attenzione di molti ragazzi il tema storico che richiedeva un confronto dell'Europa tra il 1914 e il 2014: l'interesse suscitato dall'argomento, tuttavia, è presto calato perchè "venivano richieste conoscenze storiche approfondite e soprattutto l'analisi dell'attuale situazione europea". I ragazzi non se la sono sentita di affrontare un tema dal richiamo contemporaneo e di fare considerazioni sulla conformazione geopolitica: per tale ragione hanno quindi preferito optare per altre proposte.
Decisamente il più gettonato il saggio breve storico politico relativo alla violenza e non violenza nel ‘900 scelto dalla maggior parte dei ragazzi intercettati all'uscita dell'istituto, provenienti da diversi indirizzi di studio. "Aveva documenti molto utili, che sono bastati per fare una buona trattazione" ha spiegato uno studente di ragioneria, mentre una studentessa del liceo linguistico ha dichiarato: "ero indecisa con il tema sul dono, poi pensavo di cadere nel banale e ho optato per questa traccia di cui mi è piaciuta subito la tesi proposta".
Per alcuni ragazzi, invece, questo saggio breve è stato il prescelta dal momento che riprendeva alcuni aspetti trattati all'interno della tesina preparata in vista dell'esame orale.
Un buon numero di studenti di ragioneria ha poi optato per il tema di attualità, che prende spunto da un pensiero di Renzo Piano sul rapporto tra città e periferia: "durante l'anno, nel corso di geografia economica abbiamo analizzato la storia delle città e lo sviluppo della popolazione al loro interno e quindi, sentendoci avvantaggiati, abbiamo fatto questa scelta". I futuri geometri hanno invece giustificato la scelta del tema sul noto architetto perchè inerente al loro percorso di studi.
Per un altro studente dello stesso indirizzo, la scelta è caduta sul saggio breve riguardante le responsabilità dell'uomo tra clima e crescita demografica perchè ritenuta la traccia "più fattibile visto che riguardava argomenti più generali, mentre l'analisi del testo e i temi storici li ho esclusi perchè non sono ferrato". Stesso pensiero per uno studente del liceo scientifico secondo cui "era il tema più semplice, considerando che non conoscevo Quasimodo e che ho escluso il tema storico perchè non me la sentivo di scrivere d'attualità".
Tutti maschi i quattro studenti di geometra e i due di quinta liceo scientifico che hanno invece optato per il saggio breve tecnico-scientifico sulle tecnologie pervasive: "sono andato ad esclusione" ha ammesso qualcuno, "sono stato attratto a prima vista da questa traccia, che aveva una buona documentazione" hanno riferito altri.
In buona sostanza, per la gran parte dei maturandi i temi proposti "erano più semplici rispetto a quelli dello scorso anno e addirittura questa volta si è creata indecisione nella scelta". Il vero timore è per domani, quando gli studenti torneranno sui banchi per affrontare la seconda prova, specifica per ogni indirizzo di studio.
Michela Mauri