Sirone: Ermanno Buzzi si dimette dopo la denuncia di 'un’operazione politica di parte'

Ermanno Buzzi
Prenderà il suo posto, come prevede la legge, il primo dei candidati non eletti, nella fattispecie Monica Rosano, 36 anni, avvocato. Toccherà invece a Matteo Bonacina, che ha raccolto il maggior numero di preferenze, assumere il ruolo di capogruppo. Tuttavia, come ha anticipato, "continuerò a seguire la mia squadra e lavorerò insieme a loro per il bene del paese".
Buzzi, prima di lasciare il banco consiliare, ha scelto però di raccontare gli "oscuri profili" di una vicenda risalente al 25 gennaio 2013, i cui strascichi arrivano fino ad oggi.
L'ex consigliere ha quindi voluto denunciare non solo lo spreco di denaro pubblico, ma anche la calcolata ‘mossa politica' attuata in vista delle elezioni contro i candidati del suo gruppo.
Andiamo però con ordine. Il 25 gennaio di un anno fa un privato cittadino è stato vittima di un sinistro in via don Minzoni, causato dalla presenza di una lastra di ghiaccio sul manto stradale. L'automobilista, fortunatamente illeso, ha perso il controllo del veicolo finendo fuori strada.
Come di consueto, i rilievi sono stati effettuati dai vigili urbani che, dopo avere compilato il verbale, hanno notificato all'uomo una contravvenzione di 49,70 euro per "omesso controllo del veicolo" oltre che per "omesse condizioni di sicurezza nell'arresto tempestivo del veicolo".
Contro questa ammenda, il legale del cittadino, Monica Rosano (candidata nella lista civica di Ermanno Buzzi e prossima consigliere comunale), ha avviato un procedimento di opposizione presso il giudice di pace che, con sentenza 535/13 depositata il 9 ottobre, ha accolto il ricorso annullando il verbale di multa e compensando le spese.
La notizia curiosa che Buzzi ha portato alla luce è stata una delibera di giunta datata 14 maggio (in piena campagna elettorale) in cui viene stabilita l'impugnazione della sentenza del giudice di pace per mezzo dell'avvocato Richard Martini. A far sorgere l'indignazione è però l'anticipo di spese di 1.342 euro chiesto dal professionista lecchese a fronte del recupero di una somma pari a 12,70 (l'ammenda di 49,70 euro si riduce a 12,70 per via del pagamento del contributo unificato di 37 euro).
Oltre il danno, la beffa, come si suol dire. L'atto di appello del procuratore è datato 22 maggio, ma l'avvocato Rosano ne riceve notifica solo il 27 maggio, a spoglio elettorale avvenuto.
"Se questa non è cattiveria nei confronti della mia lista" ha commentato Buzzi "mi chiedo come mai abbiano aspettato solo dieci giorni prima delle elezioni per approvare la delibera, tenendo conto che la sentenza del giudice di pace è datata ottobre 2013".
Il sospetto sorge spontaneo a questo punto e l'ex consigliere legge questa manovra come un'operazione politica di parte piuttosto che come una mera scelta amministrativa. "Forse questi mille euro da destinare al legale, a fronte dei 12 euro da recuperare, avrebbero potuto essere utilizzati per riqualificare le strade. Oltretutto, a mio avviso, esiste un danno erariale non indifferente e per questo mi riserverò di darne opportuna segnalazione alla corte dei Conti".
M.Mau.