Casatenovo: Stefano Monti, talent scout e allenatore delle giovanili di calcio ai Caraibi. Ma ai mondiali ''tifo solo Italia''
Quella passione per il calcio non l'ha proprio abbandonata. Cucita addosso, come una seconda pelle, Stefano Monti la coltiva a centinaia di chilometri di distanza, per la precisione a Trinidad e Tobago, isola caraibica non lontano dalle coste del Venezuela.
Un'immagine che ritrae Stefano Monti
Cultura, usi e costumi differenti dalla natìa Casatenovo, che nel 1999, quindici anni fa, Stefano ha deciso di lasciare, spinto dal desiderio di cambiare radicalmente vita. ''Complice anche qualche delusione mi sono trovato a Nassau nelle Bahamas dove avevo un buon contatto'' ci ha raccontato il casatese che ha cominciato a tirare i primi calci nella gloriosa Casatese per poi passare alla San Giorgio, dove ha militato in tutte le categorie giovanili.
Un'immagine di Stefano Monti durante gli allenamenti
Alle Bahamas Stefano Monti è rimasto per tre anni, ''ricominciando a giocare a calcio nella serie A locale, che avevo abbandonato qualche anno prima. Lì ho conosciuto Kisha, la mia attuale moglie, originaria di Trinidad e Tobago e a seguire è nata la mia prima figlia, Masha nel 2001. L'anno successivo abbiamo deciso di spostarci verso casa sua, aprendo un ristorante nell'isola di Tobago''.
Nel 2009 la decisione di rientrare in Italia, dove il casatese è rimasto sino al 2012; non nella natìa Brianza, bensì in Puglia, dedicandosi alla produzione di olio. Ma la passione per il mondo del pallone non l'ha mai voluta abbandonare. ''Ho accettato l'incarico di team manager del Francavilla calcio in serie D. La crisi però iniziava a farsi sentire e siamo ritornati ai Caraibi nel 2012, dove abbiamo aperto un ristorante-pizzeria e ho iniziato una nuova avventura calcistica, accettando il ruolo di direttore del settore giovanile di Direct tv W Connection f.c., società per la quale lavoro tuttora''.
Oggi il casatese Stefano Monti vive a San Fernando, non propriamente un paradiso tropicale: l'economia è più industriale e fondata sui pozzi petroliferi. ''Economicamente si sta benissimo, l'Italia ci manca eccome, ma credo che non sia ancora il momento per ritornare. Qui la tassazione è molto più semplice, la crisi non si sente e quindi non mi lamento. Dal satellite seguo spesso i telegiornali italiani: vedo il teatrino di politici che si ripete continuamente: cambiano i personaggi, ma le storie restano sempre quelle. Qui politicamente non è il massimo, ma almeno i cittadini locali sono trattati bene, non ci sono disoccupati (a parte quelli che non vogliono lavorare)''.
Stefano Monti ad una conferenza stampa
Ma la mancanza dell'Italia si fa sentire e non poco. E la vita sull'isola di Tobago non è solo ''rose e fiori''. ''Cosa non mi piace? Il traffico impossibile e i ritardi cronici che spesso caratterizzano le persone....ma chi lo sa se poi non sia giusto cosi'''.
Ai Caraibi Stefano Monti prosegue l'esperienza calcistica di ''scopritore di talenti'' da segnalare ai campionati europei. L'obiettivo è quello di valorizzare giovani con la speranza che qualcuno di loro poi arrivi lontano. ''Ho diversi contatti con grandi squadre Italiane ed estere e abbiamo giocatori un po' in tutto il mondo, dalla Finlandia al Vietnam, un giocatore al Genoa e altre promesse pronte per il grande salto. Recentemente poi, ho portato un giocatore in prova all'Udinese'' ha proseguito Stefano, forte della presenza di uno sponsor italiano, anzi brianzolo: il salumificio Beretta, che sostiene il settore giovanile della società.
Le soddisfazioni per il casatese non mancano. Proprio domenica, dopo la vittoria in campionato di Serie A con la prima squadra e la qualificazione in Champions league, è arrivata la vittoria, con due giornate di anticipo, del campionato nazionale U16.
''Una grandissima soddisfazione'' come l'ha definita Stefano Monti che, in queste settimane di Mondiali, non può che fare il tifo per i ''nostri'' azzurri. Perchè l'Italia, dopotutto, ti resta sempre nel cuore.
Per saperne di più, visitare http://dtvwcyouth.wordpress.com/
Un'immagine che ritrae Stefano Monti
Cultura, usi e costumi differenti dalla natìa Casatenovo, che nel 1999, quindici anni fa, Stefano ha deciso di lasciare, spinto dal desiderio di cambiare radicalmente vita. ''Complice anche qualche delusione mi sono trovato a Nassau nelle Bahamas dove avevo un buon contatto'' ci ha raccontato il casatese che ha cominciato a tirare i primi calci nella gloriosa Casatese per poi passare alla San Giorgio, dove ha militato in tutte le categorie giovanili.
Un'immagine di Stefano Monti durante gli allenamenti
Alle Bahamas Stefano Monti è rimasto per tre anni, ''ricominciando a giocare a calcio nella serie A locale, che avevo abbandonato qualche anno prima. Lì ho conosciuto Kisha, la mia attuale moglie, originaria di Trinidad e Tobago e a seguire è nata la mia prima figlia, Masha nel 2001. L'anno successivo abbiamo deciso di spostarci verso casa sua, aprendo un ristorante nell'isola di Tobago''.
Nel 2009 la decisione di rientrare in Italia, dove il casatese è rimasto sino al 2012; non nella natìa Brianza, bensì in Puglia, dedicandosi alla produzione di olio. Ma la passione per il mondo del pallone non l'ha mai voluta abbandonare. ''Ho accettato l'incarico di team manager del Francavilla calcio in serie D. La crisi però iniziava a farsi sentire e siamo ritornati ai Caraibi nel 2012, dove abbiamo aperto un ristorante-pizzeria e ho iniziato una nuova avventura calcistica, accettando il ruolo di direttore del settore giovanile di Direct tv W Connection f.c., società per la quale lavoro tuttora''.
Oggi il casatese Stefano Monti vive a San Fernando, non propriamente un paradiso tropicale: l'economia è più industriale e fondata sui pozzi petroliferi. ''Economicamente si sta benissimo, l'Italia ci manca eccome, ma credo che non sia ancora il momento per ritornare. Qui la tassazione è molto più semplice, la crisi non si sente e quindi non mi lamento. Dal satellite seguo spesso i telegiornali italiani: vedo il teatrino di politici che si ripete continuamente: cambiano i personaggi, ma le storie restano sempre quelle. Qui politicamente non è il massimo, ma almeno i cittadini locali sono trattati bene, non ci sono disoccupati (a parte quelli che non vogliono lavorare)''.
Stefano Monti ad una conferenza stampa
Ma la mancanza dell'Italia si fa sentire e non poco. E la vita sull'isola di Tobago non è solo ''rose e fiori''. ''Cosa non mi piace? Il traffico impossibile e i ritardi cronici che spesso caratterizzano le persone....ma chi lo sa se poi non sia giusto cosi'''.
Ai Caraibi Stefano Monti prosegue l'esperienza calcistica di ''scopritore di talenti'' da segnalare ai campionati europei. L'obiettivo è quello di valorizzare giovani con la speranza che qualcuno di loro poi arrivi lontano. ''Ho diversi contatti con grandi squadre Italiane ed estere e abbiamo giocatori un po' in tutto il mondo, dalla Finlandia al Vietnam, un giocatore al Genoa e altre promesse pronte per il grande salto. Recentemente poi, ho portato un giocatore in prova all'Udinese'' ha proseguito Stefano, forte della presenza di uno sponsor italiano, anzi brianzolo: il salumificio Beretta, che sostiene il settore giovanile della società.
Le soddisfazioni per il casatese non mancano. Proprio domenica, dopo la vittoria in campionato di Serie A con la prima squadra e la qualificazione in Champions league, è arrivata la vittoria, con due giornate di anticipo, del campionato nazionale U16.
''Una grandissima soddisfazione'' come l'ha definita Stefano Monti che, in queste settimane di Mondiali, non può che fare il tifo per i ''nostri'' azzurri. Perchè l'Italia, dopotutto, ti resta sempre nel cuore.
Per saperne di più, visitare http://dtvwcyouth.wordpress.com/
Gloria Crippa