Civate-Suello-Cesana: oltre alle telecamere proposto un 'ponte radio' per il Cornizzolo

Il Monte Cornizzolo
E' duplice l'obiettivo che i comuni di Civate, Cesana Brianza e Suello, si sono posti augurandosi di ricevere il finanziamento dall'ente regionale, che andrebbe a coprire circa l'80% delle spese per l'acquisto e la successiva installazione delle attrezzature.
I tre paesi, uniti in una convezione per il servizio di polizia locale di cui Civate è capofila, hanno presentato un progetto che prevede la possibilità di sviluppare un buon livello di sicurezza interna mediante l'installazione di "telecamere intelligenti", ovvero occhi elettronici in grado di leggere le targhe dei mezzi e trasmetterle in tempo reale alla centrale operativa tramite tecnologia wireless. Ciò consente inoltre di fare riferimento alla banca dati del ministero dell'interno in caso di presenza di un veicolo rubato.
Tutti e tre i comuni, considerata la loro collocazione geografica ai piedi del monte Cornizzolo, hanno pensato di attivarle nei pressi di punti di ingresso del paese: nel caso di Civate, si sono individuate come zone preferenziali via La Santa e l'area nei pressi della rotonda di Isella, mentre Suello e Cesana hanno valutato come più indicate le vie che si affacciano sulla strada provinciale. "Intendiamo posizionare quattro telecamere in punti strategici. Siamo consapevoli che questa non sia la soluzione al problema, ma riteniamo possa essere un buon deterrente" ha spiegato il sindaco di Suello Carlo Valsecchi.
Al momento, non esiste nessuna telecamera che possa controllare e vigilare sul flusso veicolare all'interno dei paesi. Quindi, attraverso questo progetto, i comuni intendono dare avvio a nuove modalità per arginare la microcriminalità, che si manifesta soprattutto con furti in abitazioni e, in qualche caso, con saccheggi sulle automobili parcheggiate in luoghi pubblici.
All'interno del bando era possibile anche presentare una richiesta afferente il settore di protezione civile: lo hanno fatto i comuni di Cesana e Suello, che per questo servizio si appoggiano alla Croce Verde di Bosisio Parini.
A quanto emerso da opportune verifiche, sembrerebbe infatti che il Cornizzolo sia una zona parzialmente scoperta dal punto di vista telecomunicativo: in caso di situazioni di necessità, i soccorritori potrebbero dunque avere difficoltà nel trasmettere informazioni a distanza agli enti di competenza. Dovuto probabilmente alla particolare conformazione territoriale, quest'ostacolo può tuttavia essere facilmente rimosso mediante l'installazione di un ponte radio.
"Nel corso di alcune esercitazioni effettuate lo scorso anno, abbiamo rilevato che nel territorio sovrastante Cesana e Suello non è possibile effettuare una comunicazione efficace. Per questo motivo abbiamo richiesto all'interno del bando l'installazione di un ponte radio che possa consentire la trasmissioni delle informazioni" hanno spiegato dalla protezione civile del sodalizio bosisiese.
M.Mau.