Casatenovo: i CC arrestano due milanesi, autori della rapina alla Deutsche Bank. Non era il loro primo "colpo" in Brianza
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Merate hanno individuato e arrestato a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare i responsabili della rapina messa in atto il 20 novembre dello scorso anno ai danni dell'istituto bancario Deutsche Bank di Casatenovo, derubato per oltre 90.000 euro.
Si tratta del 55enne di Milano Mario Luigino Bruni e di Savino Di Bitonto, 57enne di origini pugliesi ma residente a Milano.

Come si ricorderà, nel pomeriggio del 20 novembre 2013 i malviventi avevano fatto irruzione nella banca casatese minacciando gli impiegati con un taglierino ed una pistola, riuscendo a farsi consegnare il ricco bottino prelevato dalla cassaforte. I rapinatori si erano poi dileguati dal retro dell'edificio ed erano fuggiti a piedi, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto si erano subito portati i carabinieri della Stazione di Casatenovo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Merate, che hanno eseguito il primo sopralluogo e raccolto le testimonianze dei presenti acquisendo le immagini sia dell'impianto di videosorveglianza interno della banca che quelle esterne dell'impianto del Comune di Casatenovo.
L'analisi delle immagini ha permesso di risalire ad una vettura, una VW Polo che risultava essere stata rubata a Milano il giorno prima della rapina. La stessa auto è stata intercettata dalla telecamere mentre usciva dal parcheggio situato sul retro della palazzina che ospita la banca nello stesso orario in cui è avvenuta la rapina. La Polo è stata però ritrovata a Missaglia il 25 novembre dai carabinieri di Casatenovo.

Solo un'ulteriore visione delle riprese effettuate dalle videocamere comunali ha permesso di documentare l'abbandono del veicolo e l'ulteriore fuga a bordo di un'altra macchina, un Fiat Doblò frigorifero, anch'essa rubata a Lissone qualche giorno prima del "colpo".
La dinamica della rapina ha fatto subito pensare che i rapinatori fossero esperti del mestiere. Dalle riprese è stata anche ipotizzato un possibile sopralluogo da parte dei malviventi sul luogo del crimine.
I carabinieri hanno così raccolto diversi elementi risalendo ad una Fiat Panda, risultata intestata ad una donna milanese, detenuta in Colombia per traffico di stupefacenti. La stessa si è rivelata essere la moglie di Mario Bruni, il pluripregiudicato coinvolto nella rapina alla Deutsche Bank di Casatenovo. Quest'ultimo era già stato arrestato nel 2003 in quanto colto sul fatto durante una rapina in banca a Cernusco Lombardone. Anche in quel caso, era stato ottoposto alla misura alternativa alla detenzione con affidamento ai servizi sociali.

Le forze dell'ordine hanno così concentrato le successive indagini proprio su Bruni, iniziando una serie di accertamenti e pedinamenti volti a studiare movimenti e frequentazioni dell'uomo. Da questi è emerso il legame con Savino Di Bitonto, anche lui pregiudicato per reati simili.
Il lavoro degli investigatori ha permesso, a distanza di alcuni mesi, di raccogliere ulteriori elementi probatori a carico dei due malviventi, ritenuti non solo colpevoli della rapina alla Deutsche Bank di Casatenovo, ma anche alla rapina commessa il 9 dicembre sempre del 2013 ai danni del Monte dei Paschi di Siena a Carate Brianza dove i rapinatori, usando lo stesso Fiat Doblò e una moto rubata, hanno asportato oltre 30.000 euro.

Gli indagati sono stati così sottoposti lo scorso febbraio alla perquisizione domiciliare, che ha consentito di raccogliere ulteriori elementi probatori. Tra questi, numerosi indumenti identici a quelli indossati nelle rapine.
Dati preziosi che, insieme a quelli raccolti in precedenza, hanno permesso di mettere fine alla vicenda. Ai danni dei due milanesi il giudice ha emesso il provvedimento restrittivo, eseguito proprio nella mattinata di ieri.
Sono tutt'ora al vaglio dei carabinieri le posizioni di altre persone, ritenute complici dei due malviventi arrestati.
A carico dei due malviventi anche l'accusa di ricettazione delle auto rubate, nonchè del porto abusivo delle armi e di una serie di altri furti commessi nella provincia milanese, per i quali saranno giudicati dall'autorità
Ai due malviventi è stata inoltre attribuita la ricettazione delle auto rubate, nonché il porto abusivo delle armi ed una serie di altri furti commessi nella provincia di Milano, per i quali saranno giudicati dall'autorità giudiziaria competente.
Si tratta del 55enne di Milano Mario Luigino Bruni e di Savino Di Bitonto, 57enne di origini pugliesi ma residente a Milano.
I due, pluripregiudicati, si trovavano già dietro le sbarre del carcere milanese "San Vittore" per altri reati. A loro carico, proprio ieri mattina, è stata predisposta l'ordinanza di custodia cautelare.

Le immagini della rapina riprese dalle videocamere di sorveglianza
Sul posto si erano subito portati i carabinieri della Stazione di Casatenovo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Merate, che hanno eseguito il primo sopralluogo e raccolto le testimonianze dei presenti acquisendo le immagini sia dell'impianto di videosorveglianza interno della banca che quelle esterne dell'impianto del Comune di Casatenovo.
L'analisi delle immagini ha permesso di risalire ad una vettura, una VW Polo che risultava essere stata rubata a Milano il giorno prima della rapina. La stessa auto è stata intercettata dalla telecamere mentre usciva dal parcheggio situato sul retro della palazzina che ospita la banca nello stesso orario in cui è avvenuta la rapina. La Polo è stata però ritrovata a Missaglia il 25 novembre dai carabinieri di Casatenovo.

Mario Bruni (a sinistra) e Savino Di Bitonto sulla destra
La dinamica della rapina ha fatto subito pensare che i rapinatori fossero esperti del mestiere. Dalle riprese è stata anche ipotizzato un possibile sopralluogo da parte dei malviventi sul luogo del crimine.
I carabinieri hanno così raccolto diversi elementi risalendo ad una Fiat Panda, risultata intestata ad una donna milanese, detenuta in Colombia per traffico di stupefacenti. La stessa si è rivelata essere la moglie di Mario Bruni, il pluripregiudicato coinvolto nella rapina alla Deutsche Bank di Casatenovo. Quest'ultimo era già stato arrestato nel 2003 in quanto colto sul fatto durante una rapina in banca a Cernusco Lombardone. Anche in quel caso, era stato ottoposto alla misura alternativa alla detenzione con affidamento ai servizi sociali.

Il lavoro degli investigatori ha permesso, a distanza di alcuni mesi, di raccogliere ulteriori elementi probatori a carico dei due malviventi, ritenuti non solo colpevoli della rapina alla Deutsche Bank di Casatenovo, ma anche alla rapina commessa il 9 dicembre sempre del 2013 ai danni del Monte dei Paschi di Siena a Carate Brianza dove i rapinatori, usando lo stesso Fiat Doblò e una moto rubata, hanno asportato oltre 30.000 euro.

Dati preziosi che, insieme a quelli raccolti in precedenza, hanno permesso di mettere fine alla vicenda. Ai danni dei due milanesi il giudice ha emesso il provvedimento restrittivo, eseguito proprio nella mattinata di ieri.
Sono tutt'ora al vaglio dei carabinieri le posizioni di altre persone, ritenute complici dei due malviventi arrestati.
A carico dei due malviventi anche l'accusa di ricettazione delle auto rubate, nonchè del porto abusivo delle armi e di una serie di altri furti commessi nella provincia milanese, per i quali saranno giudicati dall'autorità
Ai due malviventi è stata inoltre attribuita la ricettazione delle auto rubate, nonché il porto abusivo delle armi ed una serie di altri furti commessi nella provincia di Milano, per i quali saranno giudicati dall'autorità giudiziaria competente.
