Casatenovo: don Angelo e Luca Serafini in Auditorium per parlare di ''oratorio e sport''

Oratorio e sport, al centro dell'incontro di venerdì sera presso l'Auditorium di Casatenovo. Queste infatti le tematiche affrontate dai relatori dell'evento, don Angelo Cazzaniga, direttore spirituale del seminario di Venegono, e Luca Serafini, giornalista sportivo, scrittore ed autore del libro "La rivoluzione di Giuseppe", nel quale il suo alter ego discorre con un ipotetico sacerdote interrogandosi sulle relazioni e sulla vita in generale.

Don Angelo Cazzaniga e Luca Serafini


"Così come Luca, nella finzione, ha come interlocutore don Savino, nell'esperienza dell'oratorio è importante incontrare un prete che ti aiuta e ti accompagna. Nel libro si parla anche di amore ed amicizia. Per molti l'oratorio diventa la prima esperienza affettiva: da adolescenti in oratorio si va anche per incontrare il gruppo di amici, la prima cotta. Dobbiamo essere in grado di fare dell'oratorio il luogo di inizio del percorso che porterà alla maturità"
ha introdotto don Angelo Cazzaniga. La parola quindi a Serafini, che partendo dal suo libro e dalla sua esperienza personale ha esposto i suoi pensieri sulle diverse tematiche. "L'ispirazione per questo libro, mi è venuta mentre mi recavo al battesimo del figlio di Massimo Ambrosini, che ho tenuto come padrino. Per me, che non sono sposato e non ho figli, è stata una grande emozione essere scelto per questo ruolo, non avendo esperienze dirette come padre e non avendo la reputazione di persona affidabile. Tanto più che il mio rapporto di amicizia con Massimo è sempre stato legato per lo più all'ambito lavorativo. Nella finzione, discuto con don Savino, un personaggio creato "unendo" caratteristiche di diversi sacerdoti che ho incontrato sul mio cammino. La conversazione, intramezzata da temi più leggeri, legati anche all'amore ed al sesso, si sviluppa mentre noi due beviamo qualche bicchiere di vino, che rende tutti più sinceri" ha spiegato Serafini, come dicevamo affermato giornalista sportivo. Nel libro sono tante le domande che l'autore si pone, sulla vita in generale e sulla sua in particolare, vissuta nel dubbio di aver sbagliato a "violare" l'imperativo biblico del "crescete e moltiplicatevi".

Il discorso è poi andato, anche grazie agli interventi del pubblico, sul ruolo educativo di sport e oratorio, nel percorso di crescita e formazione dei giovani. "L'ambiente della parrocchia privilegia le attività di squadra come il calcio e la pallavolo. Nei giochi di squadra si impara a vivere in gruppo, che serve nella vita e soprattutto fa la differenza per chi ha il talento di arrivare al professionismo. Abbiamo visto tanti giocatori sgonfiarsi per non saper gestire la vita di gruppo. Questo anche perché, in Italia, non abbiamo una cultura sportiva che sia positiva dal punto di vista etico" ha proseguito Serafini.

Diversi dicevamo gli interventi del pubblico, tutti concordi nell'immaginare un oratorio ancora più presente nel percorso di crescita dei ragazzi, supportando sempre più iniziative. Un oratorio quindi che sia in grado di rinnovarsi, per continuare ad attrarre e stimolare i giovani, accompagnandoli nel momento più delicato della loro formazione.
A.Z.
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