Per i cuori rossoblu è ancora la loro "magica"




tifosi1.pngAlcuni tifosi rossoblu
guardano la nuova squadra

Il presidente Corti ha giustamente citato la passione e l'orgoglio degli oggionesi per la loro squadra di calcio: “la Magica'. Nei mesi scorsi in paese erano forti lo sconforto e il dispiacere per la grave crisi economica della storica società , che per sette anni aveva militato in serie D, conquistando anche un terzo posto. Quelle settimane di fermento hanno poi condotto alla cessazione, ma anche alla creazione di un soggetto nuovo, che potrà  disputare il campionato di Promozione. I tifosi più anziani sembrano soddisfatti di questa soluzione e il loro cuore rossoblu non distingue fra le differenti denominazioni giuridiche delle due società . Come sempre, sono seduti ai tavolini del bar del campo sportivo e sono impazienti per l'imminente inizio della nuova stagione. Uno di loro commenta: “Noi siamo gli ultrà  over 70, giochiamo a briscola in attesa che l'Oggiono risorga, sperando di non morire prima'. Gli amici ridono per l'ironia e assicurano che saranno presenti ad ogni partita e non faranno mancare il loro supporto nemmeno in trasferta. Ogni pomeriggio seguono gli allenamenti della squadra, sono fiduciosi nel nuovo allenatore e felici per il ritorno dell'ex Mazzoleni: “anche a 45 anni Mazzo è una sicurezza'. Dello stesso parere anche Antonio Aldeghi, pensionato che da sempre collabora come volontario alla gestione del campo e alla vendita dei biglietti: “Meno male che la bufera è passata, ora puntiamo alla salvezza e cerchiamo di ritornare grandi'.

Gianbattista_Besana.png


Gianbattista Besana al consueto taglio del manto erboso


Gianbattista Besana è un altro pensionato che ogni giorno provvede alla cura del prato: “E' tutto da vedere per quest'anno. Nonostante i cambiamenti al vertice non cambia nulla, per me l'Oggiono è tutto, dalla sua nascita, nel lontano 1981, mi occupo del taglio dell'erba'. Lo stesso entusiasmo dei tifosi emerge nelle parole di Claudio Galbiati, mediano centrale classe 1985: uno dei pochi fedelissimi che hanno deciso di non abbandonare la squadra nonostante la retrocessione. Galbiati motiva la sua scelta dicendo di essere rimasto “perchà© legato a questi colori. E poi è molto importante per me giocare in una squadra tanto blasonata. Vedo un gruppo che sta lavorando bene, spero che torneremo presto in una categoria che ci compete. E poi vogliamo mettere la soddisfazione di finire una giornata di lavoro e potersi allenare su un campo così bello?'.
Gli ultrà  over 70 ascoltano il loro beniamino e sorridono compiaciuti, aspettando il fischio d'inizio.


L.P.
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