Nibionno: l'ultimo saluto a Ilaria Riccardi. Il suo sorriso spento da un male incurabile a soli 38 anni

Un sorriso dolce, difficile da dimenticare, quello di Ilaria Riccardi, nibionnese mancata sabato all'età di 38 anni.
Un male incurabile l'ha portata via dall'affetto del marito Paolo, con il quale era convolata a nozze nell'ottobre del 2013. Insieme a lui la piangono anche il fratello Andrea e i suoi amati genitori: la mamma Giuseppina ed il padre Beniamino, che Ilaria ha sempre aiutato nell'attività di carrozzeria attiva in paese.
Proprio con loro è rimasta negli ultimi mesi di sofferenza, circondata da tanto affetto. Questo pomeriggio alle ore 15, nella chiesa di Cibrone, l'ultimo saluto alla presenza di tanti amici e conoscenti. Alla frazione nibionnese Ilaria era davvero molto legata, in quanto lì aveva trascorso i primi anni della sua vita accudita con amore anche dai nonni, vicino ai quali ha espresso il desiderio di essere sepolta.

L'arrivo del feretro di Ilaria Riccardi

A celebrare le esequie funebri don Mario Carzaniga, parroco di Cibrone, insieme a don Luigi Bianchi, parroco di Tabiago, dove Ilaria si era sposata nell'ottobre scorso.
"E' proprio vero che la nostra vita sulla terra è come una stagione e la tua stagione, Ilaria, è stata brevissima. La
Ilaria Riccardi
scomparsa di questa giovane vita lascia un vuoto ed una tristezza dentro di noi ed intorno a noi, ma ci consola la speranza che Ilaria è ora accanto al Signore a ricevere il dono gratuito della Sua misericordia"
ha così detto don Mario nell'omelia. Il sacerdote ha poi aggiunto che "il dolore è grande, il distacco è forte, ma la nostra fede in mezzo al dolore deve aprirci alla speranza. Così sia per Ilaria e per ciascuno di noi".
A concludere la messa, le commosse parole di don Luigi: "In questi mesi di sofferenza ho potuto notare innanzitutto un grande dolore, di Ilaria e dei suoi famigliari, ma anche di tutta la gente del paese che ha sofferto come hanno fatto gli apostoli attorno a Gesù. In secondo luogo, una grande dignità e tanto silenzio. Grazie dell'esempio che ci avete dato" ha affermato il sacerdote, rivolgendosi ai famigliari della giovane.
Da ultimo, don Luigi ha sottolineato la grande fede maturata durante la malattia. "Ilaria era sempre con la corona del rosario in mano. Da quando è stata a Lourdes, ha coltivato una devozione forte nella Madonna, che non abbandona chi si è affidato così tanto a Lei".
"Le nostre lacrime - ha infine aggiunto - sono quasi come delle lenti che ci fanno vedere Gesù risorto. Certamente il dolore non scompare, ma Ilaria ha smesso di soffrire e ha ricominciato una nuova vita".
Don Mario ha poi letto una lettera di un'amica, con la quale Ilaria si era recata a Lourdes diversi mesi fa: "Non potrò mai dimenticare il nostro abbraccio e le lacrime ai piedi della Madonna. La tua grinta, la tua forza e il tuo coraggio non sono stati abbastanza per guarire. Hai lasciato in me un vuoto incolmabile. Ora il paradiso ti attende, ma sappi che il tuo nome resterà scritto con caratteri indelebili nel mio cuore".
S.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.