Nibionno: a 29 anni Matteo Pini è ricercatore all'università di Delft in Olanda. Una bella opportunità, vinta con tanto entusiasmo

Determinazione e soprattutto grande entusiasmo. Due punti di forza che certamente non mancano al nibionnese Matteo Pini, classe 1985, che da quasi un anno si trova all'estero per completare un prestigioso percorso di ricerca in qualità di "assistant professor" nell'ambito dell'ingegneria energetica ed aereospaziale. All'università di Delft, in Olanda, il giovane ha trovato uno sblocco professionale ed umano al quale difficilmente avrebbe potuto approdare restando in Italia.



Il giovane Matteo Pini

"Sono partito da un paese piccolo, Nibionno, nel quale ho frequentato le scuole elementari e medie. Mi sono poi iscritto al liceo scientifico Agnesi di Merate. Mi sentivo votato al ramo ingegneristico e tecnologico, così ho scelto di continuare gli studi iscrivendomi al Politecnico di Milano. Era appena partito un corso di ingegneria energetica che mi affascinava molto" ci ha confessato il 30enne. Un percorso concluso brillantemente dopo cinque anni, nel 2009, con una tesi di laurea da 110 e lode. "Ho impiegato dieci mesi di lavoro" ha aggiunto.
Le ambizioni del nibionnese non si sono però fermate a questo importante traguardo. "Volevo continuare ad approfondire i problemi per trovare soluzioni innovative nell'ambito del quale mi ero occupato fino ad allora. Nutrivo un forte interesse per il mondo della ricerca, con il quale ero già entrato in contatto durante il percorso di tesi. Ho scelto di intraprendere un dottorato di ricerca al Politecnico, anche se si era aperta una posizione a Delft dove mi trovo attualmente, perchè mi ero trovato bene in quell'ambiente e l'offerta mi interessava".



Il dipartimento in cui lavora il nibionnese

Dopo tre anni, però, qualcosa è cambiato. "Sono partito con un grande entusiasmo, che però affievolito con il tempo. Ho lavorato tanto e girato in lungo e in largo ma poi ho capito che, per come era ed è ancora strutturato il dottorato in Italia, non sarei andato da nessuna parte. Sicuramente è stata un'esperienza che mi permesso di crescere molto da tutti i punti di vista, - ha affermato Matteo Pini - ma ho capito che non era un dottorato di ricerca al passo con i tempi. Tre anni sono troppo pochi per poter sviluppare un vero programma di ricerca e il dottorato con borsa in Italia non funziona. In Olanda, ad invece, il ricercatore viene assunto con un contratto di lavoro equivalente a quello di un professore universitario. Ad eccezione del corrispettivo economico, sono garantiti gli stessi benefit oltre agli stessi diritti e doveri. Questo è stato per me uno stimolo forte a continuare la ricerca da un'altra parte".
Da gennaio 2014, il nibionnese lavora infatti nella cittadina olandese di Delft, all'interno di un gruppo di ricerca multietnico, giovane e davvero motivato.



Matteo con i colleghi del gruppo di ricerca

"Nell'ottobre 2013 sono stato contattato da un professore italiano in Olanda. Sono stati giorni complessi, perchè si trattava di compiere una scelta importante: restare, sicuramente in un ambiente che conoscevo ma nell'ottica di un precariato per lunghi anni, oppure cambiare Stato, rischiare e cercare di vincere un'opportunità che avrebbe cambiato radicalmente la mia vita". E così è stato: supportato sia dalla famiglia che dalla fidanzata Daniela, Matteo ha tentato il concorso riuscendo a scavalcare gli altri sette concorrenti.
"Mi trovo in un ambiente florido, dove si lavora con molto entusiasmo. Siamo oltre una decina e per la maggior parte italiani. Le opportunità di crescita non mancano e soprattutto ci sono fondi sufficienti per portare avanti i progetti di ricerca. In Olanda ho capito di essere importante non solo per l'università, ma anche per la società stessa che ha una grande considerazione dei suoi ricercatori e li valorizza" ha poi aggiunto il giovane.



A Delft, con i compagni di ricerca, il nibionnese si sta attualmente occupando di elaborare tecnologie di piccola taglia da applicare ai motori di camion o da installare nelle abitazioni per incrementarne l'efficienza energetica e allo stesso tempo diminuirne le emissioni e i consumi. "Abbiamo l'idea di applicare questi sistemi anche al settore aereospaziale. Lavoriamo a stretto contatto con il mondo industriale e con le più importanti realtà internazionali come Bosch e Danaspiser" ha spiegato il ricercatore, che negli scorsi mesi si è addirittura recato all'università californiana di Stanford. 
Oltre alla ricerca, Pini si occupa in minima parte delle attività di gestione ed organizzazione. Importante anche l'aspetto educativo con la supervisione di tesi di dottorato e, dal prossimo anno, con il coinvolgimento nella didattica che lo porterà a tenere lezioni in aula.



Uno scorcio della cittadina olandese di Delft

Matteo è assunto dall'università di Delft con un contratto full time della validità di cinque anni al termine dei quali, dopo un'attenta valutazione sul livello delle conoscenze e competenze acquisite oltre che su possibili vantaggi futuri, potrà essere assunto a tempo indeterminato dall'università. In caso contrario, si vedrà costretto a lasciare il mondo accademico con un'estensione di un anno. "Toccherà a me convincerli di essere una risorsa. Sono assolutamente determinato. Voglio innanzitutto terminare con successo questo percorso e poi cercare di vincere una posizione sicura" ha detto.
Alla domanda sui pregi e difetti del vivere e lavorare all'estero, il nibionnese ha risposto che "sicuramente ci sono delle differenze culturali, ma l'Olanda è una nazione allegra e la qualità della vita è molto alta"



Il municipio di Delft

Abbandonata la pesante routine del pendolare, Matteo si sposta ora quotidianamente in bicicletta. "Sicuramente mi mancano gli affetti, le amicizie e i miei ambienti originari oltre a molte cose che facevo in Italia, dal partecipare ad alcune associazioni fino alle attività politico-amministrative. La speranza è però quella di poter ripetere queste belle esperienza anche in Olanda. Mi sono da poco iscritto ad un'associazione di runners. Il lavoro in Università mi assorbe molto, ma sono intenzionato ad entrare maggiormente in contatto con la società olandese".
Tra poche settimane, Matteo coronerà anche un altro importante traguardo. Questa volta, però, non professionale ma di vita. Convolerà a nozze con Daniela, con la quale è fidanzato fin dai tempi del liceo.
Ai suoi coetanei e ai più giovani ancora in cerca del proprio futuro, Matteo consiglia infine di "perseguire i propri sogni, cercando però di essere concreti". "Credo sia più importante realizzare le proprie aspirazioni non accontentandosi di posizioni insoddisfacenti, ma provando anche a cercare altrove le possibilità di crescita" ha aggiunto.
Simona Alagia
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