Garbagnate: lite in ditta, un uomo a processo per lesioni

È stato raggiunto nel magazzino della ditta in cui lavorava dall'uomo con cui condivideva l'abitazione, che avrebbe minacciato di colpirlo con un grosso mattone.
Dalla sua reazione è nata una lite, e ora T.L.I., giovane romeno, è imputato presso il Tribunale di Lecco con le accuse - ancora tutte da dimostrare - di minaccia e lesioni.
In aula, nella mattinata di oggi, ha raccontato la sua versione dei fatti. "Vivevo con lui a Nibionno, ma poi ho scelto di andarmene" ha spiegato l'imputato, difeso dall'avvocato Alfredo Casaletto, motivando la decisione con il frequente via-vai di persone nell'appartamento. "Una sera di giugno del 2013 è arrivato in ditta, a Garbagnate Monastero, scavalcando la recinzione, e mi ha accusato di avergli rubato un telefono. Ha preso un grosso mattone che teneva ferma una porta, minacciando di colpirmi. Io mi sono difeso con un pugno. Sono arrivati i carabinieri e l'ambulanza".
L'uomo ha sporto denuncia contro il romeno, che non ha fatto altrettanto. "Avevo paura di ritorsioni, per la mia vita, per questo non l'ho denunciato" ha spiegato il giovane imputato in aula. Una versione dei fatti confermata da un collega che si trovava con lui al momento dell'aggressione.
Il processo riprenderà il 26 giugno, e il giudice Enrico Manzi ha predisposto l'accompagnamento coattivo di un parente dell'uomo coinvolto nel dissidio con l'imputato.
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