Oggiono: gli Arcieri Lariani in palestra alle medie per far conoscere il ''tiro con l'arco''
Sono gli Arcieri Lariani i protagonisti di questa avventura: una compagnia esistente da tanti anni, fondata dai fratelli dell'Armeria Frigerio.
La società, la prima nata nella provincia di Lecco, deve molto soprattutto a uno dei fratelli Frigerio, Andrea, oggi non più in vita. Alla sua memoria viene assegnato ogni anno il trofeo di una delle gare in calendario, quella ai Resinelli; fu proprio lui ad introdurre l'uso dell'arco compound. Di che cosa si tratta? Lo spiega il vicepresidente Luigi Scaccabarozzi, tra i punti di riferimento dell'associazione. "Ci sono tre diversi tipi di archi: il nudo, molto impegnativo, l'olimpico, che si distingue per una serie di accessori che ne aumentano di molto il peso, infine il compound, caratterizzato da una carrucola e da una lente che rendono i lanci più precisi e più veloci".
La società conta sessanta affiliati, di cui dodici aggiuntisi quest'anno grazie all'estensione dei corsi a Oggiono, al comune di Civate e all'Istituto Fiocchi di Lecco, dove si svolgono nel pomeriggio le lezioni per i giovani studenti.
"Alcuni arcieri sono con noi da circa vent'anni; altri si lasciano travolgere dalla recente aurea post-olimpica e di anno in anno si iscrivono per poi abbandonare. È chiaro, si tratta di uno sport di nicchia e per coltivare le proprie capacità bisogna avere molta costanza", ha continuato il vicepresidente. Alcuni arcieri hanno raggiunto ottimi risultati agonistici, conseguendo importanti premi in diverse categorie, che si distinguono in base al tipo di arco e alle distanze dal bersaglio, oltre che all'età dei partecipanti. "Abbiamo la categoria seniors tra i 21 e i 50 anni, i masters, sopra i 50 anni, e i giovani. Ma non per questo un settantenne non potrebbe superare un giovane meno dotato", ha sottolineato Scaccabarozzi.
La disponibilità dell'assessorato allo sport di Oggiono a fornire la palestra delle scuole medie e, da settembre, quella dell'istituto Bachelet, dove è stato avviato il nuovo liceo sportivo, ha dato agli Arcieri Lariani una possibilità in più per far conoscere ai giovani questa disciplina.
"Per il prossimo anno scolastico abbiamo in programma di organizzare con i docenti tante attività didattiche, che discuteremo a breve; vorremmo far capire ai ragazzi che anche il tiro con l'arco è uno sport educativo, formativo e perché no, divertente e gratificante", ha argomentato il vicepresidente dell'associazione. Quali sono le doti necessarie a un bravo tiratore? "Sicuramente la mira e la capacità di calibrare i tiri, ma anche tanto, tanto allenamento, perché vengono attivati muscoli che normalmente si usano poco. Inoltre, sono previste delle gare per le quali è necessaria una preparazione responsabile", ha raccontato Scaccabarozzi. A Oggiono se ne terranno due indoor, ovvero al chiuso, a ottobre e a gennaio, che prevedranno due diverse distanze dai bersagli. A giugno invece il classico appuntamento con il tiro di campagna ai Piani Resinelli, con ventiquattro bersagli distribuiti lungo un percorso all'aperto. "La particolarità di questa gara sta nell'avere dodici bersagli a una distanza dichiarata e altri dodici a distanza sconosciuta; l'arciere dovrà quindi avere buon occhio per intuire a quanti metri dal bersaglio si trova e centrarlo con il giusto equilibrio tra mira e potenza", ha spiegato Scaccabarozzi.
Da qualche tempo, il vicepresidente e istruttore di primo livello degli Arcieri Lariani ha ottenuto anche l'abilitazione ad arbitrare e giudicare nelle gare nazionali; ecco perché ha dovuto rinunciare alla carica di presidente, che ha esercitato dal 2004 al 2012. "Non per questo non mi dedico con passione anche alle attività meno gratificanti, necessarie affinché la nostra associazione continui a mandare il suo messaggio. Ad esempio, c'è sempre bisogno di braccia per pulire e mantenere il nostro campo all'aperto a Calolziocorte". Con un calendario ricco di appuntamenti, gli Arcieri Lariani invitano tutti ad avventurarsi nel mondo del tiro con l'arco; e chissà che non si diffonda anche da noi una vera e propria cultura per questo sport, che riesce ad affascinare a tutte le età.