Casatenovo: dal '06 le Serve di Gesù Cristo impegnate nella comunità per la pastorale

Da sinistra suor Gabriela e suor Angela
Tra tutti gli istituti e le congregazioni di vita religiosa femminile presenti nel nostro territorio, solo un terzo si occupa di attività pastorale. Sono infatti solo una decina, su circa trecento, le suore che prestano servizio in oratorio e in parrocchia, dedicandosi all'educazione dei ragazzi, alla liturgia, all'assistenza spirituale dei malati e della comunità, collaborando con i parroci e i sacerdoti.
Nel decanato di Missaglia, che resta ormai da qualche anno quello con il maggior numero di religiose residenti, le Serve di Gesù Cristo operano a livello pastorale.
La piccola comunità, composta da tre suore, si trova a Campofiorenzo, e da qualche anno presta servizio nella Comunità Pastorale di Casatenovo, che riunisce le cinque parrocchie del paese.
Un'attività, quella di partecipazione e assistenza alla vita comunitaria della parrocchia, che è profondamente radicata nel carisma delle Serve di Gesù Cristo, un ordine di religiose nato nel 1912 per opera di Madre Ada Bianchi, ad Agrate, dove tutt'ora sorge la casa madre, la più grande tra tutte le residenze sparse in Italia e nel mondo. Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Calabria, ma anche le zone più povere di Haiti e del Perù: l'opera delle Serve di Gesù Cristo si declina in ogni realtà umana, avvalendosi anche della collaborazione di altri ordini religiosi.
"Il carisma delle Serve di Gesù Cristo - ci ha detto suor Angela, una delle religiose della comunità di Campofiorenzo - si riassume in due parole: eucarestia e apostolato. La luce di Cristo che adoriamo quotidianamente è a fondamento di ogni nostra attività. Molte delle suore dell'ordine sono impegnate nella scuola dell'infanzia. Pensiamo che ciò che si impara da piccoli rimanga nel cuore per tutta la vita: per questo abbiamo un'attenzione particolare ai bambini, ma anche per le loro famiglie".
Ma non solo educazione dei più piccoli e opere missionarie ad Haiti e in Perù: le suore dell'ordine hanno a cuore anche l'attività di pastorale di formazione delle comunità cristiane, proprio come accade a Campofiorenzo. "Dopo una breve esperienza all'inizio del nuovo millennio, la nostra piccola comunità casatese è stata riaperta nel 2006, in concomitanza della nascita della comunità pastorale. Noi lavoriamo a stretto contatto con il parroco e gli altri sacerdoti. Ci occupiamo di catechesi, liturgia, malati, anziani e anche dell'oratorio".
Le suore sono attente ad ogni esigenza in paese, prestando una particolare attenzione a tutto ciò che accade a Campofiorenzo. Con il passare degli anni, sono diventate un punto di riferimento stabile in ogni circostanza per ogni persona, dai più piccoli ai più grandi. "Facciamo tante cose, è vero - ha proseguito suor Angela -, ma il nostro primo servizio in ogni caso rimane quello della testimonianza e della preghiera. Credo che una religiosa prima di tutto debba essere un segno tangibile della presenza di Cristo in mezzo a noi".

Le suore con i giovani della comunità pastorale

L'amore per Cristo è evidenziato anche da suor Gabriela: "La preghiera fa parte della nostra vita'' ci ha detto. ''Prima ci scaldiamo e illuminiamo il cuore con l'adorazione e la messa, e solo dopo possiamo portare una testimonianza degna del Suo nome".
Le suore sono state anche fondamentali per la nascita della comunità pastorale Maria Regina di tutti i Santi, nella quale agiscono quotidianamente. Per suor Angela l'attività pastorale è stata un punto fermo della sua vita, in ogni parrocchia in cui si è trovata a servire. La comunità pastorale di Casatenovo è solo l'ultima tappa di tante esperienze che ha vissuto. "Costruire la nostra comunità pastorale ha richiesto qualche fatica e rinuncia, ma è comunque un bel cammino che abbiamo compiuto tutti insieme, come formativa ed educativa è stata ed è tutt'ora la collaborazione con gli altri sacerdoti. Siamo una comunità felice con tanta gente gioiosa pronta a impegnarsi e spendersi, ma anche forte a livello spirituale. Basti pensare all'esperienza della missione popolare e all'accoglienza che abbiamo riservato alla Madonna di Fatima, ma anche a tutte le altre attività ordinarie che vengono organizzate".
Se si capita dalle parti della casa delle suore, si noterà sicuramente che è sempre piena, con qualcuno sempre pronto ad accogliere gli ospiti. "Se la dimora delle suore è vuota - ha replicato suor Angela - è una casa triste e nulla più. Siamo riuscite a creare una relazione forte, trasparente e vera con tutti, giocandoci fino in fondo. Cerchiamo di trovare la chiave per coinvolgere ogni persona, in particolar modo i giovani. Non c'è bisogno di dire ai ragazzi quando c'è da preparare la messa o altre cose, lo sanno già perché fin da piccoli sono cresciuti in quest'ottica di forte generosità d'animo".


Quello delle Serve di Gesù Cristo rimane purtroppo un esempio isolato: come ribadito in precedenza sono poche le suore che si occupano di pastorale. "Dipende dal carisma di ogni ordine e dall'età delle sorelle: per fare pastorale ci vuole tanta forza e passione. Per Cristo e per la gente".
Non è da sottovalutare neanche il problema del calo di vocazioni, che secondo suor Gabriela è dovuto "al cambiamento del tessuto della società, che è meno religioso. In più, si vuole tutto e subito senza rinunciare a nulla. Si fa molta fatica ad operare delle scelte di definitività di qualsiasi genere". Nonostante questo, secondo suor Angela questa crisi "è una prova che ci può purificare, non mettiamo limiti alla Provvidenza. Noi continuiamo a lavorare con passione".
E speriamo che le suore di Campofiorenzo rimangano un punto di riferimento importante e ad essere come sempre testimoni della gioia per tutta la comunità.
L.V.
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