Civate: arriva il centro commerciale Iperal su 26mila mq. Con 14 negozi
Si è svolta venerdì 9 ottobre, presso la sala consiliare del comune di Civate, l'assemblea pubblica presieduta dal sindaco, Baldassare Mauri, e da tecnici competenti per l'illustrazione del progetto che prevede la nascita di un centro commerciale nel paese e della legge 13/2009, ovvero “piano casa".
La serata, ben accolta dai numerosi cittadini accorsi, è stata la prima di una serie di incontri che l'amministrazione intende organizzare per tenere informati i civatesi relativamente pianificazioni e cambiamenti che coinvolgono il territorio comunale. Uno di essi riguarda il centro commerciale che sorgerà , nell'area periferica del paese in via Papa Giovanni XXIII, la strada che collega Civate a Valmadrera. Carlo Meda, architetto progettista del centro, ha mostrato le caratteristiche che la costruzione andrà ad assumere una volta realizzata ed i cambiamenti viabilistici che ne conseguiranno. L'area completa di lottizzazione si estende su 40.000 metri quadri, 26.096 dei quali verranno effettivamente destinati al centro commerciale. Questo è stato ideato su due livelli principali, di cui uno, al piano terreno, adibito a parcheggio coperto, con 850 posti auto, ed un secondo, al primo piano, dove sorgerà il supermercato Iperal ed una galleria di 14 negozi. Gli spazi dedicati al trasporto merci e rifiuti saranno collocati in un piano seminterrato mentre il tetto dell'edificio sarà trasformato in area verde, per ovviare all'impatto ambientale che una costruzione di tale portata potrebbe comportare. “Nell'ideazione del centro si è tenuto molto conto dell'aspetto ambientale oltre che quello estetico' ha spiegato l'architetto Meda, “ecco il perchà© di un area verde pensile e di quella che circonderà l'intero edificio. E' stato inoltre considerato l'aspetto del risparmio energetico, prevedendo l'istallazione di impianti con pannelli solari.'
Il progetto, non ancora operativo ma definitivo, coinvolgerà altri due aspetti molto importanti riguardanti da un lato la viabilità e dall'altro l'impatto economico che l'Iperal avrà indiscutibilmente sulle attività commerciali del paese. Per quanto concerne il primo punto, nell'area La Santa, la zona dove attualmente è collocato il Centro Caravan sarà sostituita da un ulteriore tratto stradale mentre due grandi rotonde saranno create per convogliare il traffico in entrata e uscita sia dal paese che dal centro commerciale e verso Valmadrera. Ciò che cambierà , a livello viabilistico, sarà dunque solo la conformazione stradale. Per quanto concerne invece il rischio cui sono sottoposti i commercianti di Civate, nel dover concorrere con la realtà della grande distribuzione, se da un lato vi è effettivamente timore per la sopravvivenza dei dettaglianti, dall'altra vi è la prospettiva della creazione di circa 200 nuovi posti di lavoro, dato non di trascurabile rilevanza nell'attuale contesto di criticità economica. La seconda parte della serata è stata dedicata invece alla Legge Regionale 13/2009, il cosiddetto “piano casa', ovvero le “azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Regione Lombardia'. I comuni sono stati chiamati a deliberare in tal proposito entro il prossimo 15 ottobre e l'amministrazione di Civate ha colto l'occasione per donare chiarimenti ai cittadini sulla complessa norma che è stata infatti semplificata dall'architetto Sgroi. Sono quattro i punti sui quali i comuni devono rispondere alla Regione, ovvero l'individuazione: delle zone che il comune intende escludere dall'applicazione della legge, delle zone produttive (industriali e/o artigianali) di applicazione della legge, delle prescrizioni sulle dotazioni di spazi per aree verdi e parcheggi ed infine la percentuale di sconto che il singolo comune intende applicare sugli oneri di urbanizzazione. “E' una legge di difficile applicazione su un territorio strutturato come quello di Civate' ha dichiarato il sindaco, “ecco perchà©, nella bozza che abbiamo stilato sino ad ora, e che andremo a proporre in consiglio, abbiamo escluso, dall'applicazione della L.R. 13/2009, gran parte delle aree del paese. Lo stesso vale per le aree industriali e/o artigianali che risultano esigue e già troppo congestionate, motivo per cui non intendiamo individuarne.'
Adele Maggi