Cerambice dalle macchie gialle insetto che attacca fico e gelso
Un insetto, originario dell'estremo Oriente, che attacca le piante di fico e gelso. Si chiama Psacothea hilaris hilaris, cerambice dalle macchie gialle, una specie molto affine al tarlo asiatico, di cui è stata riscontrata presenza sul territorio lecchese, in particolare nella zona di Costamasnaga, Bosisio Parini, Cesana Brianza e Suello.
La cerambice si sviluppa all'interno del tronco della pianta trascorrendo un primo periodo sotto la corteccia e, poi, al momento dello sfarfallamento cerca una via verso l'esterno creando fori circolari.
Nella fase iniziale dell'attacco si osserva una una porzione di segatura che fuoriesce dalla pianta aumentando progressivamente. Solo al momento dello sfarfallamento iniziano a vedersi fori circolari sul tronco, sulle branche principali e sulle radici affioranti. Le conseguenze della presenza di questo insetto possono risultare fatali per le piante in questione. Nel giro di di un paio di anni si può arrivare all'indebolimento e alla morte stessa della pianta.
Per il momento è stato individuato in circa venti comuni della Provincia di Como e Lecco, ma è molto difficile il monitoraggio per la presenza delle piante di fico e gelso in territori privati. Diventa dunque indispensabile per l'università degli studi di Milano, che sta compiendo le approfondite ricerche, ottenere la segnalazione da parte dei cittadini stessi.
La presenza della cerambice, testimoniata con foto, può essere comunicata al seguente indirizzo mail: cerambicedallemacchiegialle@yahoo.it. Anche l'Ufficio Ambiente del Comune di Oggiono, tuttavia, chiede la massima collaborazione dei cittadini, che possono segnalare la presenza dell'insetto alla mail ambiente@comune.oggiono.lc.it.
Sarà cura dell'ufficio contattare il servizio fitosanitario di Regione Lombardia e l'Università degli Studi di Milano per gli interventi di competenza.
La cerambice si sviluppa all'interno del tronco della pianta trascorrendo un primo periodo sotto la corteccia e, poi, al momento dello sfarfallamento cerca una via verso l'esterno creando fori circolari.
Nella fase iniziale dell'attacco si osserva una una porzione di segatura che fuoriesce dalla pianta aumentando progressivamente. Solo al momento dello sfarfallamento iniziano a vedersi fori circolari sul tronco, sulle branche principali e sulle radici affioranti. Le conseguenze della presenza di questo insetto possono risultare fatali per le piante in questione. Nel giro di di un paio di anni si può arrivare all'indebolimento e alla morte stessa della pianta.
Per il momento è stato individuato in circa venti comuni della Provincia di Como e Lecco, ma è molto difficile il monitoraggio per la presenza delle piante di fico e gelso in territori privati. Diventa dunque indispensabile per l'università degli studi di Milano, che sta compiendo le approfondite ricerche, ottenere la segnalazione da parte dei cittadini stessi.
La presenza della cerambice, testimoniata con foto, può essere comunicata al seguente indirizzo mail: cerambicedallemacchiegialle@yahoo.it. Anche l'Ufficio Ambiente del Comune di Oggiono, tuttavia, chiede la massima collaborazione dei cittadini, che possono segnalare la presenza dell'insetto alla mail ambiente@comune.oggiono.lc.it.
Sarà cura dell'ufficio contattare il servizio fitosanitario di Regione Lombardia e l'Università degli Studi di Milano per gli interventi di competenza.
