Oggiono: viaggio nel mondo del ''calcio in rosa'' con Lucrezia Invernizzi e Laura Giudici

Calcio femminile. Una realtà che forse poco si conosce, ma che è in continua crescita anche sul nostro territorio, nonostante le polemiche che hanno recentemente investito questa disciplina a livello nazionale. Il ‘calcio in rosa' è fatto di sudore, tenacia e tanta passione proprio come avviene nei campi dove a dominare sono i colleghi maschi.


La squadra delle giovanissime del Femminile Tabiago nel settembre 2014

Anche sul nostro territorio ci sono due giovani promesse (classe 2000) di questo sport, che abbiamo voluto conoscere meglio. 
Il loro direttore sportivo Angelo Brusadelli ci dice che "queste due atlete hanno tutte le qualità calcistiche ed umane che, coltivate a dovere potranno portarle molto in alto, fino alla massima categoria".



Laura Giudici


Si tratta di Lucrezia Invernizzi di Oggiono e di Laura Giudici di Imberido che si conoscono sin dai tempi della scuola elementare. Entrambe militano da quattro anni nel Femminile Tabiago, l'unica realtà calcistica femminile della provincia di Lecco nella categoria giovanissime regionali F.I.G.C, da loro conosciuta grazie a ragazze che già giocavano in questa società. Hanno incominciato a muovere i primi passi nel mondo del pallone all'oratorio di Oggiono e hanno poi seguito tutto l'iter del settore giovanile (pulcine, esordienti e giovanissime femminile) fino ad arrivare anche alla serie C femminile.


Quest'anno le due giovani, pur giocando nella categoria giovanissime, hanno avuto l'opportunità di esordire in prima squadra per alcune partite. "E' stato fantastico. Una delle cose che tutti vorrebbero provare una volta nella vita" spiega Laura "La prima volta in assoluto mi ricordo che ero da sola: non c'erano altre mie compagne con me ma comunque le ragazze più grandi mi coinvolgevano negli spogliatoi e mi aiutavano in campo. Mi sono trovata bene. E' stata un'esperienza che mi ha insegnato molto a livello calcistico e personale: mi ha fatto crescere e maturare". 


Laura Giudici e il suo esordio in prima squadra


Lucrezia Invenizzi

Per Lucrezia l'esordio è stato positivo anche se all'inizio non sono mancate ansia e tensione. Sulla sua squadra dice che "tutti la vorrebbero perché tra di noi c'è un legame fortissimo: é la nostra seconda famiglia", mentre Laura commenta così: "La mia squadra è un uragano di emozioni. Calcolando il fatto che è il primo anno che giochiamo insieme devo dire che siamo una cosa infinitamente grande. Se inizialmente lo spogliatoio era vissuto in maniera abbastanza pesante, pensiero mio, adesso è come una seconda casa lo spogliatoio e la squadra è una seconda famiglia, allenatori compresi".



Lucrezia ricorda con un sorriso il più bel momento da lei vissuto durante l'anno: "Abbiamo giocato contro l'Inter B. Nonostante il campo impraticabile, abbiamo dato il massimo e a fine partita eravamo sporche fino al collo ma soddisfatte per come avevamo giocato. Ricordo poi il goal fatto contro l'Inter femminile". Il ricordo di quest'anno che più è rimasto nel cuore a Laura è stato invece la cena con il karaoke dopo uno stancante torneo a Milano: "Emozionante più di tutti gli altri momenti perché quella sera credo sia stata una delle poche volte in cui ci siamo messe in gioco per commuovere allenatori e accompagnatori. E ci siamo anche riuscite". E' stato il goal contro il Monza il risultato sportivo di maggior pregio per la Giudici: "Me lo ricordo bene perché era da una serie infinita di partite che non segnavo e, quando ho visto entrare la palla in rete, ho alzato la testa verso il cielo per ringraziare mio nonno".


Lucrezia Invernizzi durante la partita contro l'Inter B

Abbiamo poi chiesto alle ragazze qual è, secondo loro, la ‘marcia in più' di una squadra di calcio femminile ed entrambe hanno risposto senza esitazione che è il legame tra tutti i componenti: "Si formano vere amicizie, rapporti più legati e una maggiore unione rispetto a quello maschile. In quello maschile vince la competizione, il "sono il più forte", elementi che al femminile si vivono raramente. Lo spogliatoio è, e deve essere, amicizia, condivisone ed emozioni" aggiunge Laura.


Lucrezia Invernizzi e il suo esordio in prima squadra

Ma alle ragazze che vorrebbero intraprendere questa strada, cosa dicono? "Crederci senza arrendersi e smettere mai". Secondo la Giudici, il credere in se stessi è proprio il punto di partenza per migliorarsi: "La prima cosa in assoluto è che bisogna sempre crederci, sia che si gioca contro i maschi, sia se si affrontano le femmine. Bisogna sempre avere carattere davanti agli avversari, sicurezza in ciò che si sa fare, bisogna credere nelle proprie abilità e conoscere i propri limiti per lavorarci sopra e migliorarli". E, ultimo consiglio, "ascoltate sempre quello che consiglia il mister, perché se lo dice è per il vostro bene".


Le giovanissime del Femminile Tabiago negli spogliatoi

Il loro futuro, come lo vedono? "Credo che il sogno di qualunque sportiva sia quella di arrivare il più in alto possibile - chi non lo vorrebbe? - ma per il momento preferirei stare con i piedi per terra e arrivare alla Prima Squadra della mia società, crescere piano e non perdermi nessuna tappa perché ogni tappa ha la sua importanza" commenta Laura, mentre Lucrezia guarda un po' più in alto e aspira alle squadre di serie A.
Michela Mauri
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