Missaglia: il dr Zangrillo tra gli indagati per presunti rimborsi irregolari al San Raffaele

Il dottor Alberto Zangrillo
La notizia è stata diffusa stamani dalle agenzie a seguito della chiusura delle indagini da parte della Procura di Milano su dirigenti e primari dell'ospedale San Raffaele.
Una presunta truffa da 28milioni di euro per irregolarità - ancora tutte da dimostrare - nei rimborsi percepiti su 4mila interventi chirurgici eseguiti presso il nosocomio.
L'inchiesta del Nucleo di polizia tributaria di Milano denominata ''Pronto Rimborso'' e coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Polizzi coinvolge nove persone tra rappresentanti legali, dirigenti e primari dell'ospedale per fatti avvenuti tra il 2011 e il 2013.
Secondo le indagini condotte dai finanzieri, in circa 2mila interventi chirurgici uno specializzando avrebbe sostituito un anestesista o un chirurgo professionista in sala operatoria; in altri 989 casi invece, a mancare sarebbe stato il primo operatore.
Per questa ragione in diverse unità operative della struttura sarebbero stati eseguiti interventi chirurgici in violazione delle norme di accreditamento relative alla presenza minima di operatori e anestesisti, nonché di impiego di medici specializzandi. I rimborsi contestati dalla Procura di Milano al San Raffaele raggiungerebbero addirittura l'esorbitante cifra di 28milioni di euro.
Tra i nove indagati figura come dicevamo anche Alberto Zangrillo, primario e direttore dell'unità operativa di Anestesia e Rianimazione, residente a Missaglia e altri otto dirigenti e primari del nosocomio milanese. Nei confronti degli enti che hanno gestito nel tempo la struttura ospedaliera è stata contestata la responsabilità amministrativa ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.
Proprio questa mattina i finanzieri hanno effettuato la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini ai nove soggetti coinvolti nell'inchiesta.
Nel pomeriggio l'ospedale San Raffaele ha diffuso una nota nella quale "contesta radicalmente le accuse che gli vengono avanzate perche' assolutamente insussistenti sia in punto di fatto che relativamente alla disciplina amministrativa relativa all'accreditamento". Secondo quanto riferisce il nosocomio milanese "le prestazioni oggetto della contestazione sono state eseguite tutte - senza alcuna eccezione - a regola d'arte e secondo le migliori tecniche e i piu' aggiornati protocolli internazionali". Alla luce di questo, l'ospedale San Raffaele "conferma la piena fiducia nell'alta qualita' professionale e nell'assoluta correttezza dell'operato dei propri primari e di tutti coloro che partecipano alle attivita' cliniche dei propri dipartimenti".
