Barzago: la maestra Carmelita va in pensione. Ha lavorato nella scuola per più di quarant'anni
"Ho dato alla scuola tutto quello che potevo, tutta la mia passione e il mio impegno". Con queste parole, ricche di commozione, la maestra Carmelita Caruso di Barzago ha voluto riassumere la sua "avventura di una vita": l'insegnamento scolastico, che lascerà a settembre per la meritata pensione.
Un traguardo, quest'ultimo, atteso già tre anni fa ed ora finalmente raggiunto dalla maestra barzaghese, rimasta in servizio per ben 44 anni.
"Il mio spirito non avrebbe mai smesso, ma è giusto anche lasciare spazio alle nuove generazioni. La scuola mi resterà nel cuore, perché mi ha regalato grandi soddisfazioni" ha raccontato la maestra Carmelita.
Una passione, la sua, coltivata giorno dopo giorno, arricchita da incontri e relazioni autentiche con bambini e genitori dai quali ha sempre ricevuto stima e collaborazione.
La carriera scolastica dell'insegnante barzaghese è iniziata nell'ottobre 1971, subito dopo il conseguimento della laurea, in un collegio delle Canossiane a Como. Dopo aver vinto il concorso dell'anno 1974-1975, ha svolto il suo primo anno di ruolo a Premana. Da qui la maestra Carmelita si è spostata a Perego e poi a Bevera, dove era attiva la scuola elementare. "Quella di Bevera è stata per me un'esperienza bella e davvero formativa. C'erano pochi bambini e si aveva un rapporto ravvicinato con loro e con le famiglie" ha ricordato con commozione.
Dopo la chiusura del plesso per mancanza di iscritti, nel 1987 la maestra si è spostata a Barzago dove è rimasta fino al termine di questo anno scolastico. A scuola e in paese, dove ancora oggi risiede, Carmelita Caruso ha trovato fin da subito un clima accogliente, che l'ha accompagnata fino a pochi giorni fa.
Con un sentimento misto di rammarico e gioia, ha infatti lasciato a inizio giugno i suoi alunni di terza e da settembre andrà in pensione. "Mi spiace non poterli portare fino in quinta, come ho sempre fatto con tutte le mie classi" ha detto.
Per lei l'insegnamento è stato prima di tutto di carattere formativo. "Non ho mai trascurato la didattica, ma ho sempre pensato che fosse un aspetto secondario. Prima veniva il rapporto con i miei alunni, personale e di gruppo".
Un approccio educativo, insomma, in cui "il bambino deve sentirsi accettato, compreso e sapere che può sbagliare ma tranquillamente rialzarsi, perché ha una persona adulta su cui fare affidamento" ha poi aggiunto la maestra Carmelita.
Pensando infine a come è cambiata la scuola in questi ultimi anni, l'insegnante barzaghese dice che "prima i bambini avevano più soggezione nei confronti della maestra, mentre ora sono più spontanei ed espressivi". Un aspetto positivo che, a giudizio dell'insegnante barzaghese, è stato accompagnato da altre difficoltà come ad esempio quella della sempre maggiore presenza di studenti di origine straniera. "A Barzago abbiamo fatto integrazione. I nostri nuovi alunni non si sono mai sentiti esclusi" ha specificato.
E infine non è mancato un consiglio agli insegnanti di nuova generazione. "L'unico modo per entrare in comunione con i bambini e le loro famiglie è stare con loro e dare il meglio di sé. Spero che i miei alunni mi ricordino come una maestra sempre presente e appassionata del proprio lavoro" ha affermato la maestra Carmelita.
Di certo il suo esempio e la sua grinta non resteranno solo un bel ricordo, come ha dimostrato lo striscione con la scritta "Grazie maestra" che i bambini della classe terza di Barzago hanno voluto appendere all'esterno dell'aula civica in occasione di una festa inaspettata quanto gradita per l'insegnante Carmelita.
Un traguardo, quest'ultimo, atteso già tre anni fa ed ora finalmente raggiunto dalla maestra barzaghese, rimasta in servizio per ben 44 anni.
"Il mio spirito non avrebbe mai smesso, ma è giusto anche lasciare spazio alle nuove generazioni. La scuola mi resterà nel cuore, perché mi ha regalato grandi soddisfazioni" ha raccontato la maestra Carmelita.
Una passione, la sua, coltivata giorno dopo giorno, arricchita da incontri e relazioni autentiche con bambini e genitori dai quali ha sempre ricevuto stima e collaborazione.
La maestra Carmelita Caruso
La carriera scolastica dell'insegnante barzaghese è iniziata nell'ottobre 1971, subito dopo il conseguimento della laurea, in un collegio delle Canossiane a Como. Dopo aver vinto il concorso dell'anno 1974-1975, ha svolto il suo primo anno di ruolo a Premana. Da qui la maestra Carmelita si è spostata a Perego e poi a Bevera, dove era attiva la scuola elementare. "Quella di Bevera è stata per me un'esperienza bella e davvero formativa. C'erano pochi bambini e si aveva un rapporto ravvicinato con loro e con le famiglie" ha ricordato con commozione.
Dopo la chiusura del plesso per mancanza di iscritti, nel 1987 la maestra si è spostata a Barzago dove è rimasta fino al termine di questo anno scolastico. A scuola e in paese, dove ancora oggi risiede, Carmelita Caruso ha trovato fin da subito un clima accogliente, che l'ha accompagnata fino a pochi giorni fa.
Con un sentimento misto di rammarico e gioia, ha infatti lasciato a inizio giugno i suoi alunni di terza e da settembre andrà in pensione. "Mi spiace non poterli portare fino in quinta, come ho sempre fatto con tutte le mie classi" ha detto.
Per lei l'insegnamento è stato prima di tutto di carattere formativo. "Non ho mai trascurato la didattica, ma ho sempre pensato che fosse un aspetto secondario. Prima veniva il rapporto con i miei alunni, personale e di gruppo".
Un approccio educativo, insomma, in cui "il bambino deve sentirsi accettato, compreso e sapere che può sbagliare ma tranquillamente rialzarsi, perché ha una persona adulta su cui fare affidamento" ha poi aggiunto la maestra Carmelita.
Lo striscione di ringraziamento realizzato dai suoi alunni
Pensando infine a come è cambiata la scuola in questi ultimi anni, l'insegnante barzaghese dice che "prima i bambini avevano più soggezione nei confronti della maestra, mentre ora sono più spontanei ed espressivi". Un aspetto positivo che, a giudizio dell'insegnante barzaghese, è stato accompagnato da altre difficoltà come ad esempio quella della sempre maggiore presenza di studenti di origine straniera. "A Barzago abbiamo fatto integrazione. I nostri nuovi alunni non si sono mai sentiti esclusi" ha specificato.
E infine non è mancato un consiglio agli insegnanti di nuova generazione. "L'unico modo per entrare in comunione con i bambini e le loro famiglie è stare con loro e dare il meglio di sé. Spero che i miei alunni mi ricordino come una maestra sempre presente e appassionata del proprio lavoro" ha affermato la maestra Carmelita.
Di certo il suo esempio e la sua grinta non resteranno solo un bel ricordo, come ha dimostrato lo striscione con la scritta "Grazie maestra" che i bambini della classe terza di Barzago hanno voluto appendere all'esterno dell'aula civica in occasione di una festa inaspettata quanto gradita per l'insegnante Carmelita.
Simona Alagia