Quattro condanne per il 'tentato omicidio di Bernareggio' del maggio scorso:patteggia 5 anni il missagliese Luciano Arata

Il tribunale di Monza
Durante infatti una perquisizione presso l'abitazione di Missaglia del 33enne, gli operanti trovano una Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa, fermandolo dunque con l'accusa di "porto ingiustificato d'arma da fuoco".
L'indomani, presso il Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi a Lecco, su delega del collega monzese, il gip Massimo Mecaldo convalidò l'arresto, non ritenendo però vi fossero esigenze per giustificare la custodia cautelare in carcere di Arata che, di fatto, tornò a casa da uomo libero per poi essere nuovamente "ammanettato" a metà dicembre quando - a seguito delle risultanze delle analisi compiute dal Ris di Parma sulla sua pistola e suo bossoli raccolti la sera della sparatoria - su richiesta del sostituto procuratore Donata Costa, il gip monzese Anna Magelli emise nei suoi confronti un'ordinanza. Medesimo provvedimento venne adottato anche per suo cognato Cristian Colombo e per il fratello, allora 17enne di quest'ultimo (con il fascicolo a suo carico poi trasmesso per competenza al Tribunale per i minori che lo ha già condannato).
Stando alla ricostruzione dei fatti tracciati dagli uomini del capitano Marco D'Aleo, quella sera Vincenzo Corrò avrebbe avuto un alterco decisamente acceso, fuori da un locale di Bernareggio, proprio con i due Colombo che si sarebbero rivolti poi a Arata per "regolare i conti", ben consci del fatto che il missagliese fosse in possesso di una pistola. Con l'auto di un quarto soggetto - Alexander Ricco, anch'egli poi indagato - tornarono così a Bernareggio, appostandosi in via Caboto. Rincasando, il 44enne, avrebbe così trovato ad attenderlo "i rivali" che non avrebbero esitato a scaricare al suo indirizzo una sventagliata di proiettili.
Quest'oggi, al cospetto del giudice Giovanni Gerosa, i tre maggiorenni coinvolti nella vicenda hanno definito le proprie posizione. Arata ha patteggiato 5 anni. Con rito abbreviato, Cristian Colombo, 24 anni, accusato di concorso in tentato omicidio, è stato condannato a 3 anni e 2 mesi. Pena più lieve infine, per Alexander Ricco, amico comune, presente alla sparatoria, affidatosi all'avvocato milanese Fabio Lucchelli: 2 anni e 6 mesi come da richiesta del sostituto procuratore Donata Costa.
A.M.