Cesana B.: tradotto a S.Vittore Oscar Sozzi, il 42enne fermato dalla Polfer per il traffico illecito di 50mila tonnellate di ferro

E' stato bloccato nella sua abitazione di Cesana Brianza, Oscar Sozzi, il 42enne finito in manette a seguito di un'articolata indagine della Polfer di Milano coordinata dalla direzione distrettuale antimafia.
A Sozzi - attivo nell'ambito del recupero rifiuti - vengono contestati i reati di associazione per delinquere e traffico illecito di rifiuti. Il 42enne, pregiudicato, è ritenuto infatti a capo di un sistema che in tre anni avrebbe ricavato 82 milioni di euro in nero. L'attività illecita consisteva in "movimentazioni" per più di 50mila tonnellate di rifiuti ferrosi, dal 2012 al 2014, oltre al commercio illecito di 18 chilometri di rotaie dismesse.


L'ordinanza eseguita nella giornata di giovedì è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari Luigi Gargiulo, su richiesta del pubblico ministero Paolo Storari della DDA.
Secondo quanto emerso dalle indagini, una volta uscito dal carcere Sozzi avrebbe ripreso in mano l'attività di due ditte lecchesi in cui lavorava (ad Annone Brianza e Valgreghentino, ora poste sotto sequestro ndr) e di cui era il gestore di fatto, cercando di farle uscire dalla crisi in cui versavano. Lo avrebbe fatto però, attraverso la commercializzazione di rifiuti ferrosi in violazione delle norme, lavorando il materiale in entrata e rivendendolo trasformato.


Sozzi è ritenuto al vertice dell'associazione per delinquere, in quanto coordinava l'attività criminale. Era lui, secondo gli inquirenti, ad invididuare i fornitori da cui acquistare in nero i rifiuti, per un totale di 50mila tonnellate, per poi rivenderli a 23 diverse ditte in tutta Italia.
Le indagini sono iniziate nel 2012 proprio controllando il flusso di rifiuti in ingresso e in uscita: il primo era scarso, l'uscita era elevatissima. Ciò ha portato gli investigatori a ipotizzare che il materiale fosse lavorato e poi rivenduto illecitamente.


Dopo la visita della Polfer, a cui Sozzi aveva riferito che i documenti che giustificavano tali dati contrapposti erano in mano al commercialista, il pregiudicato aveva denunciato il furto dell'auto, sostenendo poi che tali giustificativi fossero all'interno.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il 42enne di Cesana aveva contatti in tutta la Lombardia, soprattutto nelle province di Lecco e Monza, ma anche in Sicilia. Sono 23 le aziende coinvolte, 19 le persone indagate.
L'unico finito in manette è Oscar Sozzi, tradotto nel carcere milanese di San Vittore a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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