Casatenovo: lo spreco di cibo nelle cinque mense scolastiche del ''comprensivo''. Dalla commissione un'indagine nei plessi
Spreco alimentare nelle mense scolastiche. Un problema diffuso a livello generale e presente anche nelle scuole di Casatenovo.
A questo proposito la commissione mensa dell'istituto comprensivo - che ha come compito principale quello di confrontarsi con gli attori coinvolti nel servizio di refezione scolastica, cioè la scuola, il gestore, l'amministrazione comunale e i genitori- ha di recente stilato una relazione finale che evidenzia i punti principali del suo operato nel corso dei nove mesi scolastici.
Tra questi, particolarmente importante è stato il lavoro svolto dai suoi rappresentanti nei confronti dello spreco di cibo, che quotidianamente viene buttato al termine dei pasti. Una questione particolarmente sentita, che ha spinto la commissione ad effettuare un vero e proprio lavoro di sopralluogo e di rilievo in tutte le scuole casatesi del comprensivo, al fine di valutare con accuratezza l'entità degli sprechi e degli scarti. Come evidenziato dai membri dell'organismo, sono quasi del tutto inesistenti le stime sugli sprechi alimentari in tutto il territorio, a causa della grande eterogeneità dei dati e della mancanza di una condivisione sulla definizione di spreco e di scarto.
Con il primo termine ci si riferisce infatti agli alimenti inviati alle scuole e non distribuiti, quindi potenzialmente riutilizzabili; il secondo termine indica invece gli alimenti somministrati agli alunni e poi lasciati nei piatti, quindi non più riutilizzabili. La commissione mensa, previo nulla osta da parte della dirigenza scolastica, ha quindi deciso di effettuare alcuni sopralluoghi per monitorare la situazione del territorio casatese. In ogni plesso, durante il mese di marzo, i rappresentanti della commissione hanno evidenziato alcune giornate critiche, in cui erano proposti, in mensa, primi, secondi e contorni di solito poco graditi dagli studenti come frittata, spinaci, fagiolini e pasta e fagioli.
Tramite rilievi fotografici, compilazione di alcune schede e pesatura di tutti gli scarti, separati in base alla tipologia degli alimenti, la commissione mensa ha quindi raccolto una serie di dati, riassunti anche in una vasta documentazione a disposizione di tutti i cittadini sul sito web del comune. Le quantità di scarti nei vari plessi sono fortemente variabili: da percentuali che si assestano intorno al 24% (Grassi) e 33% (Bracchi) -valori considerati soddisfacenti da parte dei rappresentanti- si arriva a cifre ben più alte e preoccupanti di Crotta (63%) e Capoluogo (64%). Per la scuola media i valori registrati sono intorno al 44%.
Non sono stati effettuati sopralluoghi presso la scuola dell'infanzia di Valaperta, in quanto, secondo i rappresentanti del plesso, non si riscontrano queste problematiche. La percentuale media dello scarto alimentare tra i vari plessi è invece calcolata attorno al 45%. A questi dati vanno aggiunti quelli sugli sprechi, rilevati solo presso la scuola primaria di Bracchi e intorno al 12%.
Secondo le stime della commissione, dunque, sono circa 14 le tonnellate di cibo scartato per l'intero anno scolastico. Cifre alte e poco rassicuranti che necessitano riflessioni, proposte e interventi. "Lo spreco, purtroppo, è un problema antico, che non ha a che vedere con il servizio di refezione scolastica, di cui siamo soddisfatti", ha dichiarato l'assessore all'istruzione di Casatenovo, Fabio Crippa. Si tratta dunque di un problema da riferire alle abitudini alimentari dei ragazzi, spesso purtroppo non compatibili con il menù fissato dall'ASL. Tante le proposte considerate dalla commissione mensa, tra cui, come evidenziato anche dall'assessore, particolare attenzione all'educazione alimentare, da svolgersi nel rispetto della famiglia e nell'ambito dell'educazione alla salute.
Dall'altro lato, ci sarebbe la possibilità, previo incontro con la nutrizionista, della riduzione della quantità di alimenti forniti e somministrati o della variazione del menù. Schede informative ed educative sugli alimenti poco graditi potrebbero essere consegnate agli alunni, che verrebbero anche incentivati al ritiro, a fine giornata, degli alimenti avanzati e ancora idonei all'alimentazione, come budini, frutta o pane. Ancora, l'eliminazione della merenda portata a scuola dagli alunni e sostituita con la frutta avanzata il giorno precedente.
Alcune difficoltà sono state evidenziate dall'assessore riguardo ai progetti di recupero e riutilizzo dello spreco per l'alimentazione umana: ad alcune problematiche legate alle leggi esistenti si aggiungerebbe anche la necessità di un elevato coordinamento tra tutti gli enti interessanti. Sembrerebbe dunque prioritario il progetto di educazione alimentare, da pensare per il prossimo anno scolastico. "In generale, la commissione mensa ha svolto un lavoro puntuale e preciso. È stata un aiuto prezioso", ha concluso Crippa.
Il verbale definitivo di chiusura dell'anno scolastico 2014/15 da parte della commissione mensa del comprensivo di Casatenovo, sarà depositato nei prossimi giorni.
A questo proposito la commissione mensa dell'istituto comprensivo - che ha come compito principale quello di confrontarsi con gli attori coinvolti nel servizio di refezione scolastica, cioè la scuola, il gestore, l'amministrazione comunale e i genitori- ha di recente stilato una relazione finale che evidenzia i punti principali del suo operato nel corso dei nove mesi scolastici.
Clicca sull'immagine per visualizzare l'indagine completa
Tra questi, particolarmente importante è stato il lavoro svolto dai suoi rappresentanti nei confronti dello spreco di cibo, che quotidianamente viene buttato al termine dei pasti. Una questione particolarmente sentita, che ha spinto la commissione ad effettuare un vero e proprio lavoro di sopralluogo e di rilievo in tutte le scuole casatesi del comprensivo, al fine di valutare con accuratezza l'entità degli sprechi e degli scarti. Come evidenziato dai membri dell'organismo, sono quasi del tutto inesistenti le stime sugli sprechi alimentari in tutto il territorio, a causa della grande eterogeneità dei dati e della mancanza di una condivisione sulla definizione di spreco e di scarto.
I dati relativi ai plessi di C.na Bracchi e capoluogo (scuola primaria)
Con il primo termine ci si riferisce infatti agli alimenti inviati alle scuole e non distribuiti, quindi potenzialmente riutilizzabili; il secondo termine indica invece gli alimenti somministrati agli alunni e poi lasciati nei piatti, quindi non più riutilizzabili. La commissione mensa, previo nulla osta da parte della dirigenza scolastica, ha quindi deciso di effettuare alcuni sopralluoghi per monitorare la situazione del territorio casatese. In ogni plesso, durante il mese di marzo, i rappresentanti della commissione hanno evidenziato alcune giornate critiche, in cui erano proposti, in mensa, primi, secondi e contorni di solito poco graditi dagli studenti come frittata, spinaci, fagiolini e pasta e fagioli.
Pasta avanzata nel plesso di capoluogo
Tramite rilievi fotografici, compilazione di alcune schede e pesatura di tutti gli scarti, separati in base alla tipologia degli alimenti, la commissione mensa ha quindi raccolto una serie di dati, riassunti anche in una vasta documentazione a disposizione di tutti i cittadini sul sito web del comune. Le quantità di scarti nei vari plessi sono fortemente variabili: da percentuali che si assestano intorno al 24% (Grassi) e 33% (Bracchi) -valori considerati soddisfacenti da parte dei rappresentanti- si arriva a cifre ben più alte e preoccupanti di Crotta (63%) e Capoluogo (64%). Per la scuola media i valori registrati sono intorno al 44%.
I dati dei plessi di Crotta e Grassi (scuola primaria)
Non sono stati effettuati sopralluoghi presso la scuola dell'infanzia di Valaperta, in quanto, secondo i rappresentanti del plesso, non si riscontrano queste problematiche. La percentuale media dello scarto alimentare tra i vari plessi è invece calcolata attorno al 45%. A questi dati vanno aggiunti quelli sugli sprechi, rilevati solo presso la scuola primaria di Bracchi e intorno al 12%.
Cibo avanzato alla scuola media
Secondo le stime della commissione, dunque, sono circa 14 le tonnellate di cibo scartato per l'intero anno scolastico. Cifre alte e poco rassicuranti che necessitano riflessioni, proposte e interventi. "Lo spreco, purtroppo, è un problema antico, che non ha a che vedere con il servizio di refezione scolastica, di cui siamo soddisfatti", ha dichiarato l'assessore all'istruzione di Casatenovo, Fabio Crippa. Si tratta dunque di un problema da riferire alle abitudini alimentari dei ragazzi, spesso purtroppo non compatibili con il menù fissato dall'ASL. Tante le proposte considerate dalla commissione mensa, tra cui, come evidenziato anche dall'assessore, particolare attenzione all'educazione alimentare, da svolgersi nel rispetto della famiglia e nell'ambito dell'educazione alla salute.
Dall'altro lato, ci sarebbe la possibilità, previo incontro con la nutrizionista, della riduzione della quantità di alimenti forniti e somministrati o della variazione del menù. Schede informative ed educative sugli alimenti poco graditi potrebbero essere consegnate agli alunni, che verrebbero anche incentivati al ritiro, a fine giornata, degli alimenti avanzati e ancora idonei all'alimentazione, come budini, frutta o pane. Ancora, l'eliminazione della merenda portata a scuola dagli alunni e sostituita con la frutta avanzata il giorno precedente.
L'assessore all'istruzione, Fabio Crippa
Alcune difficoltà sono state evidenziate dall'assessore riguardo ai progetti di recupero e riutilizzo dello spreco per l'alimentazione umana: ad alcune problematiche legate alle leggi esistenti si aggiungerebbe anche la necessità di un elevato coordinamento tra tutti gli enti interessanti. Sembrerebbe dunque prioritario il progetto di educazione alimentare, da pensare per il prossimo anno scolastico. "In generale, la commissione mensa ha svolto un lavoro puntuale e preciso. È stata un aiuto prezioso", ha concluso Crippa.
Il verbale definitivo di chiusura dell'anno scolastico 2014/15 da parte della commissione mensa del comprensivo di Casatenovo, sarà depositato nei prossimi giorni.
L.V.