Acqua: l’ATO ha deciso, il servizio per 20 anni va a Lario Reti. Delibera già scritta 1 mese prima dell’assemblea dei sindaci

Elena Arena, Lelio Cavallier e Paolo Negri
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’ambito di Lecco, azienda speciale provinciale, ha già deciso a chi affidare per i prossimi venti anni il servizio idrico integrato, ossia la gestione del ciclo dell’acqua. Di più: in vista della seduta ufficiale di martedì 30 giugno, il direttore Elena Arena, ha già predisposto lo schema di delibera, così che non si perda tempo. Anche perché l’esito è scontato: 4 a 1 per Lario Reti Holding. Tutto già scritto ma fa specie che ancora prima di convocare il CdA e ancor prima che sia convocata l’assemblea dei sindaci si sia già stesa la delibera lasciando in bianco solo banalità come l’ora. Dunque nonostante Lario Reti non abbia avanzato una proposta concreta e definita e nonostante la sentenza della Corte dei Conti il partito democratico ha imposto d’autorità il suo ordine: l’acqua è un business che deve restare sotto lo stretto controllo del partito. E quindi sotto Lario reti. Certamente la Holding dovrà apportare robuste modifiche al suo statuto e si dovranno chiedere altri pareri – non è che la dottoressa Arena sia l’oracolo come credono molti sindaci – per essere certi che il business della distribuzione del gas non sia prevalente, in quanto attività commerciale, ma che Lario reti, sia pure attraverso un giro vorticoso di controllate possa tenere ben strette le mani su gas e acqua. Quindi altre consulenze, altri atti notarili, una nuova ondata di spesa come nel passato e probabilmente come in nessuna provincia Lombarda, e non a caso l’acqua qui è la più cara che altrove in Lombardia. A Merate e alleati sembra che si imputi la mancata audizione delle due società interessate all’operazione che sta alla base della proposta meratese: Idrolario e Idroservice. Laddove Idroservice è controllata al 100% da Lario Reti, per ciò sarebbe stato necessario consultare l’amministratore unico della Holding, Lelio Cavallier e Idrolario ha come amministratore unico, udite udite, Lelio Cavalier. C’è da augurarsi che la dottoressa Arena, il vice sindaco di Sirtori Paolo Negri, con un passato nella Holding e i sindaci di Osnago Paolo Brivio, di Dervio Davide Vassena e di Garlate, Giuseppe Conti, tutti di stretta osservanza PD, trovino altre motivazioni meno umoristiche di questa. Va anche aggiunto che il doppio incarico di Cavallier, in una situazione simile – vedi allegato sotto questo articolo – è stato bocciato pesantemente dall’autorità contro la corruzione dottor Raffaele Cantone. Come dicevamo nel CdA l’unico componente a votare contro sarà molto probabilmente il sindaco di Oggiono Roberto Paolo Ferrari, forte del mandato ottenuto dall’unanimità del Consiglio comunale di votare per la proposta “Merate”. Resta anche da vedere come voterà Roberta Trabucchi, neo sindaco della Valletta Brianza (Rovagnate e Perego) e altri primi cittadini del meratese-casatese meno invischiati nel partito come Paolo Brivio e Marco Canzi, il proconsole di Lario Reti in Brianza.

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