Costa: un flash mob in ricordo di ''Mino'' al Miday, torneo giunto alla 10° edizione

Sport, divertimento e aggregazione. Tutto in memoria di un amico, Massimo Turati, che nel 2005 ha perso la vita in un incidente stradale.


Già, perchè il Miday di Costa Masnaga è nato in primo luogo per ricordare chi, pur non essendo più qui, ha lasciato in eredità la voglia di vivere, di sorridere e di collaborare aprendosi verso gli altri. E' con questo spirito che ogni anno viene organizzata questa grande giornata, diventata ormai un appuntamento imperdibile per gli appassionati di tornei sportivi che hanno voglia di trascorrere il tempo insieme agli amici.

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Quest'anno la manifestazione ha spento dieci candeline, attestandosi come l'evento di punta dell'estate masnaghese. Come sempre, cinque le specialità tra cui scegliere per disputare le gare: calcio a cinque, green volley, basket 3 contro 3, bocce e calcio balilla. Tuttavia, a questa edizione è stato ammesso un numero inferiore di squadre (40 di pallavolo, 32 di calcio, 20 di calcetto e 18 di bocce per un totale di oltre 600 atleti) per dare modo all'intero torneo di fermarsi una mezz'oretta a ricordare "Mino", l'amico che tanto ha saputo trasmettere e la cui vita è stata improvvisamente interrotta.


Verso l'ora di pranzo, mentre chi ancora era in fila in attesa di mangiare una gustosa salamella, un gruppo di associati e amici si è infatti portato sul campo "green" per un flash mob.
"Vogliamo ricordare Mino perchè, anche se un incidente lo ha tolto dalle nostre vite dieci anni fa in modo fulmineo, noi che lo abbiamo conosciuto e soprattutto "voluto bene", desideriamo tenerlo vivo nel cuore e ricordarlo come un dono che rinasce e rivive nella nostra giornata, ma anche e soprattutto in ogni istante!" ha dichiarato Annalisa Pozzi, presidente dell'associazione.

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La referente del gruppo masnaghese ha poi spiegato le ragioni di questo breve ma intenso momento. "Senza tante parole perchè chi lo ha conosciuto lo ricorda con le proprie vibrazioni e i propri pensieri, e - riprendendo le parole di Jovanotti - a noi piace ricordarlo come un fulmine che è entrato nelle nostre vite ed è rimasto dentro. Un fulmine perchè è passaggio tra cielo e terra, è energia, elettricità, rapidità, meraviglia, velocità, luce nella notte...Il fulmine è anche una crepa che dichiara la nostra fragilità che, dinamica e pericolosa, dice della nostra precarietà".


Il momento di festa si è concluso dopo le 19, quando si sono tenute le premiazioni dei gruppi vincitori. Come da consuetudine, gli omaggi, offerti in collaborazione con le associazioni che operano in paese, sono giunti dai terreni confiscati alla criminalità organizzata. Il presidente dell'Avis Lucia Mevio ha inoltre voluto omaggiare la famiglia di Mino con una rosa, confezionata con i colori del sodalizio dei donatori di sangue.


Prima di passare al momento conclusivo sono state ringraziate per la collaborazione l'Amministrazione comunale, la parrocchia per aver reso disponibile la struttura dlel'oratorio e tutte le associazioni presenti con i propri stand nel corso della giornata: associazione Mattia Riva onlus, centro La Rosa, Avis, Aido, Progetto Gemma e l'associazione per la lotta alla distrofia muscolare (Uildm).


Per il calcio si sono classificati primi gli "Gnusmas", seguiti dai "Konopljanka" (premiato come capocannoniere Cristiano Micò) e dai "Bho". Per la pallavolo "Ma la seconda donna?" ha sbaragliato i "Si dai ciao" e "gli spigoli". I cestisti hanno invece avuto la piacevole sorpresa di veder alzare la palla in cielo alla partita della finale da Jeff Brooks, atleta statunitense che attualmente milita nella Dinamo Sassari. Al primo posto "Le nacchere parte terza", seguito dai "No valery" e dai "contro".


Per le bocce Enrico e Matteo sono stati battuti in finale dai "Brasao", mentre nel calcio balilla Fabio e Alex hanno trionfato su Cristian e Mulè.
Michela Mauri
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