Casatenovo: La mia casa, comunità alloggio per disabili, celebra i 10 anni di fondazione

2005-2015: dieci anni di attività e una grandissima festa per celebrarli. È tutto pronto per festeggiare il decimo anniversario della comunità socio-sanitaria per disabili "La Mia Casa" di Casatenovo.
La comunità alloggio casatese infatti, è stata inaugurata, grazie alla sensibilità e alla presenza operativa della fondazione Monzini, nel novembre 2005 e si trova tutt'ora in un'ala della casa di riposo di via Manzoni. Oggi, sono dieci i disabili adulti che hanno trovato nella comunità la loro casa, un posto tranquillo ed accogliente dove vivere.

Immagini di repertorio di ospiti e staff de ''La mia casa''

"La Mia Casa è gestita dal 2007, quindi fin quasi dall'inizio, dalla cooperativa La Vecchia Quercia", spiega la dottoressa Egle De Capitani, coordinatrice del servizio. La Vecchia Quercia, con sede a Calolziocorte, organizza in tutta la provincia lecchese diversi servizi a favore delle persone con disabilità. "Nel corso di questi dieci anni e con questa cooperativa, è aumentata ancora di più la professionalità del servizio: la comunità si è riempita".
Ciò che caratterizza la comunità, secondo la dottoressa De Capitani, è proprio l'attenzione agli ospiti, ma anche al territorio. "La persona non deve essere chiusa in una struttura ma avere forti relazioni sociali con tutto il territorio. Bisogna costruire una casa aperta, aperta all'attività con le altre associazioni, con le altre persone, con la società".
Un obiettivo che, nel corso di questi dieci anni, "La Mia Casa" ha centrato in pieno. "Per questo, la festa per il nostro decennale prevede diverse iniziative proprio in collaborazione con tutto il territorio".
Il fine è quello di restituire al territorio casatese l'apertura che ha dimostrato nei confronti della comunità in dieci anni di vita insieme. Due i giorni di festa, organizzati dalla cooperativa La Vecchia Quercia con il patrocinio dell'amministrazione casatese: venerdì 11 e sabato 12 settembre. Momenti di gioia, intrattenimento e condivisione per gli ospiti, le loro famiglie, le associazioni e tutta la cittadinanza.

A sinistra la casa di riposo Monzini che ospita la comunità alloggio per disabili

Si parte con il pomeriggio di venerdì 11: dalle 18.30, presso la sede dell'associazione La Colombina, gli ospiti e gli operatori della comunità, a conclusione del laboratorio teatrale, si divertiranno sul palco insieme ad altre associazioni -CSE 1 e 3 e SFA di Oggiono - Rete dei Servizi Artimedia, RSA Monzini e Comunità Le Orme- e con la partecipazione straordinaria di Spazio Bizzarro.
"E' un momento che rende ben visibile i legami che ci sono tra i nostri ospiti e gli altri servizi per la disabilità, e non solo. Sarà una performance integrata, che riunirà tutti, insieme", spiega la dottoressa De Capitani.
Dopo lo spettacolo, ci sarà un aperitivo e un momento di festa. Festa che continuerà anche il giorno successivo, sabato 12. Dalle ore 10.30, presso la sede della comunità La Mia Casa, verrà inaugurata una mostra fotografica dal titolo "Attacchiamo Bottone", realizzata dagli ospiti insieme ai fotografi di AFCB. Un'esposizione che ha l'obiettivo di dare visibilità ai legami che la comunità in questi anni ha creato con il territorio, negli scambi tra "dentro e fuori".


"Nelle fotografie ci saranno tutti, tutte le associazioni, tutti i commercianti del territorio con cui abbiamo stretto rapporti significativi", spiega la dottoressa De Capitani.
Dall'esterno del cortile fino all'interno della struttura, i visitatori saranno condotti negli spazi della comunità, in cui gli ospiti potranno presentarsi e parlare di sé con il metodo autobiografico. Al termine, aperitivo per tutti. Una festa che sarà la celebrazione di legami e un ringraziamento. "Per ogni ospite, la relazione è importante e fondamentale. La cooperativa ha il compito di accompagnarli ma sono legami creati da loro, con la loro personalità e individualità. Citarle tutte sarebbe impossibile ma sono tantissime le associazioni e i commercianti che dobbiamo ringraziare, sia per l'organizzazione di questa festa che per questi dieci anni trascorsi insieme. A loro va il nostro grazie", conclude la dottoressa De Capitani.

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L.V.
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