Cassago B.: il segretario generale Cei, Mons. Nunzio Galantino, ospite all’istituto S. Antonio. Messa dedicata a S. Luigi Guanella
Gratitudine nella responsabilità. Con queste parole intrise di amore e di riconoscenza don Francesco Sposato ha descritto l’operato all’interno dell’istituto S. Antonio – Opera Don Guanella di Cassago, presentandolo questa mattina al segretario generale Cei, Mons. Nunzio Galantino.


La messa è poi continuata nell'intensità della preghiera, concludendosi con un grande applauso da parte degli ospiti delle due comunità dell'istituto S. Antonio al segretario generale della Cei, che ha accettato di gioire e far festa proprio a Cassago.
Mons. Galantino si è poi intrattenuto con ospiti, cooperatori e religiosi della "Casa" guanelliana anche per il momento del pranzo, organizzato in collaborazione con l'associazione "Ex Amici ed Allievi" del Collegio un tempo ospitato presso la stessa struttura dei Campiasciutti.
VIDEO
Mons. Nunzio Galantino con i sacerdoti concelebranti e i ragazzi delle comunità-alloggio dell'istituto S.Antonio

Primi da sinistra il maresciallo Stefano Toro della stazione dei carabinieri di Cremella e il sindaco di Cassago, Rosaura Fumagalli
Un visita davvero speciale per gli ospiti della struttura assistenziale cassaghese, dove il referente dei vescovi italiani è stato invitato a presiedere la solenne celebrazione nella ricorrenza del primo centenario dalla morte di S. Luigi Guanella.Alla messa delle ore 11 sono intervenuti anche diversi sacerdoti della comunità guanelliana rappresentata da don Umberto Brugnoni, vicario generale della Congregazione dei servi della carità.
Monsignor Nunzio Galantino
Presenti anche le autorità civili: il sindaco di Cassago Rosaura Fumagalli e il maresciallo Stefano Toro della stazione dei carabinieri di Cremella. Numerosi i fedeli intervenuti alla significativa funzione liturgica, animata dalla corale polifonica di Cassago, diretta dal Maestro Yutaka Tabata.
Sulla sinistra Don Francesco Sposato, Monsignor Galantino e Don Umberto Brugnoni; sulla destra, altri sacerdoti della 'comunità' guanelliana
“Non vogliamo solo ricordare un evento di cento anni fa. Caro vescovo, nel nostro piccolo noi cerchiamo ogni giorno di rendere vivo questo regalo del cielo che Dio ci ha fatto, con don Guanella. Ma ricordare il primo centenario della morte del nostro amato fondatore non basta. Ci vuole responsabilità per continuare con entusiasmo e coraggio il cammino di carità verso coloro che spesso vengono lasciati indietro” ha così esordito don Francesco, presentando la storia della struttura dei Campiasciutti a Mons. Galantino.Mons. Nunzio Galantino e don Umberto Brugnoni, vicario generale della Congregazione dei servi della carità
La corale polifonica di Cassago, diretta dal Maestro Yutaka Tabata
Questo deve spronarci da un lato a lodare il buon Dio per non averci lasciati soli e aver messo sulla nostra strada questi indicatori, ma dall’altro a saper rispondere con generosità all’invito di carità che ancora oggi il Signore ci rivolge”. Continuando la sua riflessione, il religioso ha rivolto un "grazie" speciale i padri guanelliani e tutti i laici che quotidianamente li affiancano nel loro servizio ai più bisognosi. "L'esigenza è quella di aprire il nostro cuore al Signore e di saper chiamare i suoi doni per nome. Quanto facciamo agli altri, - ha infine sottolineato monsignor Galantino - è solo un atto di restituzione dell'amore che Cristo ha per ciascuno di noi. Dobbiamo sforzarci di vivere con questo pensiero, perché solo così lavoreremo senza inorgoglirci e serviremo senza servirci degli altri".

Mons. Galantino e don Francesco Sposato al momento del pranzo
Mons. Galantino si è poi intrattenuto con ospiti, cooperatori e religiosi della "Casa" guanelliana anche per il momento del pranzo, organizzato in collaborazione con l'associazione "Ex Amici ed Allievi" del Collegio un tempo ospitato presso la stessa struttura dei Campiasciutti.
S.A.