Missaglia: Pietro Redaelli presenta il libro di foto sul Jazz al concerto di Paolo Fresu

E' stata presentata a Sondrio in occasione della data conclusiva di un prestigioso festival musicale, la pubblicazione a cura di Pietro Redaelli sui grandi nomi del jazz.

Pietro Redaelli e Paolo Fresu

Una raccolta di decine di scatti nei quali il noto fotografo missagliese ha immortalato alcuni tra i musicisti più celebri del panorama internazionale del jazz, dagli anni Sessanta ad oggi. Immagini in bianco e nero che ritraggono - tra gli altri - Ella Fitzgerald, Louis Angstrom, Miles Davis, Ray Charles e tanti altri.

Galleria fotografica (5 immagini)



Il volume è stato presentato la scorsa settimana, in occasione del concerto finale di Ambria Jazz, edizione 2015, che ha visto esibirsi sul palco del Teatro sociale di Sondrio Daniele Di Bonaventura e Paolo Fresu. Una data scelta non a caso: anche quest'ultimo artista - trombettista e flicornista italiano di fama internazionale - è infatti tra i protagonisti degli scatti di Redaelli, tanto da comparire nella copertina del libro.
All'ingresso del teatro che ha fatto da cornice all'evento, è stata inoltre allestita una mostra fotografica con alcune delle immagini più significative contenute nel volume.


Un'esposizione simile a quella che Pietro Redaelli aveva già presentato in altri contesti: al festival jazz di Tremezzo, sul lago di Como e a Sondrio, nell'ambito della manifestazione ''Jazz on trumpet'', dedicata in quel caso, esclusivamente a trombettisti, o ancora in Auditorium a Casatenovo.
Si tratta come dicevamo, di fotografie scattate dal missagliese ai più importanti jazzisti, durante spettacoli o concerti, ma spesso immortalati anche in gesti di vita quotidiana.


''Conosco Pietro Redaelli da molti anni e apprezzo molto il suo lavoro. Per questa ragione abbiamo voluto fornire una sorta di patrocinio alla sua pubblicazione: un patrimonio eccezionale di scatti che vedono protagonisti i grandi nomi del jazz mondiale, che nel corso degli anni ha avuto la fortuna di incontrare'' ci ha spiegato Giovanni Busetto, direttore artistico di Ambria Jazz.
G. C.
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