Grande distribuzione: Carrefour restituisce 6 punti vendita a Gros Market, futuro incerto per i dipendenti di Lecco e Costa


Fine anno dominato dall’incertezza per il proprio futuro quello vissuto dai circa 160 dipendenti dei 6 negozi Gros Market – tra le provincie di Milano, Bergamo, Lecco e Como - “restituiti” da Carrefour alla proprietà dopo aver esercitato unilateralmente il recesso dei contratti di affitto. Tra di loro anche poco più di una quarantina di lavoratori – tra magazzinieri, commessi e cassieri – in forza ai punti vendita all'ingrosso di Lecco Rivabella (via alla Spiaggia) e di Costa Masnaga, protagonisti, a loro discapito, di una vicenda del tutto particolare. Come spiega infatti Tina Coviello, sindacalista della Fisascat Cisl, tre anni fa la Lombardini – titolare del marchio Gros Market – ha ceduto, tramite affitto di un ramo d’azienda, i due store in terra lecchese più quelli di Dalmine (BG), Cologno Monzese (MI), Cernusco (MI) e Montano Lucino (CO) alla Carrefour, nell’intento di perseguire l’integrazione con la rete di cash&carry della società francese, proseguendo l’attività ad insegna Docks Market. "L'obiettivo era quello di arrivare, dopo un certo periodo, all’acquisto di questi negozi. Ed invece, contrariamente a quanto ci è stato ripetutamente detto, si è arrivati al recesso, con l’affitto che di fatto scadrà dunque il prossimo 31 marzo. Nel frattempo, tra l’altro, Lombardini ha ceduto tutte le sue catene e, anche volendo, non potrà dunque far lavorare “personalmente” i dipendenti dei 6 negozi in questione. Il rischio è chiaramente che si crei di nuovo un problema occupazionale”.
Tina Coviello
Proprio per trovare una soluzione a tale situazione, dopo la recezione della missiva con cui Carrefour comunicava la propria decisione, i rappresentanti della Cisl – unici ad aver sottoscritto, a suo tempo, un accordo sindacale con l’azienda contrariamente a Cgil e Uil – hanno incontrato entrambe le parti in causa. “Prima di Natale Carrefour ci ha sbrigativamente confermato di non essere interessata all’acquisizione dei 6 negozi, adducendo quale motivazione il mancato rispetto di accordi interni presi con Lombardini. A Dalmine, nei giorni scorsi, quest’ultimi ci hanno dato una versione differente, precisando che si è trattato di un gesto unilaterale e di aver provveduto a rimettere sul mercato i 6 punti vendita con  tre soggetti che si sono già dichiarati interessati. Vedremo come evolveranno le cose: i tempi sono stretti, il 30 scade l’affitto”.
Contestando le scelta e le modalità con cui è stata comunicata, i sindacalisti ora infatti, a tutela delle maestranze, non possono far altro che chiedere a Carrefour di mantenere il livello commerciale di ogni punto vendita e a Lombardini di adoperarsi fattivamente, con potendo gestire un’attività in proprio, affinché si trovino dei compratori, velocemente.
A.M.
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