Missaglia: quasi 200mila euro il credito del Comune verso il ministero per le spese del GdP e di un'impiegata a comando

Non solo le spese arretrate per l'affitto ed il mantenimento dell'ufficio del Giudice di pace presso Palazzina Teodolinda nel periodo di permanenza a Missaglia, tra il 2005 e il 2014. All'appello mancano ulteriori 77mila euro, quelli che il Ministero di grazia e giustizia deve corrispondere all'amministrazione missagliese per il rimborso dello stipendio dell'impiegata comunale che da oltre un decennio si trova ''a comando'' presso il Tribunale di Lecco.
A conti fatti ammonta a circa 200mila euro il credito vantato dal Comune di Missaglia nei confronti del Ministero, spinosa questione che il sindaco Bruno Crippa ha ricordato domenica mattina, durante la cerimonia di ''taglio del nastro'' dei nuovi ambulatori medici, ospitati proprio a Palazzina Teodolinda.
Una vicenda che penalizza due volte l'ente missagliese, già in affanno per quel che riguarda il personale a disposizione: solo ventiquattro su una popolazione che sfiora i 9mila abitanti.

Il Tribunale di Lecco, sede dell'ufficio del Giudice di Pace

''Negli anni scorsi le precedenti amministrazioni hanno trasferito presso il Tribunale di Lecco, sede del Giudice di pace, una dipendente che all'epoca lavorava in ufficio anagrafe'' ci ha spiegato il primo cittadino. ''In questi anni è stato il Comune a corrisponderle ogni mese lo stipendio, come previsto dalle normative, con il Ministero che ci rimborsava successivamente le somme erogate. Peccato che negli ultimi due anni non abbiamo ricevuto più nulla, nonostante il nostro Comune abbia continuato giustamente ad onorare il proprio impegno nei confronti della dipendente''.
Una situazione al limite del paradosso per l'amministrazione missagliese, da anni in attesa di ricevere quanto gli spetta per aver ospitato per dieci anni il servizio a vantaggio dell'intero territorio meratese-casatese. Su una somma totale di 194.787 euro il Ministero avrebbe in realtà corrisposto al Comune meno della metà dell'importo, ovvero 70.562 euro. La restante e
Il sindaco Bruno Crippa
cospicua parte ad oggi non è mai pervenuta, tanto che negli anni il debito ha toccato l'odierna cifra di 124.224,60 euro.
A questa va aggiunto il credito vantato dal Comune relativamente al pagamento dello stipendio che spetta alla dipendente nel biennio per cui non è ancora avvenuto il rimborso, circa 77mila euro.
''Questa situazione è resa ancor più paradossale dal fatto che siamo in sofferenza dal punto di vista del personale in servizio e ci farebbe comodo poter contare su una persona in più, da impiegare in uno degli uffici più in difficoltà, a seguito delle ultime defezioni. Abbiamo incontrato di recente la nostra dipendente, che ci ha manifestato l'intenzione di proseguire il suo impegno in Tribunale. Non escludiamo a questo punto di scrivere al Ministero chiedendo di assumerla, visto che le lettere di sollecito inoltrate a ottobre 2014 e a gennaio 2015 per ottenere il recupero delle somme che ci spettano, non hanno avuto alcuna risposta'' ha concluso il sindaco Bruno Crippa.
Una questione che gli amministratori missagliesi hanno sottoposto anche ai parlamentari del territorio, in particolare all'onorevole Gian Mario Fragomeli, nella speranza che la situazione possa in qualche modo sbloccarsi.
G. C.
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