Bosisio P.: le benemerenze al professor Paolo Bartesaghi e alla memoria di Giuseppe Roda

Cerimonia semplice nella serata di venerdì 19 febbraio presso il centro studi Giuseppe Parini per la consegna delle civiche benemerenze a due personalità che hanno dato lustro alla comunità. Due figure molto diverse tra loro, uno proveniente dal mondo culturale e l'altro da quello imprenditoriale, che hanno saputo arricchire la società, formando gli uomini e creando posti di lavoro. Si tratta del professor Paolo Bartesaghi e dell'imprenditore, scomparso nel 2007, Giuseppe Roda.

Da sinistra il professor Paolo Bartesaghi, il sindaco Giuseppe Borgonovo e Gianluca Roda, figlio di Giuseppe

Il sindaco Giuseppe Borgonovo ha voluto esprimere il ringraziamento dell'interno paese. "Se la comunità non ringraziasse chi l'ha resa grande sarebbe un'omissione gravissima per due motivi: oltre a chi merita di ricevere il grazie e non lo riceve, la comunità non dimostra un forte senso civico. Il grazie della comunità è sincero, convinto e condiviso. Non ve lo rivolge solo il sindaco, ma tutta la comunità rappresentata all'interno del consiglio".
Le benemerenze infatti sono state assegnate dopo una condivisione unanime da parte di tutte le forze politiche bosisiesi. Il primo cittadino è poi passato a tratteggiare brevemente queste due figure.

Il sindaco consegna la benemerenza a Gianluca Roda in memoria del padre Giuseppe

Giuseppe Roda, nato il 1 maggio 1925 a Pusiano - dove tutt'oggi riposa nella tomba di famiglia - ha avuto una "vita attiva e avventurosa: a 17 anni, per esempio, per sfuggire ad un rastrellamento della Repubblica di Salò è scappato in Svizzera". Al rientro, quando aveva 21 anni, si è buttato nel settore tessile come socio della "Stamperia Frigerio" a Como e nel 1950 ne ha fondata una propria in via Monte grappa. "Nel frattempo ha deciso di studiare il comparto siderurgico e scommettere sull'acciaio, un mondo all'epoca tutto ancora da esplorare" ha detto Borgonovo.
Nel '56 ha fondato la prima fabbrica a Pusiano, "Trafileria Roda&C." che nel 1960 ha assunto la denominazione di "Rodacciai Spa". Nel '71, l'azienda è stata trasferita a Bosisio e negli anni successivi sono stati aperti depositi anche a Sirone, Veneto, Francia e Germania. Non solo impegno imprenditoriale nella sua vita, ma anche sportivo. "Giuseppe Roda è stato un grande sportivo, amante delle quattro ruote e dell'acqua. E' stato più volte campione europeo sull'acqua e vincitore della cento miglia del Lario nel 1964".

Borgonovo consegna la benemerenza al prof. Bartesaghi


Il professor Paolo Bartesaghi è invece nato il 9 aprile 1945 a Garbagnate Rota. Dopo gli studi alle elementari del paese, è entrato in seminario dove ha ottenuto la licenza media prima e il diploma al liceo classico. Si è quindi laureato in lettere e filosofia all'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, incominciando l'insegnamento, professione che ha svolto fino al pensionamento "con profonda dedizione". Il professore ha mosso i primi passi alle scuole medie di Garbagnate Rota, allora sezione staccata di quelle di Molteno: "Qui ha iniziato la sua professione di insegnante e qui ha iniziato pure ad essere apprezzata la qualità del suo modo di insegnare, caratterizzata da una serena autorevolezza e da un profondo rispetto per gli alunni" ha spiegato il sindaco. Poi, la sua carriera è proseguita al liceo scientifico Grassi di Lecco e al "Giambattista Vico" di Milano, fino al ritiro dalla vita lavorativa, nel 2010.
"In questa sua lunga carriera di professore ha sempre svolto con passione e grande competenza ricerche e studi, in ambito letterario e culturale. Terminata la sua attività di insegnante, questi suoi impegni culturali li ha perpetrati con ancora maggior vigore, collaborando e divenendo poi membro della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. In particolare è stato tra i fondatori della classe di italianistica diretta da Monsignor Ballerini e composta da sette docenti universitari, assumendo la carica di primo segretario. Successivamente è stato insignito della prestigiosa nomina di accademico della veneranda Accademia Amborsiana" ha ricordato Borgonovo, citando anche l'ultima ricerca in ordine di tempo: una collaborazione con la Fondazione Treccani per sulla figura di Giovanni Rajberti, medico-poeta di Monza.

Da sinistra i fratelli Davide e Gianluca Roda, il sindaco e il prof. Bartesaghi

Foto della famiglia Roda

Attualmente è curatore della Collana Francescana e fa parte della Commissione Scientifica che cura le edizioni nazionali di pubblicazioni ed edizioni critiche delle opere di Giuseppe Parini.
Il primo cittadino ha poi ceduto la parola ai due "benemeriti", seduti al centro della sala. Il professor Bartesaghi in particolare, dopo aver ringraziato l'Amministrazione "per l'onorificenza inattesa e sicuramente molto gradita", ha ricordato due figure che hanno segnato la storia di Bosisio e che, in qualche modo, hanno fatto parte della sua vita: il conte Melzi d'Eril, recentemente scomparso, con cui ha collaborato per più legislature (a partire dagli anni Settanta) occupandosi d'istruzione e contribuendo, per esempio, alla creazione dell'attuale edificio che ospita la primaria. Ha poi parlato del Parini, "grazie al quale dobbiamo essere orgogliosi. I suoi manoscritti sono oggi all'Ambrosiana: rileggendo tutte le carte, c'è un Parini completamente nuovo che sta emergendo" ha detto il professore anticipando che in primavera verrà presentato a Princeton, negli Stati Uniti, un volume com gli affreschi da lui curati.

Foto della famiglia Bartesaghi

Per Giuseppe Roda ha invece parlato il figlio, Gianluca. "Ritiro il premio per il papà che non c'è più e sono orgoglioso di riceverlo perchè è un uomo che ha dato tanto a noi e alla collettività. Io non lo ricordo, lo vivo ancora. Dentro lo stabilimento c'è ancora la sua figura e, come dico, lui è ancora il presidente. Era una persona buona, che non lo faceva vedere con la sua robusta statura. Ha sempre lavorato guardando al futuro e al progresso. Lui continuava a costruire e ha lasciato un grande segno. Pur essendo "straniero", sono contento che Bosisio riconosca quello che è stato".
La serata si è conclusa con la consegna delle benemerenze da parte del sindaco Borgonovo.
Michela Mauri
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