Costa M.: agricoltore morì schiacciato da una rotoballa di fieno, il reato è prescritto

Non doversi procedere essendo il reato estinto per intervenuta prescrizione. Si è chiuso così, con quanto sentenziato dal giudice Enrico Manzi presso il Tribunale di Lecco stamane, il processo nei confronti di Ermus Malerba, a giudizio con l'accusa di omicidio colposo per la morte dell'agricoltore 54enne Gerolamo Pozzi di Costa Masnaga, schiacciato da una rotoballa di fieno.
Il tragico incidente si era verificato 8 anni fa, il 21 aprile 2008 quando l'uomo, mentre stava effettuando manualmente le operazioni di scarico del fieno dal rimorchio, era stato colpito mortalmente da uno dei grossi "blocchi" del peso di circa 5 quintali. 



Sulla sinistra la rotoballa che colpì mortalmente Pozzi nell'immagine scattata nel 2008

Come è stato ricostruito durante le precedenti udienze di fronte al giudice Gian Marco De Vincenzi, ogni tentativo di rianimare l'uomo si era rivelato vano. Quella era un'operazione che il signor Gerolamo aveva compiuto spesso, senza che mai si verificasse alcun problema.
A finire a processo - a seguito della richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Cinzia Citterio, cui si era opposto l'avvocato Paolo Guazzetti del foro di Como costituitosi parte civile per conto dei familiari di Gerolamo, oggi presenti in aula - è stato il titolare della società di trasporti marchigiana sul quale viaggiava il carico di fieno approdato all'azienda masnaghese con sede in Via S. Ambrogio, gestita dai fratelli Pozzi.
Come è stato sottolineato stamane dall'avvocato Marcello Cecchini di Fano, difensore dell'uomo, il danno è stato risarcito e il reato si è prescritto il 21 ottobre 2015.
Il giudice Enrico Manzi, associandosi a quanto indicato dal Pubblico ministero, ha quindi decretato il non doversi procedere essendo il reato estinto per intervenuta prescrizione.
R. R.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.