Oggiono: 25° della cooperativa Il Grappolo incontro ‘sul futuro’ con Giuseppe Guerini

Un momento di riflessione e confronto sul futuro delle cooperative che si occupano di inserimento lavorativo di persone in condizione di disagio sociale. E' stata questa l'interessante tematica sviluppata nell'incontro per festeggiare il 25esimo anniversario della cooperativa Il Grappolo di Oggiono. In cattedra un relatore d'eccezione: Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà Confcooperative.

Da sinistra Paolo Carrer e Giuseppe Guerini

La tavola rotonda, che si è tenuta nella mattina di sabato 14 maggio nella sala convegni della BCC di Oggiono, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti delle cooperative del territorio lecchese che hanno presentato la realtà in cui operano. A introdurre i lavori Paolo Carrer, presidente della cooperativa Il Grappolo, che attualmente conta una ventina di dipendenti, di cui un terzo sono persone svantaggiate. "Abbiamo cominciato con un'attività di assemblaggi a cui si è affiancata la carto-tecnica post stampa caratterizzata da una complessità di lavoro maggiore. Abbiamo cominciato lo scorso anno a fare una riflessione interna, facendo fronte al ricambio generazionale e abbiamo pensato di sviluppare una riflessione su come riuscire a mantenere gli inserimenti lavoratori a fronte di un mercato difficile".


Lo ha seguito, per i saluti, il presidente di Consorzio Consolida e Confcooperative dell'Adda. "La sfida, nata negli anni '80, di costruire un'impresa con almeno il 30% di persone svantaggiate è una realtà. La cooperazione sociale è nata come un'utopia, ma funziona, ha dato delle possibilità e, sebbene tenda a sminuirsi, deve cominciare a gestire la responsabilità creata" ha commentato Gabriele Marinoni.
"Rappresentiamo la prima e più grande esperienza di imprenditoria sociale organizzata a livello mondiale. Le caratteristiche delle cooperative italiane sono tali che riceviamo visite dall'estero oppure veniamo invitati a fare testimonianze. Credo che non bisogna solo avere l'ambizione, ma si possa dire con certezza di essere un'impresa sociale" ha esordito Giuseppe Guerini. "La cooperativa sociale di inserimento lavorativo invece è luogo dove si includono le persone e dove si affrancano da povertà ed esclusione, facendole diventare protagoniste di un progetto sociale di lavoro".


Il presidente di Federsolidarietà Confcooperative ha poi sviluppato un'analisi sulla specifica capacità imprenditoriale del cooperatore sociale di inserimento lavorativo. Se nell'impresa il vero imprenditore è il capitale, nel caso delle 3.500 realtà di inserimento lavorativo in Italia c'è sempre anche la dimensione sociale. Secondo Guerini, è questo un esempio di propensione alla dimensione di impresa correlata alla restituzione di dignità all'uomo.


Il presidente ha poi tratteggiato le preoccupazioni che si riconducono alla trasformazione del lavoro, con l'economia che dovrà pensare a un nuovo modello di equità, pur mantenendo la relazione con il territorio. "A questo punto le cooperative potrebbero diventare interlocutori e si potrà pensare a forme di restituzione al territorio sotto forma, ad esempio, della responsabilità sociale". Per questo, ha sostenuto Guerini, "è importante mantenere l'interlocuzione con il mondo delle imprese: la possibilità di essere partner dell'impresa è un'opportunità su cui lavorare. Per far questo bisogna essere credibili e qualificati: ci deve essere attenzione a far crescere le competenze, acquisire capacità di dialogo, credere nei propri mezzi e fare investimenti sulla capacità di strutturarsi da un punto di vista imprenditoriale".

Gabriele Marinoni

Il presidente è poi passato a trattare il rapporto con il settore pubblico che non rappresenta certo una quota trascurabile di attività delle cooperative. "Anche nel mercato pubblico ci vuole la capacità di competizione. I nostri perimetri stanno cambiando: bisogna conservare la capacità di coniugare il radicamento territoriale (che deve restare perché abbiamo una vocazione comunitaria) con quello che ci sta intorno".


Da ultimo, Guerini ha fatto un cenno alla riforma del terzo settore che dovrebbe concludere il ciclo di approvazione parlamentare. "Lì si parla dell'impresa sociale che può essere per noi interessante come forma di incontro con imprenditori che, legata ad obiettivi sciali, può trasformarsi in un mezzo per fare investimenti interessanti".
L'incontro di oggi è stato il primo di una serie di iniziative in programma per la ricorrenza della cooperativa "Il grappolo": dopo la trattazione della cooperazione sociale, tra un mese ci sarà un'iniziativa dedicata al futuro della cartotecnica e il 18 settembre un open day della struttura.
M.Mau.
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