Costa: premiazione del concorso letterario ''Vicino o lontano'' alla scuola secondaria
Premiazione del concorso letterario "vicino o lontano, tendo la mano" indetto dalla scuola secondaria Don Bosco di Costa Masnaga. Il momento conclusivo si è tenuto nell'aula magna dell'istituto nella mattinata di sabato 21 maggio, alla presenza della dirigente Chiara Giraudo, degli alunni partecipanti e dei loro genitori.


Il gruppo di partecipanti con la giuria e, prima a sinistra, la preside Chiara Giraudo
Le ragazze premiate nella sezione racconti
La semplice cerimonia è stata poi allietata dal coro di voci bianche che, diretto da Floriana Spreafico, ha eseguito in apertura "Giallo come il fiore", la poesia musicata scritta da Filippo Annuni e Marco Valsecchi, risultata vincitrice al concorso dello scorso anno. Il coro ha poi cantato "Guarda gli occhi che ho" e "Vicino lontano", il tema di quest'anno.



"In una società in movimento e trasformazione come la nostra nella quale il vicino e il lontano si fondono in un'unica dimensione di "adesso, qui", cosa significa "tendere la mano"?" ha affermato l'insegnante Elena Grebaz a proposito di questo concorso, ben interpretato dai ragazzi. "Significa avere attenzione, per gli altri, aiutare e accogliere chi è nel bisogno, anche quando a chiamarci è quella coscienza civile e umana che tutti dobbiamo avere. Tendere la mano non è solo un aiuto concreto, ma anche ascolto, disponibilità e sguardo di compassione nel suo significato più vero di "patire con", comunanza di dolore".


L'insegnante ha poi ricordato come un semplice sorriso e una carezza siano in grado di abbattere le barriere. "Non esistono italiani o stranieri. Esistono persone. Siamo tutti in viaggio. Superiamo i confini, abbattiamo le barriere, facciamo crollate i muri che ci sperano gli uni dagli altri. Siamo liberi. Liberi nel rispetto e nell'accoglienza di tutti".
Per la sezione poesia, con "vicino lontano, mondi all'opposto", si è aggiudicata il primo posto Federica di Paola (2°C) "per la capacità di lanciare un messaggio profondo nella semplicità dei versi". L'hanno seguita, a pari merito, Alice Giussani (1°D) con "Il tesoro più bello" e Camilla Gerosa (3°A) con "Voglia di pace". Tre sono stati anche i premi della giuria: Dimitri Castelnuovo (1°B) con "Io sono il vento", Lorenzo Riva e Matteo Crippa (2°D) con "Vicino o lontano" e Fahd Sammoud (3°A) con la poesia per musica "Per voi farei...".


Per il racconto breve, con "zona di penombra", ha ottenuto la prima posizione Ilaria Festa (3°D) "per l'originalità del racconto, la capacità narrativa e la profondità del messaggio". Seconda classificata, Giorgia Barachetti (3° D) con "Agghiaccianti ricordi" e, terza, Alessia Bartocci (3°D) con "Un mare di dolore". Il premio giuria è stato invece assegnato a Giulia Tripodi e Federica Cossa (3°E) con hanno scritto "Il ricordo più grande".
A tutti i partecipanti sono stati comunque consegnati un attestato e un libro.

"Ringrazio i ragazzi per questa lezione di bontà e i genitori che condividono questi momenti per loro entusiasmanti" ha detto in chiusura la dirigente. "Non so quanto tempo abbiate impiegato, dove avete scritto e se avete elaborato piano piano il vostro testo. Questo è il segreto che si portano dietro gli artisti. Magari anche voi avrete una carriera di poeti o scrittori, senz'altro di persone che pensano e sanno esprimere quello che dicono".
Prima classificata nella sezione poesia e, sotto, le seconde


Le menzioni della giuria per la poesia
La terza edizione del concorso ha visto partecipare 49 studenti con 38 elaborati: 26 per la sezione poesia di cui tre come poesia per musica e 13 nella sezione racconti.
La giuria, che ha valutato i lavori in forma anonima, era composta da Elena Grebaz, l'avvocato Andrea Panzeri, Chiara Donghi e Mario Salvador.
La giuria, che ha valutato i lavori in forma anonima, era composta da Elena Grebaz, l'avvocato Andrea Panzeri, Chiara Donghi e Mario Salvador.
"In una società in movimento e trasformazione come la nostra nella quale il vicino e il lontano si fondono in un'unica dimensione di "adesso, qui", cosa significa "tendere la mano"?" ha affermato l'insegnante Elena Grebaz a proposito di questo concorso, ben interpretato dai ragazzi. "Significa avere attenzione, per gli altri, aiutare e accogliere chi è nel bisogno, anche quando a chiamarci è quella coscienza civile e umana che tutti dobbiamo avere. Tendere la mano non è solo un aiuto concreto, ma anche ascolto, disponibilità e sguardo di compassione nel suo significato più vero di "patire con", comunanza di dolore".
L'avvocato Panzeri legge il racconto di Ilaria Festa

Seconda e terza classificata nella sezione racconti
L'insegnante ha poi ricordato come un semplice sorriso e una carezza siano in grado di abbattere le barriere. "Non esistono italiani o stranieri. Esistono persone. Siamo tutti in viaggio. Superiamo i confini, abbattiamo le barriere, facciamo crollate i muri che ci sperano gli uni dagli altri. Siamo liberi. Liberi nel rispetto e nell'accoglienza di tutti".
Per la sezione poesia, con "vicino lontano, mondi all'opposto", si è aggiudicata il primo posto Federica di Paola (2°C) "per la capacità di lanciare un messaggio profondo nella semplicità dei versi". L'hanno seguita, a pari merito, Alice Giussani (1°D) con "Il tesoro più bello" e Camilla Gerosa (3°A) con "Voglia di pace". Tre sono stati anche i premi della giuria: Dimitri Castelnuovo (1°B) con "Io sono il vento", Lorenzo Riva e Matteo Crippa (2°D) con "Vicino o lontano" e Fahd Sammoud (3°A) con la poesia per musica "Per voi farei...".
Il coro di voci bianche
Per il racconto breve, con "zona di penombra", ha ottenuto la prima posizione Ilaria Festa (3°D) "per l'originalità del racconto, la capacità narrativa e la profondità del messaggio". Seconda classificata, Giorgia Barachetti (3° D) con "Agghiaccianti ricordi" e, terza, Alessia Bartocci (3°D) con "Un mare di dolore". Il premio giuria è stato invece assegnato a Giulia Tripodi e Federica Cossa (3°E) con hanno scritto "Il ricordo più grande".
A tutti i partecipanti sono stati comunque consegnati un attestato e un libro.
M.Mau.