Costa: camminata della pace interculturale con il sindaco, il parroco e l’imam islamico

“Tante culture, una sola civiltà”. E’ quanto scritto su uno degli striscioni inneggianti alla pace esposto nella palestra della scuola secondaria “Don Bosco” di Costa Masnaga, dove istituzioni e rappresentanti religiosi si sono ritrovati per una manifestazione pacifica, base per la tolleranza tra le diverse culture presenti nella comunità.
All’iniziativa, che si è tenuta domenica 29 maggio, hanno preso parte la sindaca Sabina Panzeri, il parroco don Adriano Colombini, padre Nicholas dei Missionari della Consolata di Bevera e l’imam El Ghaouat Younes, in rappresentanza del centro culturale islamico “La Speranza”.

Da sinistra don Adriano Colombini, la sindaca Sabina Panzeri, padre Nicholas e l’imam islamico

Prima da sinistra l’assessore Anna Cazzaniga

La manifestazione “Camminata della pace” è stata aperta dal Corotravirgolette che si è esibito con alcune canzoni di repertorio.
La parola è quindi passata al sindaco, che ha compiuto una riflessione sulla pace, a don Adriano che ha ricordato il “padre” comune delle due religioni (Cristianesimo e Islam) e all’Imam che si è invece manifestamente dichiarato estraneo a quell’islam radicale che provoca fenomeni di terrorismo in tutto il mondo. Secondo quanto dichiarato dal massimo esponente religioso, l’Islam non è una manifestazione di violenza, ma una religione che favorisce la pace e l’unione. “In questi tempi i mass media hanno spesso presentato delle notizie false trasmettendole come vere questo ha portato ad associare i musulmani come persone che fanno atti di distruzione e odio causando una società dove regna l'odio la violenza e l'orrore. Invece l'Islam oltre a proibire il terrorismo insegna ai musulmani a crescere con un alta moralità e un comportamento eccellente al fine di avere un buon rapporto con l'umanità senza distinzione di religione razza o stato civile” ha affermato. “L'Islam insegna a dimostrare pietà e comprensione verso tutto il creato spingendo l'uomo all'amore e alla comprensione e questi due sono l'antidoto contro il terrorismo. Abbiamo un buon esempio – ha proseguito - nel profeta Mohammed colui che effettivamente ha insegnato alle persone come praticare l'Islam. Noi crediamo – ha dichiarato infine - che non solo l'islam ma nessuna religione possa invitare alla violenza e allo sterminio di innocenti, donne e bambini in nome di Allah onnipotente. Chiudiamo dicendo che i terroristi sono nemici della pace mentre l'islam è la religione della pace”.

Tutti i presenti si stringono la mano nel nome della pace

 

A padre Nicholas è toccata invece la parte “pratica” sui discorsi tenuti in precedenza: il sacerdote ha infatti invitato tutti i presenti a stringersi per mano nel nome della concordia.
In seguito, un gruppo nutrito di presenti ha sfidato l’incessante pioggia e ha percorso un breve tratto di quella che avrebbe dovuto essere la camminata, ridotta per via del maltempo. Al rientro in palestra, sulle note del coro Travirgolette e del coro marocchino, si è tenuta una conviviale festa a base di dolci e prodotti tipici delle differenti culture.

Una manifestazione, che seppur rovinata nel suo programma, non lo è stata nell’intento: favorire la tolleranza e la pacifica convivenza nel rispetto delle culture che animano il paese, a partire dai rappresentanti della società.
M.Mau.
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