Oggiono: tumori della pelle e nei nella serata con il dottor Mansi del Cab

Nella serata di martedì 31 maggio il dottor Massimo Mansi, specialista in dermatologia e venerologia, dermatologia pediatrica, dermatologia chirurgica e plastica presso il Cab Polidiagnostico di Barzanò, ha tenuto un intervento informativo presso la Sala Convegni della BCC a Oggiono sul tema dei nei, dei melanomi e dei tumori della pelle in relazione all'esposizione solare.
L'iniziativa rientra in una campagna di prevenzione e di controllo promossa in collaborazione con la struttura sanitaria con sede a Barzanò e Merate.

Il dottor Massimo Manzi

Visto l'imminente arrivo della bella stagione, il dottor Mansi ha sottolineato l'importanza di un'esposizione corretta al sole. "Diversamente da quanto si crede, prendere il sole fa bene: serve a migliorare l'acne dei giovani, permette di sintetizzare vitamina D ed è un ottimo antidepressivo. Tuttavia, la regola da non trasgredire assolutamente è evitare le scottature, perché potrebbero originare tumori col tempo", ha spiegato il medico.
Dopo una carrellata di diverse tipologie di nevi (meglio conosciuti come nei), che lo specialista ha definito "amartomi", ovvero malformazioni, è stata illustrata la differenza tra nevi fibrosi, che possono crescere nelle dimensioni ma non hanno potere evolutivo, e nevi melanocitari, che possono trasformarsi in tumori ad alta malignità se degenerano.
"Nonostante si sia ridotta drasticamente, la mortalità causata dai melanomi è ancora del 15%. È dunque estremamente importante controllare periodicamente i nei, in quanto inevitabilmente aumentano di numero con il passare degli anni. Perché la prevenzione sia effettiva, chiedete sempre al vostro dermatologo di visitarvi col dermoscopio, anche manuale: è l'unico strumento realmente utile ad avere la situazione sotto controllo, fermo restando che la medicina non è una scienza esatta".


Dopodiché Mansi ha mostrato ai presenti un sistema di autovalutazione dei nevi che può aggiungersi ai controlli degli specialisti; si tratta di un metodo semplice da ricordare grazie alle prime cinque lettere dell'alfabeto: A come asimmetria, B come bordi regolari, C come colore che non cambia, D come dimensione, E come evolutività. "Benché non sia una parametro di assoluta importanza, fate attenzione alla simmetria, che significa equilibrio e armonia. Ma soprattutto osservate i contorni della lesione, che non devono mai essere irregolari, il colore e le dimensioni, che dovrebbero mantenersi costanti, e l'evolutività. Con questo termine si intende la possibilità di una degenerazione, i cui sintomi sono il sanguinamento spontaneo, il prurito o il dolore. Fatevi visitare immediatamente se se ne presenta anche solo uno".
Un'altra questione da non sottovalutare riguarda la profondità della lesione: se i nevi restano al livello dell'epidermide o se arrivano fino al derma, dove potrebbero coinvolgere i vasi linfatici. Per evitarlo, è bene che dopo i 14 anni tutti si sottopongano a visite specialistiche ogni anno o sei mesi.

A destra Roberto Moioli responsabile commerciale del CAB


"La pelle è l'organo più esteso del nostro corpo: potrebbe occupare una superficie di 2 mq se la stendessimo e la cambiamo almeno una volta al mese. Quindi l'osservazione periodica è fondamentale. Dobbiamo anche fare attenzione al fototipo, perché chi ha la pelle più chiara è naturalmente più esposto al rischio di scottature, perfino nei giorni meno soleggiati, e ricorrere a creme protettive senza però esagerare, per poter beneficiare degli effetti positivi di una corretta abbronzatura"
, ha concluso il dottor Mansi.
Dopo l'intervento, numerose domande sono state rivolte allo specialista da parte del pubblico, incuriosito dai temi trattati con un linguaggio chiaro e comprensibile nonostante la loro complessità.
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