Dalla madre, dal parroco e dal sindaco gli auguri al sacerdote, fresco di ordinazione

La decisione di un giovane di dedicare la propria vita al sacerdozio rappresenta un evento ormai sempre più raro. E' però proprio questa la strada intrapresa da don Gabriele Gerosa, a cui i cremellesi - e l'intera comunità pastorale - hanno voluto dimostrare il proprio affetto partecipando "in massa" alla prima funzione officiata dal giovane e al successivo momento conviviale in oratorio. Nonostante una delegazione di parrocchiani abbia presenziato al rito di ordinazione presso il duomo di Milano, la mattinata di domenica ha infatti rappresentato il primo incontro ufficiale con il nuovo prete.

Il parroco don Giuseppe Scattolin

Nel corso della celebrazione non è mancato l'intervento del sindaco Ave Pirovano. "Siamo felici ed orgogliosi, in questo momento in cui finalmente incoroni il tuo sogno. Si tratta di una scelta coraggiosa, un esempio per tutti e una risposta alla ricerca dell'infinito insita in ogni uomo. La tua ordinazione ha unito la nostra comunità per qualcosa di più importante  e profondo dei festeggiamenti esteriori" ha dichiarato il primo cittadino, che si è poi detta "certa che non dimenticherai il tuo luogo di origine e la tradizione della Brianza, terra di gente laboriosa, tenace e fedele". La Pirovano ha quindi proseguito esprimendo i migliori auspici per il percorso del giovane: "Ti auguro di saper stare in mezzo ai tuoi parrocchiani, diventando suggeritore, consolatore, padre, fratello e amico. Di riconoscere di avere  bisogno degli altri, continuando a essere un uomo che ha fiducia nel prossimo, nel futuro e nel rispetto delle reciproche differenze. Di accogliere chi arriva di corsa con entusiasmo,  ma anche chi è dubbioso. Di cercare chi non osa venire a bussarti. Così sarai un buon pastore".

Il sindaco Ave Pirovano e la mamma di don Gabriele

Intervenuto brevemente anche il parroco don Giuseppe Scattolin. "A un certo punto del suo percorso, ricordo che Gabriele si chiedeva cosa avrebbe fatto e dove sarebbe andato. Io e don Luigi lo abbiamo aiutato e indirizzato, proseguendo questa grande avventura. Alla base ci sono i valori dati a Gabriele dalla famiglia e dalla comunità in cui è cresciuto" ha detto il sacerdote, invitando poi i fedeli, al termine della funzione, a baciare le mani consacrate del giovane, mani che "ogni giorno toccheranno Gesù".


Ultima a prendere la parola, ma non certo per importanza, la madre del giovane sacerdote, che gli ha dedicato un discorso commovente e motivante. "Carissimo figlio, provo un'emozione davvero grande. Torno indietro nel tempo con il pensiero e ti rivedo bambino, pronto a buttarti in un'avventura più grande di te. Entrambi amiamo la montagna quindi ti chiedo di concedermi di paragonati a uno scalatore. Da sempre tu avevi già scelto la tua montagna ed eri e sei pronto ad affrontare le difficoltà che hai incontrato e incontrerai nel cammino. Lo scalatore procede solitario ed è consapevole di poter contare solo sulle sue forze. Ti hanno accompagnato tanti amici nel tuo percorso, ma un giorno ti sei trovato a scegliere da solo. Sei ancora in viaggio e raggiungerai la vetta ogni volta che vedrai il Signore nel volto di un altro uomo. Le mamme di solito danno raccomandazioni. Ma io cosa posso dirti, se il Signore ti ha già preso per mano? Ti dico solo di continuare il tuo cammino" ha affermato.


La festa dedicata a don Gabriele è proseguita per tutta la giornata di ieri a Cremella. Domenica prossima in mattinata celebrerà invece la santa messa delle 11 a Barzanò, in occasione della festa di San Vito, e in serata officerà per la prima volta a Valsolda, la comunità che lo accoglierà. Mercoledì 29 giugno e domenica 3 luglio sarà di nuovo presso la comunità pastorale, rispettivamente a Barzanò per la messa alle 20.45 con tutti i sacerdoti del Decanato e a Sirtori per la funzione delle 9.45 in concomitanza con la festa patronale.
A.Z.
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