Valaperta: il ''rito della vestizione'', un altro passo verso il sacerdozio per Marco Sala
Domenica mattina, abbracciato dalla comunità parrocchiale di Valaperta, Marco Sala ha compiuto un altro importante passo sulla strada dell'ordinazione sacerdotale.
Durante la messa delle ore 10, nella festa patronale della frazione casatese, il giovane, classe 1989, ha infatti vissuto il rito della vestizione.
La decisione di entrare in seminario si è concretizzata per Marco nel settembre 2014, dopo la laurea e l'esperienza lavorativa come fisioterapista presso l'Asl di Lecco. Due anni dopo, il suo percorso continua con gioia ed entusiasmo.
Lo scorso giovedì, insieme ad altri 25 seminaristi, tra i quali anche il dolzaghese Marco Molteni, è stato infatti "ammesso" come candidato al presbiterato, durante il solenne pontificale presieduto dal cardinal Angelo Scola presso il Duomo di Milano. Una tappa importante per il cammino spirituale dei futuri sacerdoti che come il 27enne di Valaperta si accingono ad intraprendere il terzo anno di studi presso il seminario di Venegono Inferiore.
"Voglio fare un augurio, in particolare a Marco, ma a voi tutti. Il Signore sia con voi. E' questo lo spirito che ci deve avvolgere oggi, facendoci sentire tutti fratelli" ha detto il parroco don Antonio Bonacina durante l'omelia, rivolgendosi più volte direttamente al seminarista. "Ci tengo riprendere quanto detto dal cardinale Scola giovedì, davanti ai 26 candidati al diaconato e presbiterato, tra i quali c'eri anche tu, Marco. Ma erano presenti per te anche molti altri casatesi, adulti e tanti giovani che ti vogliono bene. Voi quest'oggi prendete la veste e pubblicamente vi esponete, fate un passo avanti. Lasciate i vostri abiti per indossare una veste, che è però solo un segno. Ciò che conta è quello che si ha dentro, il cuore, che deve essere consacrato a Dio. Ricordatevi di dare del tu a Gesù".
Il sacerdote ha poi invitato il giovane a rimanere un "umile servo del Signore", poiché l'unico modo per svolgere fino in fondo il servizio è rimanere trasparente.
Don Antonio ha poi ricordato che, da seminarista, poco dopo la sua vestizione, venne destinato proprio a Valaperta. "Ora, dopo neanche un anno da parroco in questa comunità, vedo un giovane compiere questo passaggio. Una vita disposta consegnata al Signore è una vita disposta ad accogliere la sua volontà dovunque essa ci porti". Citato poi Einstein per una frase sull'esistenza di due categorie di uomini, quelli che si sporcano le mani e quelli che si prendono i meriti, con l'auspicio di rimanere sempre nel primo gruppo, dove del resto c'è anche meno ressa.
Con un breve riferimento al calo delle vocazioni, don Antonio ha concluso: "Auguro ai giovani di essere aperti alla chiamata di Dio. Penso che tanti ragazzi e tante ragazze sentano la chiamata ma, spaventati, rinunciano a rispondere. Dobbiamo invece imparare a fidarci del Signore".
Quindi l'atteso momento della vestizione, fortemente simbolico. Marco ha lasciato la panca dove sedeva in prima fila, accanto ai genitori, e, guidato dal parroco e dal vicario don Andrea Perego ha dismesso gli abiti "mondani", salendo poi sull'altare.
La mattinata è quindi proseguita in un clima di festa e condivisione, per l'intera comunità.
Il parroco don Antonio Bonacina con Marco Sala
Durante la messa delle ore 10, nella festa patronale della frazione casatese, il giovane, classe 1989, ha infatti vissuto il rito della vestizione.
La decisione di entrare in seminario si è concretizzata per Marco nel settembre 2014, dopo la laurea e l'esperienza lavorativa come fisioterapista presso l'Asl di Lecco. Due anni dopo, il suo percorso continua con gioia ed entusiasmo.
VIDEO
Lo scorso giovedì, insieme ad altri 25 seminaristi, tra i quali anche il dolzaghese Marco Molteni, è stato infatti "ammesso" come candidato al presbiterato, durante il solenne pontificale presieduto dal cardinal Angelo Scola presso il Duomo di Milano. Una tappa importante per il cammino spirituale dei futuri sacerdoti che come il 27enne di Valaperta si accingono ad intraprendere il terzo anno di studi presso il seminario di Venegono Inferiore.
Ultimo a destra don Andrea Perego
"Voglio fare un augurio, in particolare a Marco, ma a voi tutti. Il Signore sia con voi. E' questo lo spirito che ci deve avvolgere oggi, facendoci sentire tutti fratelli" ha detto il parroco don Antonio Bonacina durante l'omelia, rivolgendosi più volte direttamente al seminarista. "Ci tengo riprendere quanto detto dal cardinale Scola giovedì, davanti ai 26 candidati al diaconato e presbiterato, tra i quali c'eri anche tu, Marco. Ma erano presenti per te anche molti altri casatesi, adulti e tanti giovani che ti vogliono bene. Voi quest'oggi prendete la veste e pubblicamente vi esponete, fate un passo avanti. Lasciate i vostri abiti per indossare una veste, che è però solo un segno. Ciò che conta è quello che si ha dentro, il cuore, che deve essere consacrato a Dio. Ricordatevi di dare del tu a Gesù".
Marco seduto accanto ai suoi familiari
Il rito della vestizione
Il sacerdote ha poi invitato il giovane a rimanere un "umile servo del Signore", poiché l'unico modo per svolgere fino in fondo il servizio è rimanere trasparente.
Don Antonio ha poi ricordato che, da seminarista, poco dopo la sua vestizione, venne destinato proprio a Valaperta. "Ora, dopo neanche un anno da parroco in questa comunità, vedo un giovane compiere questo passaggio. Una vita disposta consegnata al Signore è una vita disposta ad accogliere la sua volontà dovunque essa ci porti". Citato poi Einstein per una frase sull'esistenza di due categorie di uomini, quelli che si sporcano le mani e quelli che si prendono i meriti, con l'auspicio di rimanere sempre nel primo gruppo, dove del resto c'è anche meno ressa.
Con un breve riferimento al calo delle vocazioni, don Antonio ha concluso: "Auguro ai giovani di essere aperti alla chiamata di Dio. Penso che tanti ragazzi e tante ragazze sentano la chiamata ma, spaventati, rinunciano a rispondere. Dobbiamo invece imparare a fidarci del Signore".
Quindi l'atteso momento della vestizione, fortemente simbolico. Marco ha lasciato la panca dove sedeva in prima fila, accanto ai genitori, e, guidato dal parroco e dal vicario don Andrea Perego ha dismesso gli abiti "mondani", salendo poi sull'altare.
La mattinata è quindi proseguita in un clima di festa e condivisione, per l'intera comunità.
Alice Zerbinati