Monticello: il saluto dei fedeli al coadiutore don Paolo Vignola, neo parroco a Corbetta
Una giornata di festa, per salutare don Paolo, ringraziarlo e augurargli di proseguire il suo cammino con gioia.
Erano in tanti i parrocchiani di Torrevilla e Monticello che domenica mattina hanno voluto stringersi attorno a don Paolo Vignola, per tre anni coadiutore e responsabile della pastorale giovanile delle due parrocchie.
Classe 1971, il sacerdote originario di San Donato Milanese assumerà nei prossimi giorni un nuovo incarico, quello di parroco a Cerello con Battuello, in Corbetta.
L'ingresso ufficiale come nuovo responsabile della comunità sarà il 6 novembre. "Invito tutti voi a partecipare all'inizio di questo nuovo cammino. Intanto, mi vedrete ancora per qualche giorno qui a Monticello in attesa che la mia dimora a Corbetta sia pronta" ha ricordato don Paolo domenica mattina, rivolgendosi a tutti i fedeli.
Dopo la messa nella parrocchia di Santa Maria della Purificazione a Torrevilla, don Paolo ha celebrato anche la messa a Monticello nella chiesa di Sant'Agata, alla presenza di tanti fedeli, bambini, ragazzi e dei membri della comunità civile: il sindaco Luca Rigamonti, il vicesindaco Pietro Giussani, assessori e consiglieri.
"Quando sono entrato in seminario, nel settembre 1998, dicevo che volevo diventare sacerdote condividendo in modo inquieto il destino dell'uomo" ha detto don Paolo durante l'omelia. "L'inquietudine è una cosa sana: significa essere costantemente in tensione per il bene degli altri. Ho cercato di farlo qui, in questi tre anni e continuerò a farlo anche come parroco a Corbetta".
Dopo aver brevemente commentato il Vangelo, don Paolo ha poi letto un suo intervento pronunciato durante il suo ultimo consiglio pastorale. "Avevo scritto una sintesi di questi tre anni e mezzo passati con voi, pur non avendo ancora ricevuto la comunicazione del mio nuovo incarico. Qui a Monticello ho potuto trovare la sensibilità all'essenziale e alla sobrietà. L'intenzione che contraddistingue l'oratorio è quella rivolta agli ultimi e ai meno fortunati, oltre ad una spiritualità vissuta e interiorizzata, aperta alle vocazioni locali e non".
Presente alla celebrazione anche Simone Riva, il seminarista di origine monticellese che oggi frequenta la quarta teologia. "E poi, gli spazi per i giovani e i ragazzi. Questa è l'essenza, depositata nel nostro cuore, di questa porzione di chiesa. Vi auguro di continuare così, muovendosi e agendo non solo in occasione di necessità e di emergenza: il bene è sempre necessità ed emergenza" ha ricordato.
Ad animare la celebrazione, semplice e intensa, è stato il coretto dei bambini e dei ragazzi che hanno voluto dedicare due canzoni proprio al sacerdote, tra cui anche un'Ave Maria alla Madonna, a cui don Paolo è particolarmente devoto.
Al sacerdote milanese, che prima da seminarista e poi da coadiutore ha trascorso a Monticello una parte del suo cammino, è stata regalata dalla comunità anche una stola, simbolo del ministero sacerdotale, oltre ad un regalo da parte dell'amministrazione comunale. "Vorrei ringraziare tutti voi. Grazie a don Gabriele, ai collaboratori, a tutti i ragazzi, alla comunità civile. Grazie agli ammalati, che nella loro sofferenza mi hanno insegnato molto. Grazie anche alle persone che fisicamente non ci sono più e alle loro famiglie. Tutti mi hanno insegnato qualcosa" ha concluso don Paolo, commosso.
Al termine della celebrazione, la festa per il sacerdote è proseguita con un momento insieme, nel pomeriggio, a Torrevilla.
Don Paolo Vignola
Erano in tanti i parrocchiani di Torrevilla e Monticello che domenica mattina hanno voluto stringersi attorno a don Paolo Vignola, per tre anni coadiutore e responsabile della pastorale giovanile delle due parrocchie.
Classe 1971, il sacerdote originario di San Donato Milanese assumerà nei prossimi giorni un nuovo incarico, quello di parroco a Cerello con Battuello, in Corbetta.
L'ingresso ufficiale come nuovo responsabile della comunità sarà il 6 novembre. "Invito tutti voi a partecipare all'inizio di questo nuovo cammino. Intanto, mi vedrete ancora per qualche giorno qui a Monticello in attesa che la mia dimora a Corbetta sia pronta" ha ricordato don Paolo domenica mattina, rivolgendosi a tutti i fedeli.
Dopo la messa nella parrocchia di Santa Maria della Purificazione a Torrevilla, don Paolo ha celebrato anche la messa a Monticello nella chiesa di Sant'Agata, alla presenza di tanti fedeli, bambini, ragazzi e dei membri della comunità civile: il sindaco Luca Rigamonti, il vicesindaco Pietro Giussani, assessori e consiglieri.
"Quando sono entrato in seminario, nel settembre 1998, dicevo che volevo diventare sacerdote condividendo in modo inquieto il destino dell'uomo" ha detto don Paolo durante l'omelia. "L'inquietudine è una cosa sana: significa essere costantemente in tensione per il bene degli altri. Ho cercato di farlo qui, in questi tre anni e continuerò a farlo anche come parroco a Corbetta".
Dopo aver brevemente commentato il Vangelo, don Paolo ha poi letto un suo intervento pronunciato durante il suo ultimo consiglio pastorale. "Avevo scritto una sintesi di questi tre anni e mezzo passati con voi, pur non avendo ancora ricevuto la comunicazione del mio nuovo incarico. Qui a Monticello ho potuto trovare la sensibilità all'essenziale e alla sobrietà. L'intenzione che contraddistingue l'oratorio è quella rivolta agli ultimi e ai meno fortunati, oltre ad una spiritualità vissuta e interiorizzata, aperta alle vocazioni locali e non".
Accanto a don Paolo il seminarista Simone Riva
Presente alla celebrazione anche Simone Riva, il seminarista di origine monticellese che oggi frequenta la quarta teologia. "E poi, gli spazi per i giovani e i ragazzi. Questa è l'essenza, depositata nel nostro cuore, di questa porzione di chiesa. Vi auguro di continuare così, muovendosi e agendo non solo in occasione di necessità e di emergenza: il bene è sempre necessità ed emergenza" ha ricordato.
Ad animare la celebrazione, semplice e intensa, è stato il coretto dei bambini e dei ragazzi che hanno voluto dedicare due canzoni proprio al sacerdote, tra cui anche un'Ave Maria alla Madonna, a cui don Paolo è particolarmente devoto.
Al sacerdote milanese, che prima da seminarista e poi da coadiutore ha trascorso a Monticello una parte del suo cammino, è stata regalata dalla comunità anche una stola, simbolo del ministero sacerdotale, oltre ad un regalo da parte dell'amministrazione comunale. "Vorrei ringraziare tutti voi. Grazie a don Gabriele, ai collaboratori, a tutti i ragazzi, alla comunità civile. Grazie agli ammalati, che nella loro sofferenza mi hanno insegnato molto. Grazie anche alle persone che fisicamente non ci sono più e alle loro famiglie. Tutti mi hanno insegnato qualcosa" ha concluso don Paolo, commosso.
Al termine della celebrazione, la festa per il sacerdote è proseguita con un momento insieme, nel pomeriggio, a Torrevilla.
Laura Vergani