Galgiana: tanti fedeli alla messa in ricordo di don Antonio Brambilla, a 15 anni dalla scomparsa

Sono stati numerosi i fedeli della parrocchia di Galgiana che giovedì sera si sono stretti nel ricordo di don Antonio Brambilla, amato parroco della frazione dal 1966 al 1991.

Da sinistra don Luciano Galbusera e don Andrea Bellani

La messa di suffragio è stata celebrata a quindici anni esatti dalla scomparsa del sacerdote originario di Velate, il cui ricordo è ancora fortissimo nel cuore di tutti i parrocchiani della comunità di Galgiana. È nella frazione casatese che don Antonio ha trascorso quasi trent'anni, dopo un'esperienza da coadiutore a Montesolaro e prima di approdare a Premana e Maggianico negli ultimi anni della sua vita.

Il diacono Gabriele Scariolo


"Don Antonio era un uomo di Dio" ha ricordato don Luciano Galbusera, durante l'omelia. È stato il vicario della comunità pastorale a celebrare la messa, insieme al sacerdote originario di Galgiana don Andrea Bellani e al diacono Gabriele Scariolo.
"Ho voluto celebrare io questa sera in nome della profonda amicizia che mi lega a don Antonio Brambilla" ha raccontato don Luciano. "Io ero giovane prete, coadiutore a Merate. Lui era parroco di Galgiana. Ricordo che il cardinal Colombo aveva istituito la zona che comprendeva la prevostura di Merate, Missaglia e Brivio. Noi tutti sacerdoti abbiamo scelto come coordinatore proprio don Antonio. Lo stimavamo uomo di Dio, uomo di Fede, ancorato alla Parola".


Numerosi gli episodi legati al sacerdote scomparso ricordati da don Luciano durante l'omelia: dall'incontro settimanale con tutti i sacerdoti del decanato alla preparazione, insieme, delle omelie della domenica, fino alla grande attenzione rivolta a tutti i suoi parrocchiani e confratelli sacerdoti.

Una bella immagine di don Antonio Brambilla

"Don Antonio non mancava mai all'appuntamento settimanale del decanato. Era profondo nelle sue riflessioni. Sminuzzava e spezzava il pane della Parola per nutrire la sua comunità e anche noi preti. E quante volte abbiamo visto questo sacerdote assorto in preghiera? Sapeva immedesimarsi in Gesù perché ne era innamorato e appassionato. E da questa passione nasceva la sua passione per i fratelli. È stato uomo prima che cristiano e prete. Era un uomo di pace, capace di portare la comunione, la condivisione, la fraternità. Era sempre umile, in disparte".


E ogni persona che incontrava, don Antonio la salutava con il suo classico "Ciao fratello, e la fede come va?", per comunicare il suo affetto e la vicinanza anche nei momenti di prova. Momenti di prova che aveva vissuto lui stesso. Gravato da una malattia ai reni, negli ultimi anni di vita fu costretto a sottoporsi a frequenti interventi e dialisi. "Ricordo l'ultima volta che lo vidi: andai a trovarlo nella sua casa di Lecco. Era sfinito perché aveva appena terminato una dialisi ma volle che restassi con lui per qualche minuto. Mi parlava della sua malattia con serenità, senza un lamento. Poi mi chiese di dargli la benedizione per superare questa prova e andare incontro al Signore".


Presente alla celebrazione, animata dal coro parrocchiale, anche la famiglia di don Antonio, con la sorella Agnese. Tutti i fedeli si sono uniti nella preghiera per il sacerdote e per Bambina, la sua fedelissima perpetua. "Non dimentichiamoci di lei. È stata una donna preziosa, la Marta della sua casa, buona e semplice. Se don Antonio è stato quello che è, se la sua casa era sempre accogliente e aperta, è stato anche grazie a Bambina. Preghiamo per loro due perché il Signore dia loro beatitudine e gioia" ha concluso don Luciano.


La messa di suffragio per don Antonio ha concluso gli appuntamenti organizzati dalla parrocchia galgianese in onore della festa del Crocifisso.
Il prossimo weekend, invece, andrà in scena la festa dell'oratorio con numerose iniziative, tra cui anche la seconda edizione di Galgiana's Got Talent, riproposta per sabato sera dopo il grande successo dell'anno scorso.
L. V.
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