Annone: impianto di compostaggio, open-day con la nuova linea di pretrattamento

Silea, società a partecipazione pubblica attiva nell'ambito della gestione dei rifiuti, nella giornata di sabato 24 settembre ha aperto le porte al pubblico per la visita dei propri impianti: il termovalorizzatore di Valmadrera e il sito di compostaggio situato ad Annone Brianza, in località Tassera.

Un’immagine dell’impianto visto dall’interno

Abbiamo visitato quest'ultima struttura, accolti dal nuovo direttore tecnico Massimo Sgarzi e dall'ingegnere Andrea Corti, responsabile dell'impianto. Entrambi hanno guidato le visite, mostrando i recenti interventi di pretrattamento dell'aria, realizzati a seguito della problematica delle emissioni odorigene, oggetto di forti polemiche da parte della popolazione. Questi impianti sono entrati in funzione a giugno e messi a regime nel mese di settembre.

La pesa dei rifiuti in arrivo all’impianto


I rifiuti che vengono accolti nell'impianto sono sottoposti a un ciclo di lavorazione che impiega complessivamente 90 giorni per trasformarli in compost, sorta di fertilizzante che la società distribuisce gratuitamente al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 16.30 (nell'area di accesso si possono consultare le analisi chimiche).

Il materiale in arrivo nella biocella


Circa 500 tonnellate di materiale (28 mila tonnellate annue) vengono immesse, dopo essere state pesate, all'interno delle biocelle, stanze lunghe 30 metri in cui si realizza un processo biologico in aerobiosi: un ventilatore aspira l'aria per favorire la formazione di batteri utili alla degradazione del materiale che, dopo un mese, viene trasferito nella fase di maturazione per un altro mese, prima di passare alla seconda fase di maturazione.

La nuova linea di pre trattamento dell’aria

A sinistra, in primo piano, la torre di lavaggio e, accanto, il biotrickling

L'aria, carica di ammoniaca e odori che sprigionano dalle biocelle, non viene più trasferita direttamente al biofiltro, come accadeva in passato. Due nuovi impianti consentono di effettuare alcuni passaggi intermedi. La torre di lavaggio raccoglie l'aria proveniente dalle biocelle, che entra in controcorrente rispetto a una soluzione di lavaggio (composta da acqua e acido solforico) inserita tramite ugelli.

Il biofiltro

Al centro l’ingegner Andrea Corti

Qui, l'ammoniaca e l'acido solforico danno origine a una reazione chimica, che crea il solfato di ammonio, soluzione che viene smaltita ma che la società auspica di poter utilizzare in futuro come materiale di recupero per le aziende del territorio.

L’area di maturazione e sotto un'immagine dell’impianto visto dall'esterno


L'aria che esce depurata dall'ammoniaca viene invece immessa in un bioflitro a conchiglie (biotrickling) dove si forma una reazione biologica: la concavità delle conchiglie supporta la presenza di batteri che hanno un effetto sugli odori, mantenendo il pH dell'aria in valori tra 7.5 e 8.

I nastri trasportatori del compost e l'area di stoccaggio


A questo punto l'aria viene aspirata da un ventilatore prima di giungere al biofiltro, interamente sostituito tra dicembre e marzo. Il biofiltro, costituito da legno e cortecce, favorisce la depurazione dell'aria grazie alla presenza di batteri che si formano con l'umidità.

Le conchiglie provenienti dal Nord Europa presenti all’interno del biotrickling


Il materiale viene in seguito condotto nelle aree di maturazione e di vagliatura. Qui, attraverso dei fori sulla struttura, il materiale viene selezionato: lo scarto più "grosso" andrà a formare il sovvallo, che serve da strutturante nella biocella, mentre lo scarto più "fine" (passa in fori da 10 millimetri) viene condotto tramite nastri nell'area di stoccaggio del compost, luogo dove avviene anche la distribuzione al pubblico.
M.Mau.
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