Casatenovo: è scomparso Emilio Crippa, lo storico titolare della ''Trattoria San Rocco''
Il suo nome era conosciuto in tutta la Brianza, non soltanto per l'indiscussa abilità ai fornelli. Per decenni la trattoria San Rocco è stata un importante punto di riferimento a Casatenovo e dintorni, grazie all'affabilità e alla simpatia del suo proprietario, Emilio Crippa, spentosi nelle scorse ore a 81 anni.
Nativo di Bevera e per diversi anni fattorino presso l'azienda Vismara, nel 1971 insieme alla moglie Rina decise di rilevare l'osteria di Via Castelbarco, situata a pochi passi dallo storico salumificio casatese. Nel giro di qualche anno la trattoria San Rocco è divenuta un vero e proprio pilastro per la ristorazione del territorio. Era proprio Emilio a cucinare le specialità della tradizione lombarda, senza trascurare però la presenza in sala, in mezzo ai suoi affezionati clienti, che conosceva uno per uno e dei quali, a distanza di anni, si ricordava ancora i nomi. Molti di loro erano lavoratori o clienti della Vismara con i quali, data la vicinanza fisica delle due attività, col tempo si era creato un solido rapporto di amicizia: andare da Emilio significava sentirsi a casa, in una sorta di grande famiglia allargata.
Un'attività gestita per oltre quarant'anni con impegno e passione, nella quale aveva coinvolto anche le figlie Monica e Barbara che oggi lo ricordano con estremo affetto. ''Oltre ad essere molto abile nella sua professione, nostro padre aveva una forte personalità: sapeva conquistare i clienti con le sue battute, ma soprattutto aveva un animo buono. Ha aiutato davvero tante persone'' ci hanno raccontato commosse.
Tantissimi i ricordi e le esperienze accumulati in oltre quarant'anni di attività: tra tutti la premiazione di Emilio - soprannominato ''Sgagna'' - da parte degli chef executive dei migliori ristoranti della Lombardia, avvenuta sul finire degli anni Ottanta proprio nelle stanze della trattoria. Una grande soddisfazione per il ristoratore casatese dall'animo sportivo: Crippa era infatti tifosissimo della Juve e della Casatese. Una passione davvero forte la sua, che lo accomunava all'amico di una vita, Gianni Ripamonti, che gli è sempre stato accanto.
''Ci ha sostenute fino alla fine, grazie alla sua grande forza: era la nostra quercia'' hanno proseguito le figlie Monica e Barbara nell'abitazione di Via Castelbarco, la stessa che ospita la trattoria, ''passata di mano'' nel 2012 alla cooperativa sociale Il Volo, che attualmente la gestisce.
I problemi di salute che avevano colpito Emilio Crippa qualche anno prima, hanno reso infatti troppo gravosa la gestione del ristorante. Nonostante tutto però, l'uomo ha saputo essere ancora una presenza di riferimento per la sua numerosa famiglia - in particolare per la moglie Rina, le figlie Monica e Barbara, i generi Giuseppe e Franco, i nipoti - che questo pomeriggio, insieme ai tanti amici, sarà chiamata a dargli l'estremo saluto.
I funerali di Emilio Crippa si terranno infatti alle ore 14,30 presso la vicina parrocchia di San Giorgio.
Un paio di immagini di Emilio Crippa
Nativo di Bevera e per diversi anni fattorino presso l'azienda Vismara, nel 1971 insieme alla moglie Rina decise di rilevare l'osteria di Via Castelbarco, situata a pochi passi dallo storico salumificio casatese. Nel giro di qualche anno la trattoria San Rocco è divenuta un vero e proprio pilastro per la ristorazione del territorio. Era proprio Emilio a cucinare le specialità della tradizione lombarda, senza trascurare però la presenza in sala, in mezzo ai suoi affezionati clienti, che conosceva uno per uno e dei quali, a distanza di anni, si ricordava ancora i nomi. Molti di loro erano lavoratori o clienti della Vismara con i quali, data la vicinanza fisica delle due attività, col tempo si era creato un solido rapporto di amicizia: andare da Emilio significava sentirsi a casa, in una sorta di grande famiglia allargata.
Un'attività gestita per oltre quarant'anni con impegno e passione, nella quale aveva coinvolto anche le figlie Monica e Barbara che oggi lo ricordano con estremo affetto. ''Oltre ad essere molto abile nella sua professione, nostro padre aveva una forte personalità: sapeva conquistare i clienti con le sue battute, ma soprattutto aveva un animo buono. Ha aiutato davvero tante persone'' ci hanno raccontato commosse.
Tantissimi i ricordi e le esperienze accumulati in oltre quarant'anni di attività: tra tutti la premiazione di Emilio - soprannominato ''Sgagna'' - da parte degli chef executive dei migliori ristoranti della Lombardia, avvenuta sul finire degli anni Ottanta proprio nelle stanze della trattoria. Una grande soddisfazione per il ristoratore casatese dall'animo sportivo: Crippa era infatti tifosissimo della Juve e della Casatese. Una passione davvero forte la sua, che lo accomunava all'amico di una vita, Gianni Ripamonti, che gli è sempre stato accanto.
''Ci ha sostenute fino alla fine, grazie alla sua grande forza: era la nostra quercia'' hanno proseguito le figlie Monica e Barbara nell'abitazione di Via Castelbarco, la stessa che ospita la trattoria, ''passata di mano'' nel 2012 alla cooperativa sociale Il Volo, che attualmente la gestisce.
I problemi di salute che avevano colpito Emilio Crippa qualche anno prima, hanno reso infatti troppo gravosa la gestione del ristorante. Nonostante tutto però, l'uomo ha saputo essere ancora una presenza di riferimento per la sua numerosa famiglia - in particolare per la moglie Rina, le figlie Monica e Barbara, i generi Giuseppe e Franco, i nipoti - che questo pomeriggio, insieme ai tanti amici, sarà chiamata a dargli l'estremo saluto.
I funerali di Emilio Crippa si terranno infatti alle ore 14,30 presso la vicina parrocchia di San Giorgio.
G. C.