Barzanò: con Open University un incontro sulla numerologia

"L'Uomo e la Fortuna: caso, sincronicità e statistica" era l'impegnativo e intrigante titolo della conferenza tenutasi presso l'aula magna del Liceo Parini di Barzanò all'interno del programma di lezioni proposte dalla Open University.
"Nessuno consideri l'incontro di oggi come un invito al gioco d'azzardo" è stata la doverosa premessa che ha preceduto gli interventi dei relatori che, inizialmente, si sono soffermati sulla storia del significato della Fortuna nei secoli precedenti.

Guido e Franca Rossetti

Come ha spiegato il numerologo Guido Rossetti "la Fortuna è una sorta di coscienza planetaria e nell'antica Roma era considerata una vera e propria divinità così come nell'antico Egitto dove era identificata con la dea della Luna, Iside". Il suo intervento ha poi affrontato il mondo greco dove il filosofo e matematico Pitagora si interessò ai numeri, alle loro relazioni e combinazioni con il mondo esterno. "Viene considerato il padre della numerologia perché considerava l'Universo come percorso da energie che si intrecciano e si relazionano secondo le forme create dai numeri" ha detto, aggiungendo un riferimento alla Kabbalah, la parte mistica e esoterica dei Testi Sacri. La sua attenzione si è quindi concentrata sui numeri e sul loro significato profondo: "Come l'astrologia, con le corrispondenze tra astri e le date di nascita, nella numerologia sono i numeri a essere utili a decodificare il nostro percorso di vita. Ci aiutano a scoprire, infatti, chi siamo e a farci capire se le nostre azioni sono allineate con i desideri".


La parola è passata a Franca Rossetti, docente di probabilità e statistica, che ha continuato la riflessione sui numeri e sul loro significato dal punto di vista della matematica però, partendo dalla domanda interrogativa "perché i numeri affascinano i matematici?". Secondo la professoressa, le risposte sono molteplici: il loro significato e uso muta di disciplina in disciplina e costituiscono le formule che governano il mondo. Si è quindi dilungata sull'origine di ciascun numero, evidenziando i diversi significati che assumono a seconda delle civiltà e mettendo in luce quindi le diverse logiche di funzionamento dei censimenti. Facendo riferimento a numeri e serie di numeri ancora misteriosi per la stessa matematica, come la serie di Fibonacci o la stella pitagorica con il suo numero aureo, la studiosa ha affermato che "anche in natura ci sono tutta una serie di relazioni e rapporti che, guardandosi intorno, si possono cogliere". A partire dalla rivoluzione copernicana del XVII secolo poi, l'aritmetica si è diffusa anche nelle scienze sociali, in settori come la demografia, chiamata per l'appunto "aritmetica politica, o la statistica sociale. "Perché, insomma, non utilizzare la matematica per studiare gli eventi della nostra vita?" ha chiuso con questa domanda a cui numerologia e discipline matematiche offrono risposte diverse. Secondo il numerologo Guido Rossetti, "ordine e caos hanno le proprie regole numeriche" che si possono scoprire trovando l'associazione tra caratteristiche fisiche e simboliche tra numeri e realtà. Si è quindi dilungato a descrivere dettagliatamente le forme e il simbolismo di ciascun numero che rimandano a "una serie di archetipi e di simboli che unisono mondo fisico con quello spirituale e delle idee", partendo dalla convinzione che si gli ambiti della religiosità e della psicologia si influenzino reciprocamente.


Secondo lo studioso, quindi, il numero 1 è simbolo del maschile e può essere comparato al sole, il numero 2 è espressione del femminile, il numero 3 ne è la sintesi e comunica equilibrio, il numero 4 è simbolo di stabilità con il rischio che si trasformi in "eccessiva rigidità", il numero 5 è da associare a colui che cerca e che è pronto a superare il confine, il numero 6 è l'archetipo dell'Angelo custode, del protettore che avvolge e protegge con buoni sentimenti, il 7 è simbolo del saggio, sapiente ma insensibile, l'8 rappresenta il potere mentre il 9 è l'archetipo del generoso. Dopo questa carrellata piena di riferimenti mistici - che sembravano rimandare più all'esoterismo pagano che alle pretese razionaliste della religione cattolica - Guido Rossetti ha dedicato qualche parola al significato di numeri speciali come 11 o 22, concludendo che "nella numerologia i numeri conservano e esprimono un senso proprio".
La parola è passata quindi all'altra relatrice, Franca Rossetti, che ha offerto al pubblico il contributo sul tema della matematica e dell'aritmetica, riuscendo a presentare un altro punto di vista con punti di contatto e di distanza, da quanto esposto in precedenza.
A.P.
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