Barzanò: Ivano Gobbato parla all'Arci del tema della deportazione
Al circolo Arci "LiberArci" di Barzanò, nella serata organizzata sabato 2 in occasione della Giornata della Memoria, si è affrontato il tema delle deportazioni naziste, a partire dal libro vincitore del Nobel alla Letteratura 2014 ""Dora Bruder" di Patrick Modiano. A presentarlo è stato Ivano Gobbato, presidente della commissione biblioteca di Cassago Brianza, che ha unito la sua passione per la letteratura con suoni e immagini per far immergere il pubblico nell'orrore delle deportazioni naziste contro ebrei ma non solo.
A destra Ivano Gobbato
Di origini semite era la quindicenne Dora Bruder a cui è dedicato il libro di Patrick Modiano che prende avvio proprio dall'annuncio della scomparsa della ragazzina fatto pubblicare dai genitori su uno dei giornali della capitale parigina. "I genitori non l'avevano denunciata come ebrea ma, scorrendo gli elenchi dei trasporti, l'autore del romanzo scopre che insieme al padre era stata caricata sul treno diretto al lager" ha spiegato Ivano Gobbato, prima di descrivere i personaggi che come Dora Bruder hanno attraversato i campi di sterminio, trovandovi nella gran parte dei casi la propria fine. Come la prostituta tedesca, Else Krug, che a Ravensbruck rifiutò di diventare kapò e di picchiare le altre detenute, pagando a caro prezzo la sua scelta di dignità.
Oppure il pedagogo polacco Janus Korczak che, dopo aver organizzato un orfanotrofio nel ghetto di Varsavia, venne deportato nei campi con i suoi ragazzi e decise di non lasciarli neppure quando furono costretti a incamminarsi verso la camera a gas. O ancora il dottor Miklós Nyiszli, deportato nel maggio 1944, assieme alla moglie e alla figlia adolescente, nel campo di concentramento di Auschwitz. Sono queste le tre luci citate da Ivano Gobbato che illuminano l'oscurità del sistema dei lager nazisti simboleggiata da personaggi come l'SS-Unterscharführer Hans Stark, l'SS-Blockführer Stefan Baretzki o il dottor Josef Mengele. Dei tre Gobbato ha raccontato le storie e riportato, nel caso dei due membri delle SS, le testimonianze rese di fronte al tribunale che li ha processati dopo la guerra.
Del criminale di guerra dottor Mengele per i crudeli esperimenti medici e di eugenetica che svolse nel campo di concentramento di Auschwitz, invece, Ivano Gobbato ha ripercorso la fuga, aiutata da autorità italiane e vaticane, verso l'America del Sud dove rimase fino alla morte per un infarto in acqua senza mai essere stato processato per i suoi crimini contro l'umanità. Attraverso le parole di Ivano Gobbato, il pubblico di Barzanò ha ripercorso le storie di sommersi e salvati dalla barbarie e dall'atrocità dei campi nazisti.
A.P.