Mandic: venti ragioni per non partecipare alla cerimonia con Moratti, Costa e Lupi

Oggi pomeriggio alle 15 il San Leopoldo Mandic ospita la vice presidente e assessore al welfare di Regione Lombarda, Letizia Brichetto in Moratti, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa e il deputato del collegio Maurizio Lupi che, sospettiamo, sia colui cui va il merito di aver ottenuto la presenza di questi importanti personaggi nazionali, presumibilmente su spinta del vice sindaco di Merate Giuseppe Procopio. Il pretesto per la visita, che precede quella all’hub privato di Cernusco aperto dai titolari di Technoprobe Spa è l’inaugurazione di una colonna laparoscopica del costo presumibile di 150mila euro. Il bilancio preventivo 2021 indica per l’ASST di Lecco, cui il Mandic appartiene, ricavi per 319 milioni di euro a fronte di 159 milioni di costi per il personale e 74 milioni per acquisti di beni sanitari. Ora, di fronte a questi numeri è improbabile che il numero uno della sanità lombarda si scomodi per una colonna laparoscopica di 150mila euro. Chi ha buone intenzioni ritiene che la visita di Moratti e Costa rafforzerà, almeno sul piano psicologico il Mandic; chi ha altre intenzioni punta a sfruttare questa occasione per contrastare la tesi di un ridimensionamento del presidio, in una fase in cui la protesta ha assunto alti livelli istituzionali.
Noi ci sentiamo di ringraziare Procopio e Lupi perché crediamo nella loro buona fede. Ma alla cerimonia non parteciperemo. Immaginiamo l’irrilevanza della decisione agli occhi dei vertici dell’ASST ma ai nostri lettori dobbiamo innanzitutto chiarezza. Non ci saremo perché riteniamo che l’iniziativa sarà sfruttata per negare l’evidenza e ridare voce a quei tromboni, soprattutto leghisti, che anche dinnanzi a tale evidenza straparlano di potenziamento in corso del Mandic.
Tutto qui. Quando qualcuno – non speriamo nella Hofmann, ovviamente – risponderà alle domande di cui sotto – le tredici cui ne abbiamo aggiunte altre – ci faremo arruolare tra i benpensanti. Per ora restiamo sulle nostre posizioni.

Se l’ufficio stampa diramerà un comunicato lo pubblicheremo per il dovere di informazione

1) Perché da oltre un anno non c'è più il servizio di Urologia né chirurgico né ambulatoriale?
2) Perché da almeno due anni è sparita la chirurgia pediatrica?
3) Perché da almeno un anno è pressoché cessata l'attività di chirurgia vascolare?
4) Perché il referto di una mammografia fatta a Merate deve essere ritirato a Lecco?
5) Perché le agobiopsie non vengono più fatte?
6) Perché l'ambulatorio di Epatologia è stato soppresso e ora i pazienti debbono rivolgersi obbligatoriamente a Lecco?
7) Perché le visite di chirurgia plastica si fanno solo a Lecco?
8) Perché i "doppler in urgenza non vengono più effettuati?
9) Perché l'esame del campo visivo non viene più effettuato, problemi di strumentazione?
10) Perché restano chiusi i reparti di sub acuti e di Psichiatria?
11) perché - l'ERCP l'esame endoscopico operativo per le vie biliari - viene effettuato solo al Manzoni trasportando i pazienti da Merate a Lecco in ambulanza?
12) Perché da Lecco non scende più l'anatomopatologo rendendo così impossibile effettuare gli esami estemporanei, spesso indispensabili durante un intervento chirurgico?
13) Perché non si effettuano più visite neurochirurgiche?
 14) Perché al Mandic non c’è più la farmacia ma solo un magazzino di farmacia?
15) Perché non c’è più l’economato?
16) Perché l’Ortopedia pediatrica è stata trasferita a Lecco?
17) Perché la senologia è ormai pressoché stabile al Manzoni?
18) Perché non si possono processare i tamponi a Merate ma occorre raccoglierne un certo quantitativo e poi con la navetta trasportarli a Lecco?
19) Perché si inaugura la colonna laparoscopica ma c’è una lista d’attesa chirurgica di qualche centinaio di interventi che non si effettuano?
20) Perché oltre a tutto ciò che gravita attorno all’anatomia patologica e alla microbiologia anche il centro trasfusionale è solo a Lecco?
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