Bosisio: l'assessore Moratti in visita alla Nostra Famiglia ''per stare dalla parte dei bambini''

Letizia Moratti, vice presidente e assessore al welfare di Regione Lombardia, visita per la prima volta La Nostra Famiglia di Bosisio Parini.

L'arrivo dell'assessore regionale Moratti a Bosisio

Accolta all'ora di pranzo dai responsabili della struttura, l'assessore - che poco prima aveva presenziato all'inaugurazione della casa di comunità di Olgiate Molgora - ha avuto l'opportunità di conoscere da vicino il luogo che si occupa di cura delle disabilità, in particolare in età pediatrica.

Sopra, a destra dell'assessore, la dottoressa Sandra Strazzer e, sotto, alla sua sinistra la presidente La Nostra Famiglia, Luisa Minoli

A fare gli onori di casa la presidente Luisa Minoli, il direttore generale Marcello Belotti, la direttrice regionale Francesca Pedretti, il direttore scientifico Maria Teresa Bassi, il direttore sanitario Massimo Molteni, il responsabile dell'area neurofisiatrica Sandra Strazzer, il responsabile Astrolab Gianluigi Reni e l'ingegnere Denis Peruzzo.

L'ingegnere Denis Peruzzo

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"Questo è il luogo dei bambini - hanno esordito i dirigenti della struttura al suo arrivo - Speriamo che con la visita possa gustare lo stare dalla parte dei bambini".

L'ingegnere Gianluigi Reni mostra gli apparecchi ad Astrolab

L'assessore Moratti è stata condotta alla visita del settimo padiglione, che ospita l'ospedale pediatrico. Passando per un reparto, guidata dalla dottoressa Sandra Strazzer, con la quale ha incontrato alcuni piccoli ospiti, è stata in seguito accompagnata in visita alla risonanza magnetica (acquisita per la ricerca, ma utilizzata anche la clinica), diretta dall'ingegner Denis Peruzzo. Infine, ha varcato l'ingresso di Astrolab dove l'ingegner Gianluigi Reni ha mostrato tutte le apparecchiature all'avanguardia dell'innovativo laboratorio. 

L'assessore con gli operatori del reparto fisiatrico

All'assessore sono stati quindi illustrati gli interventi e le modalità di cura e presa in carico dei bambini con disturbi del neurosviluppo e disabilità neuropsichiche: "Sono interventi che necessitano di un paradigma di organizzazione socio-sanitaria del tutto differente rispetto al modello amministrativo del Sistema Sanitario Nazionale attualmente in vigore, fermo alla logica della riabilitazione post-evento dell'adulto" ha affermato il direttore sanitario dell'Associazione Massimo Molteni. Infatti, affiancare lo sviluppo di un bambino fin dal momento della nascita - molti bambini accedono al Polo di Bosisio direttamente dalle Terapie Intensive Neonatali - vuol dire agire su funzioni o abilità in via di sviluppo con interventi competenti e di provata evidenza scientifica, ma non solo. Richiede anche di intervenire su tutti i contesti di vita: i genitori e la famiglia, l'ambito educativo scolastico e sociale.

Esiste pertanto la necessità di strutturare una "rete curante" specifica per i problemi del bambino con disturbi neuropsichici che veda interagire in maniera competente il pediatra di famiglia, i servizi di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, i centri di riabilitazione dell'età evolutiva, le strutture specialistiche di terzo livello, all'interno delle quali assumono un ruolo particolare gli IRCCS dedicati a questi disturbi dell'età evolutiva, le realtà educative e sociali. È di fatto il paradigma bio-psico-sociale dell'OMS che è stato ripreso coraggiosamente da Regione Lombardia, con l'adozione del Piano Operativo Autismo (POA), di cui l'IRCCS Medea è partner e Centro pivot. Tale modello di riforma aspetta di essere coraggiosamente e coerentemente attuato anche nel campo dei disturbi del neurosviluppo e neuropsichici del bambino.

"La Nostra Famiglia è una realtà di eccellenza del panorama italiano e questa è la sua sede più grande - ha commentato la vice presidente al termine dell'incontro - È una realtà di ricerca, cura, riabilitazione particolare perché orientata ai bambini che segue le specificità proprie dei bambini perché comunicando percorso di riabilitazione non può prescidendere da diagnosi. Non è ancora riconosciuta a livello di livelli essenziali di assistenza (LEA, quindi di accreditamento sanitario, ndr): la visita serve capire se c'è la possibilità di inserire questa eccellenza e merita un approfondimento".

Infine il ringraziamento a tutti i volti incontrati nel tour e a chi si occupa della struttura. "Qui ci sono lavoratori e dipendenti che operano qui, nel campo della cura, riabilitazione e abilitazione. È un progetto che integra tante competenze: scientifiche, robotica, imaging ma anche di inclusione scolastica e sociale. È un percorso che merita di essere studiato in maniera particolare". Alla visita erano presenti il Consigliere di Regione Lombardia Mauro Piazza, il Direttore Sociosanitario dell'Agenzia di Tutela della Salute della Brianza Antonio Colaianni, il Sindaco di Bosisio Parini Andrea Colombo, il Presidente di Univerlecco Vico Valassi.

Al termine della visita, l'assessore Moratti si è fermata per un colloquio con i livelli dirigenziali della struttura. 

M.Mau.
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