Accadeva 30 anni fa/86 ottobre 1992: a Casate commercianti in rivolta per l’arrivo di Esselunga. Cassago, rapinata la Bpm

Cassago, ore 12.40. La filiale della Banca Agricola Milanese, aperta da meno di un anno, si prepara a chiudere per la pausa pranzo. Dentro ci sono due clienti, il responsabile e un cassiere. Entra una terza persona che supera agevolmente il metal detector, si mette in coda poi quando è il suo turno estrae una pistola e la punta contro l'impiegato. Nel frattempo entra una quarta persona che a sua volta impugna un'arma con la quale tiene sotto mira impiegati e clienti veri mentre il complice svuota le casse. Cinque minuti in tutti, trentacinque milioni di lire il bottino. Impiegati e clienti vengono chiusi in bagno. Riusciranno ad uscire solo dopo una ventina di minuti. Troppo tardi perché i carabinieri della vicina stazione di Cremella e le radiomobili di Lecco e Cantù possano effettuare posti di controllo efficaci.

Terzo furto ai danni del GS Missaglia calcio nel giro di un anno e il secondo nell'arco di tre settimane. Evidentemente non sono furti casuali, anche perché pure la casa del presidente è stata visitata. I ladri si sono impossessati di un compressore, un tosaerba e una radio. Dopo aver svuotato il magazzino i ladri hanno danneggiato porte e lucchetti, sfondato qualche spogliatoio e rubato un paio di altoparlanti.

I commercianti di Casatenovo sono in rivolta a causa delle notizie che filtrano da Palazzo secondo le quali alla Levada aprirebbe un ipermercato della catena Esselunga. Nessuno - dicono - ci ha interpellati, dobbiamo leggere le notizie sui giornali. Ma questo centro commerciale ci ammazzerà tutti, uno dopo l'altro. Preoccupazione anche tra i vertici dell'altra struttura della grande distribuzione già presente a Casatenovo, il Bennet. La strada del futuro, dicono però è proprio quella della grande distribuzione che è in grado di offrire prezzi migliori e una gamma più ampia di prodotti. I commercianti chiedono di essere interpellati dall'assessore che però...è un commerciante, per quanto attivo nel settore delle armi che certamente non subirà la concorrenza di Esselunga. Piero Origgi, infatti, afferma senza mezze misure che il supermercato è ormai una esigenza e che Casatenovo e le sue frazioni ne trarranno beneficio.

L'assessore Piero Origgi


La Dc ancora scossa dagli avvisi di garanzia a diversi dirigenti tra cui il leader indiscusso Cesare Golfari nell'ambito dell'inchiesta Mani Pulite riesce finalmente a eleggere il segretario provinciale. Antonio Rusconi di Valmadrera era già stato candidato ma nella tornata precedente non aveva ottenuto il quorum necessario. Così la carica era stata assunta per pochi giorni da Giovanni Battista Albani come consigliere anziano. Molto critica Giliola Sironi sull'impostazione del Comitato provinciale riunito dopo le dimissioni da segretario di Guido Puccio. La Dc cerca di ricompattarsi ma non riesce a rinunciare ai vecchi schemi dell'amico che vota l'altro amico per poi riottenere lo stesso favore in altra sede. Antonio Rusconi, 35 anni, assessore di Valmadrera, viene eletto per acclamazione. Domenico Galbiati di Casatenovo, dimissionario dalla carica di vice presidente del Consiglio provinciale di Como, parlamentare Dc viene indicato come il successore di Golfari. Ma lui reclama un rinnovamento e volti nuovi nel Comitato provinciale che dovranno uscire dal Congresso. E quello di Rusconi è senza dubbio un nome che segna una prima importante svolta.

Giliola Sironi, antonio Rusconi e Domenico Galbiati

Due anziani coniugi finiscono prima al Mandic e poi all'ospedale di Lecco sottoposti a dialisi costanti e in gravissime condizioni per aver ingerito funghi velenosi raccolti nella valle del Curone in comune di Montevecchia. I due avevano raccolto altri funghi, evidentemente non si erano accorti di aver inserito nel canestro anche una Amanita Phalloides.

Il Ministero nega i fondi per il centro sociale della Colombina - richiesta non di nostra competenza dicono da Roma - e i residenti si rimboccano le maniche decisi a costruire in proprio la struttura. Federico Pennati, portavoce del quartiere, riunisce tutti i soci, circa duecento. In cassa il sodalizio ha una ventina di milioni, ne servono altri cento per realizzare l'opera. L'idea è di costruire su un terreno incolto in piazza don Sala una palazzina con ampio salone per incontri, qualche saletta, i servizi e un bar. Anche l'Amministrazione comunale è impegnata alla ricerca di fondi regionali.

Federico Pennati

Anche Valaperta e Rimoldo scendono in campo contro l'aviosuperficie di Missaglia. Poste a sud del centro le frazioni subiscono il continuo rumore dei velivoli in decollo. Siamo pronti a assumere iniziative anche clamorose, dicono. Ma non possiamo continuare a essere bombardati da questo frastuono soprattutto il fine settimana. Intanto il Comitato missagliese ottiene, sia pure indirettamente una prima vittoria. Il sindaco Gabriele Castagna aveva emesso l'ordinanza di demolizione del capanno utilizzato come hangar. La società volovelistica si era opposta impugnando l'ordinanza davanti al Tar. Ma i Giudici del Tribunale Amministrativo Regionale hanno respinto il ricorso. Ora si tratta di decidere se imporre la demolizione o trattare per l'acquisizione dello stabile per pubblica utilità.

L'aviosuperficie di Missaglia

A Casatenovo scoppia la polemica sulla protezione civile. Nel senso che all'esistente e attivo gruppo il sindaco Angelo Perego lancia un bando per la creazione di un servizio comunale di protezione civile cui, secondo le sue intenzioni, dovrebbe comprendere anche la struttura già operativa. Contrarissimi Angelo Penati, presidente del gruppo e il segretario Pellegrini. Del resto il sodalizio già da tempo si è dotato progressivamente di apparecchiature e strumentazione per l'esercizio del pubblico soccorso. Un appoggio al gruppo già operativo arriva anche dalla Prefettura che punta a rafforzare la struttura esistente piuttosto che crearne una nuova cui inserire i volontari già addestrati.

Il gruppo di protezione civile

Dai rubinetti delle case di Casatenovo, ma anche alcune di Barzanò, scende...aranciata. L'acqua insomma è di colore quasi arancio. A tranquillizzare la popolazione ci pensa il presidente del Consorzio Brianteo per l'acqua potabile Fausto Casati. L'acqua del Consorzio - assicura - è ottima, rientra tra quelle tecnicamente definite "leggere", molto simile alle acque minerali. Proprio per le sue caratteristiche quest'acqua movimenta sali ferrosi che si depositano sulle tubature e, infine, sgorgano dal rubinetto facendo assumere al liquido una colorazione giallognola/arancione. Del resto è grazie al Consorzio se la grande sete della Brianza ha trovato soddisfazione anche in stagioni come quella appena trascorsa caratterizzata da siccità prolungata e temperature elevate.

Il presidente Fausto Casati

A pochi mesi dalla scadenza del mandato, Giuseppe Aldeghi rassegna le dimissioni nelle mani del segretario della Democrazia cristiana, Marco Beretta. Il sindaco in carica da quasi 15 anni non è nuovo a questa iniziativa. Al contrario verso la fine dei due precedenti mandati ha rimesso la disponibilità nelle mani del partito che lo ha candidato dichiarandosi pronto a farsi da parte e lasciare la carica a qualcun altro. Ma in precedenza la Dc lo ha sempre pregato di ricandidarsi. Con lo scudocrociato la vittoria è sempre stata sicura. Ora, con Mani Pulite che dilaga e il crollo della fiducia nei partiti anche per la Dc inizia il declino. Tuttavia la figura di Aldeghi è storica, inserita tra i sindaci della "vecchia guardia" democristiana che ha costantemente raccolto consensi.

Giuseppe Aldeghi

Sempre a Barzanò il "dopo scuola" festeggia i primi cinque anni di attività. Una iniziativa inedita per il territorio avviata dall'assistente sociale Daniele Isidori che si è messo a disposizione assieme a un ex insegnante e a uno studente universitario in servizio civile. Le lezioni si tengono nella sala consiliare del Comune, iscritti una ventina di alunni di elementari e medie divisi i due turni pomeridiani di due ore ciascuno. Il vecchio "doposcuola" tutto attaccato, funziona bene. E tanti nei comuni limitrofi tentano di imitarlo.

83/continua

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.