Ciclismo: per Cristina Tonetti un momento d'oro. Il dolore trasformato in grande forza

Cristina Tonetti, ciclista originaria di Montesiro, sta affrontando la terza stagione nella massima categoria e da due anni corre per la Fassa Bortolo, squadra veneta guidata da Lucio Rigato. Al circuito rosa dell'assunta a Vittorio Veneto l'atleta ventunenne che ha frequentato il liceo Vittorio Bachelet di Oggiono, ci ha regalato una bellissima vittoria arrivando in solitaria sotto il traguardo dopo una giornata tutta all'attacco. Si tratta di un altro successo speciale per Cristina che lo scorso 22 luglio si era laureata campionessa italiana nella cronometro a squadre.

Cristina Tonetti al Giro d'Italia donne

"Vincere è stata davvero una liberazione, in quel momento ho capito che potevo finalmente ripartire'' ci ha spiegato Cristina. ''Abbiamo corso su un circuito di 92 km piuttosto duro con molti strappi, poi dopo una quarantina di chilometri sono partita all'attacco con Beatrice Rossato e la mia compagna di squadra Alessia Vigilia. Abbiamo ben collaborato e tenuto il gruppo ad una trentina di secondi, ci tenevo ad arrivare insieme ad Alessia, ma le altre ragazze stavano rientrando e c'era il rischio di essere ripres. A circa una decina di chilometri dall'arrivo sono scattata su uno strappo e sfruttando la discesa sono riuscita ad andare via da sola. Quando ho passato il traguardo ero completamente svuotata, senza pensieri, mi sono sentita improvvisamente leggera''.

L'atleta besanese con le compagne di squadra

Non è stato un periodo facile per Cristina che ad inizio del mese di maggio ha perso improvvisamente il padre Gianluca, ex ciclista professionista e a cui era particolarmente legata. Una mancanza che si è fatta subito molto sentire, ma la giovanissima ciclista è riuscita a reagire. ''Fin da subito sono entrata come in una bolla, ho corso in Spagna ed in Germania ottenendo anche degli ottimi risultati, poi però improvvisamente è venuta fuori tutta la stanchezza e la tensione. La squadra è stata fondamentale perché si è raccolta intorno a me come una famiglia, mi hanno capito e non mi hanno mai lasciato. Ci si aspettava tanto da me, invece mi sono come bloccata, al Giro d'Italia donne ho sofferto praticamente ogni giorno, avrei potuto ritirarmi ma non l'ho fatto, ho voluto stringere i denti e andare fino alla fine. Se c'è qualcosa che mio padre e il ciclismo mi hanno insegnato è che non è assolutamente vietato mollare'' ci ha detto Cristina letteralmente con il cuor in mano, grazie alla squadra e allo sport che ama è riuscita a trasformare in forza il dolore.

Cristina con la mamma Gabriella, presente a molte delle sue gare

Subito dopo il Giro d'Italia femminile che ha corso per la seconda volta in carriera, Cristina Tonetti è salita a Livigno dove ha fatto altura per tre settimane di cui due con la nazionale. Non è la prima esperienza azzurra per la besanese che già alla fine dello scorso anno era stata selezionata dal ct Paolo Sangalli per correre in Argentina. Si tratta di una vera e propria conferma per la giovanissima atleta che ormai ha tutte le carte in regola per combattere tra le grandi. ''Andare in ritiro con la nazionale è un'opportunità unica perché dà la possibilità di potenziare il lavoro, ma soprattutto confrontarsi con altre realtà. Mi trovavo in un momento di blocco e la chiamata di Sangalli mi ha fatto ritornare a respirare, a Livigno finalmente ho staccato da tutto, ho cambiato aria e ho ricominciato a mettere insieme i pezzi. Sento che mi sto allenando bene e sto migliorando, devo crederci di più, ho ancora molto da imparare e devo capire fina a dove posso arrivare'' ci dice Cristina che guarda già al futuro con tanti obiettivi e speranze.

Nel mese di settembre ci sono molte gare ad attenderla, ma prima c'è il Tour de l'Avenir femminile (il tour de france riservato alle atlete più giovani) per cui spera di ottenere una convocazione dal ct Paolo Sangalli così come per gli europei su strada del prossimo settembre.

Giorgia Monguzzi
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