Mauro Piazza contro 25 sindaci Sulla qualità del lavoro di Favini l’uno dice il contrario degli altri

Verità dei fatti e onestà intellettuale sono a un bivio: o hanno ragione i 25 sindaci del meratese-casatese quando scrivono di un “progressivo depauperamento dei servizi ospedalieri del Mandic” e di “progressiva perdita di rilevanza del presidio” oppure ha ragione il sottosegretario regionale Mauro Piazza cui molti di questi 25 sindaci fanno riferimento quando afferma che “Paolo Favini (Dg ndr) e la direzione strategica hanno svolto un lavoro di altissima qualità in questi anni”.

Le due posizioni sono evidentemente inconciliabili per cui o Piazza fa solo propaganda di partito senza il benché minimo pudore né rispetto della realtà fattuale oppure i sindaci, soprattutto gli “adoranti” come Panzeri, Bernocco, Toto, Pendeggia, Brambilla, la signora Hofmann, sempre un passo indietro rispetto al suo mentore, abiurano e rinnegano la firma posta sotto il documento unitario del 9 novembre indirizzato a Guido Bertolaso.

Noi, pur avendo ben chiaro chi mente sapendo di mentire, ci atteniamo ai fatti.

Nel 2018 la Psichiatria contava un primario, tre medici, 8 posti letto e 250 ricoveri. Il materno Infantile funzionava a pieno regime e il punto nascite faceva segnare 631 parti. Nel presidio erano attive strutture semplici di Urologia e Oculistica, chirurgia pediatrica e l’alta specialità di Ortopedia pediatrica.

A fine 2023 la Psichiatria è chiusa (da tre anni e mai riaprirà), il Punto nascite è prossimo alla chiusura con meno di 250 parti, per Urologia e Oculistica occorre andare a Lecco, così come per Epatologia; la Chirurgia pediatrica è stata soppressa e quella ortopedica fatica a progredire. L’unità operativa complessa di Pediatria, storicamente fiore all’occhiello del Mandic ora regge su un primario dimissionario (dimissioni curiosamente ritirate nei giorni scorsi) e due medici.

E, soprattutto: “ . . . c’è un disagio diffuso tra il personale sanitario che pone seri interrogativi sulle modalità di relazione attivate dalla Direzione Generale”… testuale scritto da 25 sindaci.

Di fronte a ciò – e a tanto altro – come è possibile che il lavoro svolto da Favini sia stato di “altissima qualità”? Peraltro nonostante avesse potuto svolgere un altro mandato al Dg uscente non è stata assegnata alcuna azienda. Qualcosa vorrà pur dire.

Comprendiamo il disagio di Mauro Piazza che fino all’ultimo ha spinto per la riconferma di Paolo Favini tentando di bloccare la nomina di Luca Stucchi sostenuto da Giacomo Zamperini.

Ma almeno di fronte all’evidenza, un buon silenzio sarebbe stato apprezzato.

Ora però attendiamo i commenti dei sindaci adoranti. O, pur di non dare disturbo all’adorato, staranno loro in silenzio rimediando così una grandiosa figura di palta?
Claudio Brambilla
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